L’AQUILA – E’ morto, colpito da improvviso malore, Vincenzo Retico, 68 anni, ex vicesindaco di Trasacco, ex consigliere comunale e provinciale, attualmente collaboratore della nella segreteria dell’assessore regionale Mario Quaglieri, esponente di Fratelli d’Italia.
Si è accasciato al suolo, mentre regalava fiori e mimose alle donne lavoratrici nella sede di Confagricoltura ad Avezzano. Retico, collaboratore di Confagricoltura, è stato anche direttore dell’ufficio del Patronato Enapa e del Caf di Trasacco.
“La prematura scomparsa di Vincenzo Retico mi lascia senza parole, mi legava a lui un antico rapporto che andava molto oltre la politica”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.
“Il gesto che aveva appena compiuto quando lo ha colto un improvviso malore, cioè quello di offrire fiori e mimose alle donne impiegate nella sede di Confagricoltura tratteggia il profilo di un uomo profondamente rispettoso ed elegante. Ho avuto modo di apprezzare la sua passione disinteressata nei confronti della politica, il suo entusiasmo mai sopito e il suo impegno sempre in prima fila, era sempre pronto ad affrontare ogni sfida, elettorale e non”.
“Vincenzo ci mancherà, mancherà al gruppo, alla vita politica della nostra provincia e della nostra regione, al nostro partito. Mancherà il suo attivismo, i suoi consigli, i suoi preziosi contributi di prudenza e collaborazione. Invio ai suoi cari il mio più sincero cordoglio”, conclude Liris.
“Profondo cordoglio e sgomento” sono i sentimenti espressi dal commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila.
“La passione per la politica e l’impegno quotidiano per la collettività lo hanno accompagnato nel corso della sua esistenza, non mancando mai di fornire un prezioso contributo in termini di suggerimenti, consigli e disponibilità nei confronti di quanti avessero bisogno della sua competenza, professionalità ed esperienza. Fratelli d’Italia si unisce al dolore per questa dolorosa perdita ed esprime sincere condoglianze ai familiari, alla comunità trasaccana e a quanti nel corso di questi anni hanno avuto il privilegio di poter condividere con Vincenzo un percorso di vita e lavorativo”.
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