ATTENZIONE AI TASSI DI INTERESSE DI UN PRESTITO PERSONALE: INTERVISTA A MARCO GERMANÒ DI PRESTITIMAG

22 Ottobre 2021 08:53

Italia - Economia

I tassi di interesse sui prestiti personali giocano un ruolo estremamente importante, poiché quest’ultimi includeranno il costo totale da affrontare a fine finanziamento. Ma com’è possibile comprendere i più convenienti e quelli che invece risultano illegali?

Tra i massimi esperti nel settore dei prestiti online troviamo Marco Germanò, responsabile editoriale di Prestitimag, che abbiamo il piacere di intervistare per capire come non venire truffati e come riconoscere dei tassi d’interesse estremamente elevati.

Cosa sono i tassi di interesse sui prestiti personali?

I tassi di interesse vengono suddivisi in TAN e TAEG. Essi includono la somma complessiva da saldare all’ente finanziario o bancario, che ha concesso la somma di denaro in prestito. In entrambi i casi sussistono delle sostanziali differenze.

TAN: l’acronimo è tasso annuo nominale, la cui percentuale può essere variabile oppure fissa. L’importante è che l’ente finanziatore segnali nell’offerta pubblicitaria specificatamente questo parametro. Non includendo né commissioni e né ulteriori spese, il TAN non riassume il costo finale del prestito.





TAEG: il tasso annuo effettivo globale invece, racchiude il prezzo finale da sostenere per l’intero prestito. Perché al contrario del TAN, il TAEG include in sé sia le commissioni che le ulteriori spese. Dunque è meglio preferire un’offerta chiara e trasparente che mostri la percentuale del TAEG, piuttosto di una che evidenzia solo il TAN.

Quali sono gli strumenti ingannevoli di marketing sugli interessi dei finanziamenti?

Purtroppo è possibile trovare in rete, degli istituti finanziari che utilizzano delle tecniche di marketing poco corrette o certe volte, persino illegali. È difficile che un cliente sia ben informato sui tassi di interesse massimi da poter applicare ad un finanziamento.
Motivo per cui, in questi casi è sempre più facile abboccare agli interessi usurari. Un interesse si definisce usurario nel momento in cui la sua percentuale è ben più alta rispetto a quella prevista dalla normativa di Legge.

Banca d’Italia a tal proposito, elenca trimestralmente i tassi massimi, che un istituto finanziario può permettersi di applicare (questi possono anche aumentare nel tempo). Superata tale soglia, gli interessi diventano usurari e quindi il cliente potrebbe fare causa per ottenere un risarcimento.
Un altro strumento pubblicitario che oseremo dire ingannevole, è l’evidenza del TAN piuttosto che del TAEG (che invece è l’elemento maggiormente importante). Dunque in un’offerta commerciale di un finanziamento personale, assicurarsi dell’ammontare della percentuale del tasso annuo effettivo globale.

Quali elementi deve includere una documentazione corretta e legale?

Anche la documentazione di qualsiasi operazione finanziaria alla quale verranno applicati dei tassi di interesse, deve includere una serie di informazioni trasparenti e spiegate con maggior chiarezza. Innanzitutto la percentuale dei tassi di interesse.
Essa dev’essere specificata se è variabile oppure fissa. Poiché molte società finanziarie durante il periodo contrattuale, potrebbero variare la percentuale di tasso e dunque alzare o ridurre il costo totale dell’operazione (come ad esempio su un finanziamento personale).





Come individuare una truffa sui tassi di interesse?

Per fare in modo che un cliente possa scegliere una banca piuttosto che un’altra, una delle strategie applicate è la famosa dicitura del “finanziamento a tasso zero”. In realtà, ciò che non viene considerato e quindi azzerato nel costo, sono le commissioni e le spese.
Infatti un prestito non è davvero mai a zero. Quel che c’è da approfondire minuziosamente è la percentuale di TAEG, che rappresenta come detto anticipatamente, la spesa totale da affrontare (includendo le spese accessorie ed eventuali costi di istruttoria).

Un prestito definibile per davvero “a zero”, azzera entrambi i tassi di interesse, nonché TAEG e TAN.
In passato anche in Abruzzo abbiamo avuto dei casi di tassi d’interesse troppo alti.

Se i tassi di interesse sono troppo bassi alla media, c’è da preoccuparsi?

Su internet il rischio di trovare un consulente finanziario non abilitato alla professione è molto elevato. Spesso per trovare dei clienti, i criminali inseriscono dei post pubblicitari fittizi, allettando chiunque li legga con dei tassi di interesse troppo inferiori rispetto alla media di mercato.
È a quel punto che potrebbero cominciare a sorgere i primi dubbi, dunque la cosa più importante da fare è chiedere al consulente che ci ha contattati, un contratto fac simile della banca per la quale lavora, e la sua abilitazione all’attività.
Se dovesse rifiutarsi per qualsiasi motivo, sconsigliamo di affidarsi al soggetto e di non fornire mai nessuna somma di denaro anticipata e né tanto meno i documenti di identità.

Nel caso di frode i soldi potrebbero essere persi per sempre, poiché spesso le truffe arrivano dall’estero, dove la giurisdizione italiana non può far nulla. Se invece si fornissero i documenti personali, il criminale potrebbe intestare all’insaputa della vittima, dei finanziamenti a suo carico.
L’accumulo di debiti potrebbe comportare a pignoramenti o alla segnalazione come cattivi pagatori presso il CRIF, impedendo dunque il potenziale accesso a nuovi prestiti.

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