AUMENTO VITALIZI IN LAZIO, INDENNITA’ FINE MANDATO IN PUGLIA: BOCCHINO (LEGA) CONTRO M5S E PD

10 Agosto 2021 11:19

Chieti - Abruzzo, Politica

VASTO – “Lontani i tempi in cui i 5 Stelle urlavano allo scandalo contro la casta con i cittadini costretti a pagare lo scotto dei vitalizi, invece, in tempi recenti abbiamo visto il Pd con il dito puntato verso la maggioranza in Consiglio regionale sempre pronti a disquisire su qualche poltrona che, di norma, non spetta alle Opposizioni. In Abruzzo, tacciono i partiti di minoranza sul ripristino dei vitalizi, avvenuto negli ultimi giorni, prima in Puglia a guida di Michele Emiliano e poi nel Lazio capeggiata da Nicola Zingaretti“.





Il pesante attacco ai pentastellati del nuovo leader Giuseppe Conte, come pure al partito democratico, arrivano da Sabrina Bocchino, consigliere regionale della Lega,  portavoce della segreteria regionale.

Il riferimento  alla norma approvata la scorsa settimana dalla maggioranza di centrosinistra in Regione Lazio che ha modifico il taglio del 40% applicato all’assegno degli ex consiglieri che sono stanti anche parlamentari o eurodeputati e che percepiscono quindi il doppio vitalizio. Norma approvata anche dal Movimento 5 stelle.

In Puglia invece maggioranza di centrosinistra, e opposizione di centrodestra e M5s, apparte la consigliera pentastellata Antonella Laricchia, assente, hanno votato all’unanimità il ripristino dell’assegno di fine mandato,  indennità abolita nel 2013 dal governatore Nichi Vendola,





Per di più con effetto retroattivo, e così a  fine mandato a consiglieri e assessori spetteranno circa 35 mila 500 euro per l’intera legislatura, pari all’indennità mensile lorda di 7.100 euro moltiplicata per gli anni di mandato. Considerando che i consiglieri sono 50 (fino al 2015 erano 70) e gli assessori dieci, l’esborso totale per le casse regionali per questi 8 anni si aggira intorno ai 4 milioni di euro.

“Il dado della vergogna è tratto. Come se il nostro Paese non attraversasse il peggior periodo dal dopo guerra, in barba alla crisi pandemica e, quindi, economica la classe politica Pd-5S ha pensato esclusivamente alle loro tasche. Sia di monito ai cittadini che si recheranno alle urne per la tornata elettorale di inizio ottobre, il falso buonismo è stato smascherato dai loro stessi rappresentanti del Pd e dei 5Stelle ” chiosa la Bocchino.

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