L’AQUILA – Dopo 103 anni dalla sua istituzione l’Ordine distrettuale degli avvocati dell’Aquila ha una donna come presidente. Si tratta di Luisa Leopardi che ieri è stata votata in occasione della prima riunione dei nuovo direttivo (11 componenti) dopo le recenti elezioni di rinnovo dell’organismo che conta circa 450 iscritti.
Fanno parte del direttivo in quanto eletti nella lista vincente guidata dalla Leopardi, gli avvocati Federico Cinque, Andrea Filippi De Santis, Diego Biasini, Donatella Tiberio e Francesca Bafile, la più votata.
Gli altri cinque membri del direttivo, sono il presidente uscente Maurizio Capri, Francesco Rosettini, Sabrina Altamura, Stefania Pastore, Caterina Vignini.
Il direttivo resterà in carica fino al 2026.
Va aggiunto che il nuovo segretario è il presidente uscente Maurizio Capri mentre come tesoriere è stata designata Caterina Vignini.
Ecco alcune valutazioni della nuova presidente sul momento difficile che la categoria forense sta affrontando da anni.
“La crisi, ” ha commentato, “è determinata dalla situazione economica difficile, dalla situazione complessa degli uffici legata al famoso problema dell’accorpamento cui non si viene e capo e cosa che danneggia tutti. I giovani per questo si stanno allontanando dalla professione e ci sono molte rinunce anche tra avvocati anziani cosa finora mai avvenuta. Ora, per i giovani, si è aperta la strada dei concorsi pubblici e molti seguono quella strada”. Insomma l’iscrizione all’albo era motivo di lustro ma il fatto che anche alcuni anziani legali si dimettano è un forte segnale negativo.
“L’accesso all’avvocatura non è facile”, prosegue, “si tratta di investire nei primi anni senza guadagnare nulla ma anche rimettendoci con pesanti spese di avviamento. L’Aquila è una città borghese dove tante famiglie possono sostenere i loro figli a lungo ma anche il giovane vuole essere subito indipendente”.
“Qualcosa la possiamo fare”, prosegue, “come far funzionare meglio gli uffici, sfruttare qualche opportunità. Nel senso che la cassa forense emette dei bandi di cui molti non sanno nulla. Mettere a disposizione queste informazioni su come poter acquistare computer, stampanti, etc in modo conveniente significa far fruttare queste agevolazioni”.
Quanto all’accorpamento dei tribunali minori la magistratura è favorevole. Gli avvocati molto meno. “Gli avvocati” conclude, “non hanno interesse come gli stessi utenti. Noi possiamo solo stimolare la politica. Ma come tribunale accorpante stiamo in una situazione scomoda in quanto sostenere le posizioni degli accorpati può essere un boomerang. Quindi, senza ipocrisie, abbiamo solo interesse alla chiarezza ovvero che la politica decida presto come ritiene opportuno”.
Anche la Leopardi ha voluto rivolgere un pensiero in ricordo del collega Vincenzo De Benedictis, recentemente e prematuramente scomparso, stimato da tutto il Foro aquilano.
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