AUTOMOTIVE: L’ASSESSORE MAGNACCA, “AGIRE SU EUROPA PER GARANTIRE FUTURO AL SETTORE”

29 Novembre 2024 14:38

Italia - Economia





PESCARA – “Non vogliamo avere solo una posizione difensiva del lavoro in Italia, che pur stiamo avendo visto che stiamo sostenendo l’emendamento per la concessione della cassa speciale per transizione  per i lavoratori dell’Automotive, ma occorrono anche delle proposte in grado di condizionare l’Europa nelle decisioni che riguardano il settore dell’auto per tracciare il cammino dell’industria del futuro: è quanto ha affermato l’assessore alle Attività produttive e al Lavoro, Tiziana Magnacca, partecipando alla conferenza annuale dell’Alleanza delle Regioni europee dell’Automotive (Ara) ospitata nell’autodromo di Monza.

All’esame della Camera dei deputati c’è la proposta d’emendamento alla Finanziaria predisposto dalla Regione Abruzzo “che sta andando avanti ed ha ottenuto il consenso di tutte le Regioni italiane e che chiama in causa i parlamentari per una celere approvazione”. A Monza, all’interno della conferenza Ara, la proposta di Regione Abruzzo di un freework temporale di deroga al regime degli aiuti di Stato è stata apprezzata e accolta da tutti, a cominciare dal presidente della Regione Navarra, Maria Chivite, attuale presidente dell’Ara, che ha sottolineato come questa proposta vada coltivata e rappresentata alla commissione.





“Un segnale importante – sottolinea Magnacca – di come la nostra Regione conti e sappia presentare delle proposte credibili e attuabili ai tavoli europei dell’Automotive. Ho rappresentato l’esigenza che si attuino strumenti non convenzionali per superare le criticità di una transizione ecologica che non si trasformi nella distruzione del sistema industriale europeo, italiano e abruzzese a partire dalla finestra temporale con la deroga al regime degli aiuti di Stato. In Europa – aggiunge – occorrerebbe creare una zona economica speciale dedicata al solo settore dell’Automotive. Questo momento straordinario si può affrontare con fondi, misure normative e investimenti pubblici europei straordinari. Solo così – conclude – riusciremo a garantire la sopravvivenza alle nostre aziende e all’indotto pur nella transizione energetica”.

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