PESCARA – “La categoria continuerà lo stato di agitazione e annunciamo che entro la fine di settembre convocheremo una prossima assemblea interregionale Abruzzo e Molise a cui saranno invitati a partecipare anche i parlamentari abruzzesi e molisani e i sindaci dei Comuni costieri”.
Così, in una nota, Riccardo Padovano, presidente del SIB Abruzzo, il sindacato dei balneari, al termine dell’Assemblea straordinaria congiunta del SIB-Confcommercio Abruzzo e Molise e FIBA-Confesercenti, che si è tenuta oggi pomeriggio.
L’assemblea è stata convocata per discutere e confrontarsi sul nuovo decreto-legge riguardante le concessioni demaniali marittime recentemente emanato dal Governo.
I punti principali della riforma delle concessioni balneari sono l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati.
“Diversi punti del testo del decreto hanno suscitato grande malumore nella categoria, sollevando preoccupazioni riguardo alle ripercussioni dello stesso sulle concessioni esistenti e sulle prospettive di sviluppo del settore”, si legge nella nota.
Durante l’incontro, il presidente del Sib Padovano e il presidente della FIBA-Confesercenti Peppino Susi hanno sottolineato “l’importanza di un’azione congiunta per affrontare le criticità emerse e garantire che le esigenze della categoria siano ascoltate e integrate nelle politiche governative”.
In attesa di ulteriori sviluppi, le associazioni di categoria hanno ribadito il proprio impegno “a proseguire il dialogo con il governo, con l’obiettivo di ottenere modifiche che possano meglio rispondere alle aspettative della categoria, salvaguardando il patrimonio balneare italiano”, conclude la nota.
Il decreto introduce disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano e consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot”.
C’è anche l’obbligo di assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.
Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.
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