ROMA – “Credo di essere stato tra i pochissimi abruzzesi ad aver avuto il privilegio di ospitare Silvio Berlusconi nella mia casa a Pescara. È stato un grande orgoglio avere a cena, in forma privata, un pezzo importante della storia politica italiana e non”.
Così l’ex parlamentare abruzzese di Fi Antonio Martino, sulla figura di Silvio Berlusconi scomparso stamani a Milano.
“Ho ricordi nitidi rispetto alla lucidità, lungimiranza, grande forza e grande simpatia. Unitamente alla grandissima capacità di fare politica, a livello nazionale ed internazionale, in una maniera però caratterizzata da sensibilità, umanità e vicinanza nei confronti della collettività, soprattutto i più fragili”, spiega ancora il 45enne ex azzurro tornato dopo i cinque anni della passata legislatura a fare l’imprenditore.
“Per me è stato un esempio ed oggi viene fuori in maniera inequivocabile la portata dello statista, anche da parte di chi lo ha fortemente attaccato e critico – spiega ancora Martino passato nelle fila della Lega -. Nonostante abbia fatto altre scelte, non certo per sue responsabilità o colpe politiche, porto con me intatti i suoi valori liberali. Oltre ai numerosi incontri legati all’attività di partito, ho potuto toccare con mano la sua grande capacità di azione nel drammatico post terremoto dell’Aquila quando è sceso in campo direttamente per indicare la direzione giusta e dare, a tempo di record, soluzioni mai viste in altre parti del mondo, tanto che sono recepite a livello internazionale”. Secondo Martino, “la politica italiana da stamani dovrà fare i conti con l’assenza di un uomo straordinario”.
“Anche se i suoi valori rimarranno indelebili, sono convinto che la classe dirigente di Forza Italia difficilmente sarà capace di colmare il vuoto che ci lascia”, conclude l’ex parlamentare.
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