ATTACCO HACKER ASL L’AQUILA: POLEMICHE E GENEROSITA’. CALVISI, “MAI FERMATI, COME CONTRO COVID”

L'AQUILA PER LA VITA ONLUS E FONDAZIONE CARISPAQ DONANO APPARECCHIATURE A REPARTO DI ANATOMIA E A PRONTO SOCCORSO. L'ANATOMOPATOLOGO, "QUI IN OSPEDALE NESSUNO SI E' ARRESO, IN PRIMA LINEA PER DIFENDERE SANITA' PUBBLICA". SINDACO BIONDI AL PERSONALE, "RISPONDETE ALLA RABBIA E ALLO SMARRIMENTO CON LA SOBRIETA' E LA PROFESSIONALITA'"

23 Maggio 2023 09:33

L'Aquila - Sanità

L’AQUILA – Ventesimo giorno di emergenza alla Asl dell’Aquila, dopo l’attacco hacker che ha violato i server, resi inutilizzabili i database, e con il “furto” di 522 gigabyte di dati sensibili pubblicati sul darkweb. E mentre monta lo scontro politico, con le richieste di chiarimenti sulla sicurezza informatica, sui presunti difetti di comunicazione ai cittadini dell’azienda sanitaria, si registrano momenti in cui protagonisti sono la solidarietà, l’orgoglio e determinazione dei medici  e del personale sanitario, che dopo due anni in trincea contro il flagello del Covid-19, tengono ora botta anche ora davanti ai gravi disagi provocati da criminali informatici senza scrupoli.

Solidarietà, orgoglio e determinazione che si sono “mostrati” ieri, nella cerimonia di donazione, da parte della associazione L’Aquila per la Vita Olus e dalla Fondazione Carispaq, di un microtomo rotativo automatico alla Unità operativa complessa (U.o.c.) di Anatomia Patologica dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, diretto professor Giuseppe Calvisi, e di un videolaringoscopio al Pronto Soccorso del nosocomio aquilano. L’occasione per fare il punto su un ospedale ed una sanità aquilana e provinciale che cerca con ogni forza di rialzarsi e garantire i servizi.

“L’ospedale dell’Aquila – ha detto Calvisi – non si è mai fermato, ed è bene che si sappia questo perché forse non è uscito sugli organi di informazione. Come durante l’emergenza Covid-19 sono stati effettuati gli interventi, noi abbiamo continuato a lavorare e stiamo continuando a lavorare in questo triste periodo, anche se per ora con i ‘vecchi’ metodi, causato dall’attacco hacker ai nostri sistemi informatici che ci ha creato seri problemi, ma non ci siamo arresi”.





Alla cerimonia hanno preso parte, oltre a Calvisi, tra gli altri, Giorgio Paravano, presidente dell’associazione L’Aquila per la Vita Onlus, Paolo Aloisi, responsabile medico per L’Aquila per la Vita Onlus, Roberto Marotta e David Iagnemma, rispettivamente vice presidente e segretario generale della Fondazione Carispaq, Franco Marinangeli, capo del Dipartimento di Emergenza e Accettazione della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Angelo Flavio Mucciconi, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, e alcuni esponenti del “Charity Team” della fonderia LFoundry di Avezzano (L’Aquila) che supporta le azioni di L’Aquila per la Vita Onlus.

“C’è solo da ringraziare L’Aquila per la Vita Onlus, la Fondazione Carispaq e il personale medico, sanitario e non sanitario della nostra Asl che sta affrontando una fase di problematiche dovute a questioni specifiche, in particolar modo all’attacco vigliacco ai sistemi informatici che non è una ‘sfida’ o un attacco a una istituzione pubblica, ma alla salute dei cittadini”, ha affermato Biondi.

Intanto non si fermano le polemiche: il senatore Michele Fina, segretario regionale del Pd, ha parlato ieri di “disastro politico e amministrativo”,  e ha aggiunto, “dovremo insistere a lungo per fare luce su quello che è destinato a diventare un caso di studio, un riferimento di cosa non va fatto nel trattamento e nella protezione dei dati sensibili, e nella gestione della comunicazione”

Alfonso D’Alfonso (Demos), ha evidenzia che “sono ormai trascorsi 18 giorni da quando siamo venuti a conoscenza dell’accaduto e non vi è traccia di quanto previsto”, parlando di norme precise che impongono alla Asl dell’Aquila di riferire entro 72 ore all’Authority e dunque gli stessi cittadini, quanto accaduto.

