ROMA – “Tra i diritti che devono essere garantiti e i divari che vanno colmati sottolineo fortemente il tema delle infrastrutture: credo sia la vera differenza tra alcune aree del Paese, come quella che io rappresento, la parte centromeridionale adriatica, la più svantaggiata a livello di infrastrutture”.
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di legge, approvato dal Senato, recante ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’.
“Una regione come l’Abruzzo – ha spiegato nel corso del suo intervento – in cui per fare 200 chilometri tra Pescara e Roma con il treno ci si impiega circa tre ore e mezza al massimo della velocità, altrimenti la media degli altri treni è tra le quattro e le cinque ore abbondanti, rende ovviamente svantaggioso o meno competitivo il territorio per insediamenti di ogni tipo, a partire da quelli economici e industriali”.
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