AUTOMOTIVE: ANCHE PER SODECIA RAIANO FUTURO INCERTO, DI BARTOLO, “SINDACO PIU’ INTERESSATO AI LIKE”

9 Dicembre 2024 08:54

L'Aquila - Economia

RAIANO – “L’unica solidarietà per i dipendenti della Sodecia Automotive di Raiano resta quella del contratto con cui dovranno lavorare sino al novembre 2025. Per il resto indifferenza. A vedere il silenzio di Amministrazione Comunale e notabili locali pare che la crisi dell’auto motive non riguardi Raiano”.





Ad attaccare il sindaco di centrodestra di Raiano Marco Moca è l’avvocato Daniele Di Bartolo, candidato consigliere regionale per lista Riformisti e civici, nella coalizione centrosinistra alle elezioni di marzo.

Sodecia Automotive è uno dei fornitori di Stellantis, ex F&B, che segue la scia di  crisi della Magneti Marelli di Sulmona. Dopo diversi cicli di cassa integrazione, l’azienda ha deciso di applicare il contratto di solidarietà con la riduzione lavorativa e il mantenimento del bagaglio contributivo. Sono circa 50 i dipendenti interessati al contratto nella fabbrica che produce particolari di carrozzeria interna in ferro o alluminio, ripari del calore in alluminio e particolari di rinforzo in ferro. Il contratto di solidarietà avrà una durata di un anno, fino a novembre 2025.





“Comprendo che una sala congressi inaugurata consente di indossare una fascia tricolore e arricchire di like le pagine facebook di Comune e consiglieri regionali ma anche la sorte di una fabbrica che da più di 30 anni produce lavoro e ricchezza per il nostro territorio dovrebbe interessare – incalza Di Bartolo -. Ovunque, anche nella sonnacchiosa Sulmona, si organizzano iniziative per porre all’attenzione il drammatico impatto territoriale che avrebbe sul territorio la chiusura della Magneti Marelli, a Raiano invece il rischio della chiusura di una fabbrica, che ha contato nei momenti di massima occupazione 80 dipendenti e che sviluppa naturalmente un indotto che ricade nel circondario, non merita neanche un consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza”.

“Coraggio lavoratori, l’interesse dei nostri amministratori e dei loro padrini politici per il mondo del lavoro si accenderà di nuovo per l’inaugurazione della prossima stanza dell’impianto termale, per il quale, se dovesse andar male, si può sempre dire che sono stati altri che l’hanno voluta”, conclude ironicamente Di Bartolo.

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