Sul fronte della Asl, invece, la dottoressa Benita Capannolo, responsabile dell’Unità operativa Coordinamento Screening ha dato qualche buona notizia e precisazioni: “Lo screening mammografico – ha spiegato – non è stato mai interrotto, in tutti i nostri presidi, infatti, i 3050 inviti riguardanti i mesi di maggio e giugno sono stati regolarmente postalizzati con le radiologie pienamente operative e funzionanti”, ed ha aggiunto che “A regime ci sono anche gli screening del cervicocarcinoma”. Importante, inoltre, l’impegno messo in campo per lo screening del colon-retto, con un innovativo sistema di riconsegna delle provette: ben 28 sedi distrettuali e ospedaliere della Asl sono state dotate di postazioni in cui lasciare in maniera semplice e veloce il campione.





Tornando alla donazione di ieri, ha detto ancora Calvisi, “Non possiamo fare altro che ringraziare L’Aquila per la Vita Onlus e la Fondazione Carispaq per questa donazione, che poi è un gesto per la sanità pubblica nella quale noi crediamo. Una sanità che deve restare pubblica e che deve essere rafforzata. Del resto, le donazioni che stiamo ricevendo da diverse ‘anime’ di questo territorio dimostrano che la consapevolezza su questo tema importantissimo aumenta ogni giorno di più tra la popolazione”.

“So che state lavorando molto, ed ho apprezzato anche le modalità con cui state comunicando ai cittadini per prevenire quel sentimento di smarrimento, di confusione, talvolta di rabbia, che poi è il ‘brodo di coltura’ in cui si muovono agevolmente i pirati informatici che cercano esattamente questo – ha detto ancora il primo cittadino aquilano rivolgendosi ai medici ed ai tecnici presenti -. Voi, invece, avete risposto con la sobrietà e con la capacità del vostro lavoro e della vostra professionalità. Naturalmente, le istituzioni pubbliche non possono sostituirsi al servizio sanitario nazionale e regionale, ma possono fare delle cose che vanno nella direzione della collaborazione, diventando un po’ complementari con ciò che la Asl fa, come ad esempio l’accordo tra Comune dell’Aquila e L’Aquila per la Vita Onlus per mettere a disposizione dei pazienti oncologici che fanno riferimento al reparto del professor Luciano Mutti“.

“Siamo fieri di poter aiutare ancora una volta l’ospedale e la sanità aquilane – le parole di Giorgio Paravano – anche grazie al nostro partner di riferimento che è la Fondazione Carispaq. Noi crediamo fortemente nella sanità pubblica e ci impegniamo quotidianamente per supportarla. Quella di oggi (ieri, ndr) è una bella giornata, perché permette al reparto di Anatomia Patologica di dare risposte più celeri agli utenti e perché dà la possibilità di utilizzare uno strumento che al pronto soccorso mancava”.

“L’Aquila per la Vita Onlus e Fondazione Carispaq – ha dichiarato Franco Marinangeli – ormai fanno squadra con la Asl dell’Aquila. Sono tempi duri non solo per L’Aquila, ma in generale per la sanità pubblica, ma noi ce la stiamo mettendo tutta per fare in modo che l’utenza non risenta di questa grande crisi del sistema sanitario, crisi a cui per noi si è aggiunto l’attacco ai sistemi informatici, ma sulla parte assistenziale abbiamo fatto in modo che tutto quanto avvenisse secondo la regolarità più assoluta”.

Per Roberto Marotta, “La Fondazione Carispaq è sempre vicina a qualsiasi esigenza del territorio, in particolare per tutto il terzo settore. Quello della sanità è un impegno importante che a volte impone delle spese che sono al di fuori della nostra possibilità e della nostra capacità, ma siamo comunque intervenuti in partnership con L’Aquila per la Vita Onlus anche per acquisti di attrezzature non costosissime ma che ci rendiamo conto sono indispensabili per il lavoro quotidiano che gli operatori sono chiamati a svolgere. Facciamo tutto questo con grande dedizione e con grande piacere per dare un aiuto a chi fa un lavoro così importante per la nostra cittadinanza”.

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