L’AQUILA – Intesa tra maggioranza ed opposizioni di centrosinistra e M5S su Bilancio e Finanziaria regionali. Nel corso della sessione di bilancio, il Consiglio regionale regionale in corso di svolgimento all’Aquila ha approvato a maggioranza il cosiddetto Milleproroghe in un clima di “collaborazione” tra i poli.
Poi, sarà la volta dei due documenti contabili. In aula è apparso chiaro che nel corso delle numerose sospensioni, centrodestra e minoranze abbiamo trovato un accordo per approvare senza scontri i due documenti contabili: a fare la differenza l’ok della maggioranza ad accogliere alcuni emendamenti proposti dalle minoranze. Come ha annunciati in aula lo stesso presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
Comunque, la seduta, i cui tempi sono stati contingentati alle 24, è stata sospesa ancora una volta e aggiornata alle 22,30. Altro dato che dimostra la intesa, dopo giorni di polemiche per i ritardi della maggioranza che hanno ridotto al minimo la discussione in commissione e in aula, è legata al fatto che le centinaia di emendamenti sono rimasti suoi tavoli dei consiglieri. La approvazione a un giorno della scadenza utile per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio, avverrà quindi in tempi brevi.
Nel Milleproroghe, tra i punti salienti approvati, nella legge numero 32 del 2021 sul contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni montani, viene introdotta una maggiore semplificazione delle procedure per ottenere l’assegno di natalità, estendendo la platea dei potenziali beneficiari, eliminando il tetto Isee di 25mila euro, e aumentando il budget: per l’assegno di natalità per chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale in un piccolo comune montano lo stanziamento è di 2.5 milioni per il 2023, 3,5 milioni per il 2024 e 4 milioni per il 2025. Respinto l’emendamento M5s, di Giorgio Fedele, che invece voleva mantenere il tetto. Gli eventi culturali di cui alla legge 55 del 2013 che sono stati proposti nello scorso novembre da Comuni, enti pubblici e privati, e che non hanno trovato copertura nello stesso 2022, saranno coperti con i fondi del Consiglio regionale nell’annualità 2023. È stato poi modificato il termine per il recupero ai fini residenziali dei sottotetti stabilendo che tale possibilità è possibile per i vani e locali accessori esistenti al al 31 dicembre del 2021. Le strutture ricettive che hanno ospitato i profughi del conflitto russo-ucraino potranno partecipare ai bandi della legge 77 del 2000.
Prorogata al 1 gennaio 2024 dell’entrata in vigore della legge che introduce la “la Carta di Servizio” per il commercio ambulante su aree pubbliche.
Punto caldissimo, nella legge di Bilancio il maxi-emendamento, che potrebbe andare dai 7 milioni ai 15 milioni, con l’elenco delle voci proposte a discrezione dai singoli consiglieri, – la cosiddetta manovra d’aula – e nel pomeriggio il presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fdi, l’assessore al Bilancio e senatore, Guido Liris e il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, hanno incontrato gli esponenti di minoranza, del centrosinistra, del Movimento 5 stelle e del misto, che hanno illustrato i loro desiderata e le voci che vorrebbero finanziate. Il punto, confessa ad Abruzzoweb Sandro Mariani di Abruzzo in Comune, “è che non lo sanno nemmeno loro quale può essere il margine di manovra, e stanno facendo una corsa per dar di conto”.
L’obiettivo del centrodestra, arrivato alla manovra di Bilancio, è quello di trovare la quadra, evitare ulteriori scossoni, concordando in parte la manovra anche con le opposizioni, concedendo qualche posta, seppure con una corsa contro il tempo, a ritmi serrati e con davvero poco spazio per una vera discussione, visto che il termine ultimo per l’approvazione cade nella mezzanotte di domani, pena evitare lo scattare dell’esercizio provvisorio e una figuraccia politica per il centrodestra.
Il Bilancio del resto arriva in aula senza nemmeno il parere della prima commissione Bilancio. Ieri sera intorno alle 21.30, in un’ aula praticamente deserta, i lavori si sono chiusi per mancanza del numero legale, la cui verifica è stata chiesta dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari, a causa dell’assenza dei consiglieri della maggioranza di centrodestra. In sostanza, l’Organismo non ha votato i due documenti contabili dopo che per tutta la giornata praticamente non si è esaminato nessun passaggio.
Per quanto riguarda le richieste del centrosinistra, la priorità è il ripristino dei 5 milioni per imprese e famiglie come ristoro dal caro bollette ed energia e 3,5 milioni di euro per la misura “vita indipendente”, a favore dei disabili e dei loro familiari. Altra istanza che sarà portata avanti, perorata in particolare dal consigliere del Pd Dino Pepe, è quella di reperire risorse in primis per ridurre le tasse regionali, a cominciare dall’addizionale Irap, ma con davvero scarse possibilità.
ll consigliere regionale del gruppo misto, Sara Marcozzi, ex M5s, chiede di incrementare il fondo a sostegno dei centri antiviolenza e delle case rifugio in Regione Abruzzo di 150mila euro all’anno per i prossimi tre anni, un contributo da 30mila euro per l’organizzazione del Chocofestival di Chieti e 50mila euro per un progetto di valorizzazione per sentieri e rifugi del comprensorio turistico del Voltigno. M5S, come conferma a questa testata il capogruppo, Francesco Taglieri, chiede come il centrosinistra 5 milioni per il caro bollette, ma dando priorità ai redditi bassi, il rifinanziamento per il trasporto dei malati oncologici, dei giochi di inclusione dentro i parchi pubblici, e altre misure per il sociale e l’ambiente, e ancora, in particolare il consigliere Domenico Pettinari, chiede almeno 200mila euro per la manutenzione delle case popolari.
Va ricordato che la maggioranza potrebbe alla malaparata ricorrere alla “tagliola”, che permetterebbe di interrompere l’esame del testo e di passare all’approvazione, evitando eventuali azioni ostruzionistiche con la presentazione di centinaia di emendamenti e portando per le lunghe la discussione.
Nel corso della commissione di ieri Liris, sotto accusa per il suo doppio ruolo che avrebbe ritardato l’arrivo in giunta della Manovra, approvata solo il 19 dicembre, ha fatto ampie aperture all’ opposizione, dicendosi disposto ad accogliere le loro istanze. E ha spiegato che motivo delle tempistiche a rilento, è anche che “stavamo aspettando l’approvazione della Finanziaria e le nostre risposte possono essere calate nel bilancio di previsione. Alcuni temi, come quello dei centri antiviolenza non hanno colore politico e sono per noi questioni importanti”.
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