AVEZZANO – E dopo tanto tuonare, piovve: il sindaco civico e bipartisan di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, firmerà domani l’atto che sancirà l’ingresso in giunta di Iride Cosimati, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che così con un balzo felino passa dall’opposizione alla maggioranza. Determinando però una forte spaccatura nel partito.
Regista dell’operazione è infatti il recordman delle preferenze alle regionali di marzo, quasi 12mila, l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri, che conferma l’alleanza, oltre gli steccati, con il sindaco, e a risultare sconfitto, per ora, in questa partita, il suo oramai aperto rivale, il capogruppo dei meloniani in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, che avrebbe voluto che Fdi rimanesse all’opposizione, in vista delle prossime amministrative della primavera del 2026 e che ha tuonato: “Volevo tranquillizzare i nostri elettori che nessun organismo di partito di Fratelli d’Italia si è riunito e ha autorizzato questo vergognoso inciucio”.
Un inciucio, si accusa tra i contrari di Fdi, che ha anche un aspetto “familistico”: al posto di Cosimati nominata assessore, come “surrogato” entrerà in consiglio Maurizio Gentile, il genero della Cosimati, e anche lui si siederà nei banchi della maggioranza.
Uno scontro che non è solo tra i due big del partito di Giorgia Meloni, che in Marsica ha preso voti record, sopra il 60%. Corre voce che a favorire l’operazione sia stato lo stesso segretario regionale, il senatore Etel Sigismondi, con il placet anche del presidente della Regione, riconfermato a marzo per un secondo storico mandato, Marco Marsilio.
Una strategia di “entrismo” nel ventre molle delle amministrazioni targate sinistra che sembra si stia del resto replicando anche a Sulmona, dove il sindaco Gianfranco Di Piero, con numeri sempre più risicati, si è attovagliato in un ristorante di Pescara a fine giugno, con Salvatore Zavarella, ex civico ora in Fdi e Vittorio Masci, candidato sindaco del centrodestra sconfitto da Di Piero. “Cena della paranza”, svelata da uno scoop de Il Germe, che ha creato scompiglio nella maggioranza, come prova di un inciucio in corso e della costruzione di un asse trasversale.
I diretti interessati negano inciuci, ma a picchiare duro, in particolare contro Zavarella è l’ex assessore regionale ed ex candidato sindaco, alle ultima comunali, ritiratosi dopo il deludente risultato del primo turno, Andrea e Gerosolimo, civico che pure anche ha giocato spesso su più tavoli, in nome del civismo oltre i partiti, che non le manda a dire su facebook in particolare a Zavarella, eletto con una delle sue civiche, prima di passare a Fdi: “Ciò che on tollero è il risibile tentativo dei protagonisti di minimizzare la vicenda e ricondurla semplicemente a una cena tra amici, anche perché, tra l’altro, amici non lo sono mai stati. Al contrario, penso che bene avrebbero fatto a raccontare la verità e ammettere che la cena è stata fatta perché i due esponenti di Fratelli d’Italia sono pronti a dare una mano all’amministrazione Di Piero, non solo come fatto indirettamente fino a ora (cioè attraverso comportamenti che di volta in volta hanno garantito il voto favorevole, la presenza per il numero legale oppure la non condivisione di comunicati con il resto della minoranza), ma attraverso un coinvolgimento più diretto di Vittorio Masci come presidente del consiglio e Salvatore Zavarella come assessore”.
Del resto rispetto ad Avezzano, a Sulmona la maggioranza è marcatamente di sinistra, con dentro Pd e Movimento 5 stelle. Da qui il disorientamento e delusione della base di Fdi davanti a queste manovre di palazzo dei loro rappresentanti.
In questo quadro entra così in gioco anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che nella partita del tesseramento aveva fatto asse nella Marsica proprio con Quaglieri, perdendo però malamente contro l’asse costituito da Verrecchia e dal grande rivale interno di Biondi, il senatore e capogruppo di Fdi in commissione Bilancio Guido Liris, suo ex vicesindaco, ed ex assessore regionale.
Ora pare che Biondi si sta proponendo come il sodale, il “confessore” e “motivatore” dei tanti scontenti, in Fratelli d’Italia e nel centrodestra, del Marsilio pigliatutto ed arrogante, anche alla luce delle operazioni in corso a Sulmona e Avezzano, anche se in questo ultimo caso il regista è il suo ex alleato nella partita del congresso provinciale. Cercando di riprendere così quota nel partito, di cui è stato in provincia dell’Aquila, commissario provinciale.
Tornando ad Avezzano: per ora il vincitore su tutta la linea è Quaglieri, in un momento non facile per lui, essendo sotto inchiesta dalla Procura dell’Aquila, per la presunta incompatibilità e conflitto di interesse, per l’aver continuato in questi anni ad esercitare la professione di medico chirurgo presso cliniche private convenzionate, mentre era presidente della commissione Sanità prima e assessore al Bilancio poi.
Quaglieri del resto alle comunali del 2021 aveva sostenuto Di Pangrazio, con buona pace di Fdi che invece appoggiava il candidato sindaco leghista, ora in Fi, Tiziano Genovesi, e Di Pangrazio ha ricambiato la cortesia appoggiando Quaglieri alle regionali. In maggioranza poi ci sono già due esponenti de facto di Fdi, con tessera in tasca, Nello Simonelli e Ernesto Fracassi. Ed anche altri consiglieri civici pronti nel caso a rafforzare il gruppo.
Oltre a Cosimati, che occuperà il posto vacante dopo l’addio dell’assessore Loreta Ruscio, entrerà in giunta Alessandro Pierleoni, consigliere di maggioranza, al posto di Emilio Cipollone.
Un rimpasto, come detto a dir poco indigesto per Verrecchia, che tra due anni potrebbe essere il candidato sindaco del centrodestra e che dei minestroni dell’era Di Pangrazio non ne vuole nemmeno sentir parlare, e vuole lavorare piuttosto ad una colazione del centrodestra, tradizionale, a trazione Fdi, come alternativa politica netta e chiara al civismo di Di Pangrazio, depurata da ogni forma di trasformismo.
E ha dunque detto al quotidiano Il Centro Verrecchia, nel condannare l’inciucio: “gli unici organismi di partito che saranno interessati nell’eventualità saranno i probiviri. Fratelli d’Italia non si svende, è coerente e resterà dove le urne ci hanno posizionato senza tradire i propri elettori e i propri valori come ha sempre ribadito la nostra leader Giorgia Meloni. Inoltre non consentiremo a persone, soprattutto non di Avezzano, di decidere sulle sorti della nostra città”, con chiaro riferimento a Quaglieri, che è di Trasacco, di cui è stato anche sindaco, ma forse anche a Sigismondi e Marsilio.
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