PESCARA – “L’attacco di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre ha riacceso la miccia di un fuoco che non si è mai spento, dando il via ad un’escalation di violenza di cui a farne le spese più consistenti è ancora la popolazione civile della Striscia di Gaza. L’aggressione terroristica contro la popolazione civile israeliana è di una gravità immane: si tratta di una violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali per la quale non esistono giustificazioni e che va condannata senza mezzi termini. La disperazione e l’esasperazione del popolo palestinese, vittima da decenni dell’occupazione israeliana, della restrizione della libertà, delle demolizioni delle case, delle espropriazioni dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni, non possono giustificare un’azione terroristica e militare come quella del 7 ottobre”.
Così in una nota di Rifondazione Pescara, in merito ai tragici eventi di questi giorni in Israele, che invita “tutte le realtà, i partiti, i sindacati e le associazioni, e tutti/e i/le cittadini/e pescaresi e non che hanno a cuore la causa del popolo palestinese a scendere in piazza della Repubblica, a Pescara, con le proprie bandiere, il 19 ottobre alle 17.30”.
“Al contempo – prosegue la nota, motivando la scelta della manifestazione di domani – Hamas non rappresenta il popolo palestinese né dimostra di volerne fare il bene. Ben sappiamo che Hamas non è la soluzione dei problemi della Palestina, piuttosto fa parte del problema; sappiamo che senza la fine dell’occupazione non ci sarà mai la pace; sappiamo che i metodi di rappresaglia israeliani come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch’essa ostaggio della violenza di Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a difendersi, producono soltanto nuovo odio ed alimentano un conflitto che potrebbe estendersi a tutto il Medio Oriente, senza risolvere le cause che da decenni travolgono le popolazioni e le terre della Palestina e di Israele. Solo con il rifiuto della guerra e della violenza è possibile costruire quella giustizia oggi assente e il rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, una convivenza civile ed una pace giusta e duratura”.
“Per questi motivi auspichiamo che i richiami alla diplomazia, ad un cessate il fuoco immediato e alla liberazione degli ostaggi invocati dall’Onu abbiano un seguito e che la comunità internazionale si applichi in tale direzione; che si convochi con urgenza una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione palestinese applicando la formula dei ‘due Stati per i due Popoli’, condizione che porrebbe fine all’occupazione israeliana ed alla resistenza armata palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche”.
“Parimenti, chiediamo al nostro governo di impegnarsi affinché cessino le rappresaglie israeliane nei confronti della popolazione palestinese inerme; di abbandonare la posizione di totale supporto ad Israele adottando un approccio che agevoli il dialogo e la pace nel Mediterraneo; di impegnarsi affinché cessi l’occupazione dei territori palestinesi e si intraprenda quel percorso di reciproco riconoscimento che, solo, può condurre all’esistenza di due Stati per due popoli; di fermare l’invio delle armi prodotte in Italia per alimentare questo ed altri conflitti; di spendersi affinché l’Onu riacquisti il suo ruolo e affinché le sue risoluzioni siano rispettate dal governo israeliano; di chiedere con fermezza la creazione di corridoi umanitari per l’accesso di aiuti alla popolazione”.
“Per questo invitiamo tutte le realtà, i partiti, i sindacati e le associazioni, e tutti/e i/le cittadini/e pescaresi e non che hanno a cuore la causa del popolo palestinese a scendere in piazza della Repubblica con le proprie bandiere il 19 ottobre alle 17.30. Riprendiamo per mano la Pace”, conclude la nota.
Le realtà che ad oggi hanno aderito: ANPI Provinciale Pescara, ANPI Val Pescara, Arci Pescara, Associazione Italia-Cuba Pescara, Associazione Oltre il Ponte, CGIL Abruzzo-Molise, Ciclofficina popolare CAP15, Cobas Scuola Pescara-Chieti, Collettivo Zona Fucsia, Giovani Comunisti/e Pescara, Jonathan-Diritti in movimento, Kabawil, La Formica Viola, Mazì-Arcigay Pescara, Mediterranea Pescara, Paese Comune, Potere al Popolo Costa abruzzese, Purple Square Abruzzo, Rifondazione Comunista, Stamperia popolare Gelatina, Unione Popolare Pescara, USB.
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