STELLANTIS CONFERMA IMPEGNO PER UN MILIONE DI VEICOLI: “MANTENERE INTATTA PRODUZIONE EX SEVEL”

6 Dicembre 2023 18:24

Chieti - Lavoro, Politica

ATESSA – Stellantis ribadisce “la centralità dell’Italia nella strategia globale del gruppo e la volontà di creare un futuro sostenibile per le attività italiane” e l’ambizione di raggiungere un milione di veicoli (auto e veicoli commerciali) all’uscita del piano Dare Forward 2030.

Lo afferma l’azienda, in una nota, dopo il Tavolo al Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, convocato dal ministro Adolfo Urso. 

Il responsabile del Corporate Affairs Italia, Davide Mele, ha ribadito: “la volontà di Stellantis di intraprendere un percorso con tutte le parti coinvolte (ministero, Anfia, Regioni e sindacati) con l’obiettivo comune di sostenere la produzione di veicoli in Italia”.





Il manager ha però anche ribadito che “è necessario lavorare rapidamente per implementare quei fattori abilitanti che sono fondamentali per il raggiungimento di tutti gli obiettivi.

“Abbiamo riaffermato ancora una volta il forte impegno di Stellantis nei confronti del Paese e la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo”, ha spiegato Mele che ha ricordato “il contributo di Stellantis all’economia italiana e alla bilancia commerciale del Paese con un surplus di 11 miliardi di euro dal 2021 al giugno di quest’anno con veicoli prodotti in Italia ed esportati in tutto il mondo”.

“L’ultima novità – ha aggiunto – è la Fiat 500e costruita a Mirafiori ed esportata negli Stati Uniti, ma l’azienda ricorda anche che l’85% della produzione di Atessa o il 90% delle Maserati prodotte in Italia viene esportata”.

“Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi 10 anni – ha detto ancora Mele – ampliando l’offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato. Per raggiungere gli obiettivi finali – ha aggiunto – al di là del livello di performance di ogni impianto, sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell’impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia”.

Al tavolo ha partecipato anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “Concordo pienamente con le iniziative intraprese dal Ministro, ma è cruciale anche considerare la possibilità di concentrare risorse per stimolare, sia in Italia che in Europa, il reinsediamento tecnologico industriale, al fine di ridurre la dipendenza dalla componentistica prodotta in Asia”.





Nel suo discorso, Marsilio ha evidenziato come, “negli ultimi due anni, la produzione negli stabilimenti di Atessa abbia dovuto subire interruzioni a causa della mancata fornitura di semiconduttori e microchip dai Paesi asiatici. L’Abruzzo – ha proseguito Marsilio – si posiziona come la prima regione italiana per la produzione di furgoni ed è leader nella produzione di parabrezza; si classifica seconda nella produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche per autoveicoli e nella fabbricazione di moto; e terza nella produzione di auto e componenti per veicoli. Pertanto, è essenziale che, per il rilancio del settore automobilistico italiano, eventuali incentivi siano estesi a tutta la filiera della componentistica”.

Il segretario della Fiom Cgil Chieti, Alfredo Fegatelli, commenta: “La disponibilità dichiarata, oggi al Mimit, da Stellantis di arrivare a produrre 1 milione di veicoli in Italia è un passo positivo, ma per la Fiom è cruciale specificare che l’obiettivo da raggiungere è di 1 milione di autovetture e non meno di 300.000 veicoli commerciali leggeri. Nonostante l’annuncio di questo obirttivo, Fiom rimane cauta poiché la risposta cruciale su investimenti o disinvestimenti non è stata ancora fornita. Attualmente, tutti i lavoratori degli stabilimenti sono in cassa integrazione, ad eccezione della ex Sevel, in Abruzzo, e Termoli in Molise”.

Il sindacato si dice “favorevole a un accordo, anche con risorse pubbliche, ma sottolinea che queste devono essere condizionate alla garanzia di occupazione, produzione, ricerca e sviluppo da parte di Stellantis”.

“Per quanto riguarda la ex Sevel, in Val di Sangro (Chieti) – si fa ancora presente – sembra che la Regione sia propensa a cofinanziare l’area della Verniciatura Nuova. Tuttavia, sorge la preoccupazione che l’area della Verniciatura Vecchia sembra sia destinata a una chiusura, riducendo la capacità di verniciatura dell’intero stabilimento. Infatti, anche con gli investimenti, la Verniciatura Nuova potrebbe verniciare circa 990 furgoni al giorno rispetto ai 1.260 furgoni prodotti al giorno. Questo ‘finanziamento’, se confermato, deve rappresentare il primo passo per garantire il mantenimento della produzione della ex Sevel. Inoltre, deve costituire l’inizio di un percorso che preveda anche strumenti finanziari volti a sostenere anche l’indotto”.

Fiom “ritiene fondamentale convocare urgentemente un tavolo unitario presso la Regione Abruzzo per affrontare congiuntamente il futuro del più importante stabilimento della regione e dell’intero indotto”. Infine, attende “di partecipare ai prossimi tavoli al Mimit per affrontare anche il prezioso sistema dell’indotto dell’automotive”.

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