AUTOSTRADE: I PEDAGGI DI A24-A25 NELLA MEDIA, CLASSIFICA DELLE TRATTE PIU’ COSTOSE D’ITALIA

8 Gennaio 2023 09:16

Italia - Cronaca

L’AQUILA  – Non è vero che le autostrade A24-A25 siano “le più care d’Italia”, e non compaiono tra le tratte, quasi tutte al Nord, dove il pedaggio rappresenta davvero un salasso. Ad attestarlo il monitoraggio del portale Energia-luce.it, che andrà ora aggiornato almeno nelle cifre, visto che dal primo gennaio sono scattati nuovi aumenti per le tratte in concessione a Autostrade per l’Italia.

Inoltre nella classifica di Altroconsumo, l’A24-A25 non è nella “lista nera” dello scarso gradimento dei cittadini utenti.

Numeri che smentirebbero insomma due argomenti che hanno tenuto banco, ed usati come grimaldello, in occasione della clamorosa revoca in danno da parte del  governo di Mario Draghi, per “gravi inadempienze” della gestione della fondamentale infrastruttura che collega Lazio e Abruzzo, tolta a Strada dei Parchi, della holding dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto, e affidata ad Anas. Atto d’imperio che inevitabilmente ha provocato un duro contenzioso e i giudici del Tar del Lazio hanno inviato gli atti alla Corte Costituzionale, ritenendo fondate le eccezioni dei legali di Strada dei Parchi sulla legittimità della revoca attraverso una legge che avrebbe impedito una valutazione nel merito e più approfondita delle contestazioni attribuite al gestore.

Va poi ricordato che i pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia, dal primo gennaio sono aumentate del 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023.s

È stato invece confermato lo stop agli aumenti sulle autostrade A24-A25 ed il Mit sta facendo approfondimenti per una eventuale riduzione. Pedaggi già bloccati da anni, l’ultima volta su iniziativa del gestore Strada dei Parchi, nel bel mezzo del duro braccio di ferro con il governo, e con i sindaci abruzzesi e laziali e associazioni di categoria sul piede di guerra.

Venendo dunque al monitoraggio di portale Energia-luce.it: il calcolo si basa innanzitutto sul costo del pedaggio ogni 10 km di strada  ed ecco la  classifica delle autostrade più costose: l’A5 Torino-Monte Bianco costa 3,45 euro per ogni 10 km di strada percorsa; le A58-51-52 Tangenziali di Milano costano 2,54 euro ogni 10 km di strada percorsa; l’A35 Brescia-Milano costa 2,35 euro ogni 10 km di strada percorsa; l’A36 Pedemontana Lombdarda costa circa 2,10 euro ogni 10 km di strada percorsi; l’A32 Torino-Bardonecchia, con un costo di 1,9 euro ogni 10 km percorsi;





A seguire l’A12, con un costo ogni 10 km di 1,8 euro; l’A4 Torino-Milano ogni 10 km di strada percorsa costa 1,7 euro; lA10-A6 Torino-Savona-Ventimiglia, costo ogni 10 km percorsi pari a circa 1,5 euro; l’A15 Parma-La Spezia arriva a costare 1,5 euro ogni 10 km di strada percorsi; l’A4 Passante di Mestre costa anch’essa 1,5 euro per ogni 10 km di strada percorsa.

L’A24 A25,  è più o meno della media italiana, con circa 1 euro ogni 10 chilometri, ovvero 0,10 euro a chilometro.

Va però ricordato che l’A24 A25 corre su un territorio montano per parte importante del tracciato, con conseguente aumento dei costi di manutenzione. E dunque occorre tenere conto di un altra classifica ancora,  quella delle tariffe autostradali di montagna, aggiornata ad inizio 2021, ma da allora, come accennato, il pedaggio della A24-A25 non è aumentato.

Ebbene, l’infrastruttura abruzzese figura al dodicesimo posto tra le 19 presenti in Italia, con una tariffa chilometrica inferiore alla media nazionale: 0,10 euro chilometro contro 0,12 euro.

La vetta di questa speciale classifica è occupata dal raccordo autostradale Valle d’Aosta, che collega Aosta al Monte Bianco sull’autostrada A5. Il secondo posto è occupato dalla Società Autostrade Valdostane, sempre sull’A5. A un automobilista che percorre l’A5 con vettura di classe A, ogni chilometro costa infatti tra i 20 e i 28 centesimi di Euro circa contro i 10 centesimi di euro circa di chi invece percorre la A24 o la A25.

La società Autostrada Tirrenica (SAT) e la Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus (SITAF) occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto nella classifica, entrambe con una tariffa che supera i 15 centesimi di Euro a km.

L’autostrada montana meno cara d’Italia è l’A18 Messina-Catania, gestita dal Consorzio Autostrade Siciliane (CAS), in cui l’automobilista paga circa 5 centesimi di Euro per ogni chilometro percorso.





Da questa seconda classifica, per quanto riguarda i principali trafori, quello del Gran Sasso, lungo la A24-A25, è poi di gran lunga il meno caro.

Il traforo del Frejus con i suoi 12,895 chilomentri con veicolo di classe A costa 48,80 euro, il traforo del Monte Bianco (11,600 km) sempre con un veicolo di classe A costa 47,10 euro. Per percorrere con un veicolo di classe A la tratta sulla quale insiste il traforo del San Bernardo, il pedaggio è pari a 27,80 Euro, contro i 2,20 euro della tratta dell’A24 Assergi-S.Gabriele Colledara (19,760 km), sulla quale insiste il traforo del Gran Sasso (10,175 km).

Infine le autostrade più costose non sono sempre anche migliori. Secondo gli automobilisti, interpellati da Altroconsumo che ha chiesto loro di esprimere un giudizio da 1 a 100 sulle condizioni delle autostrade, la lista dei peggiori tratti autostradali risultano essere in parte anche quelli presenti nella classifiche delle autostrade più costose come l’A10 Genova-Ventimiglia e l’A6 Torino-Savona. Non va molto meglio al Sud, in particolare lungo le arterie di Sicilia e Calabria come la A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania e A2 Salerno-Reggio Calabria. Tutte queste autostrade hanno ottenuto voti insufficienti e tutti al di sotto della media.

Il costo di un’autostrada comprende anche la manutenzione e la qualità del tratto autostradale, il fatto che tra le autostrade più costose ci siano alcuni tratti considerati tra i peggiori per percorribilità e qualità del tratto autostradale non è un buon segno. Tra le migliori autostrade risultano invece: l’A27 Venezia-Belluno l’A22 Brennero-Modena, l’A9 Lainate-Chiasso, A4 Milano-Venezia A1 Milano-Napoli.

Anche in questo caso non compare nella lista nera l’A24 – A25, che supera la sufficienza.

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare: