BIOGRAFIA DI UN DESIDERIO: LUCCI, “CINEMA MASSIMO CUORE PULSANTE DELL’AQUILA, DARE SPAZIO A TALENTI”

11 Novembre 2021 15:58

L'Aquila - Cultura

L’AQUILA – “Quando ero ragazzo c’erano ben quattro cinema nel centro storico dell’Aquila. Man a mano si sono persi per strada, ed è stato un grande impoverimento. Questo punto di vista il recupero del cinema Massimo, in fase di ricostruzione, riveste una enorme importanza. A detta di Gabriele Muccino è una delle più belle sale italiane, e dovrà rappresentare uno spazio sociale e culturale nel cuore della città soprattutto a beneficio dei ragazzi”.

Così nell’intervista streaming di Abruzzoweb a Gabriele Lucci, scrittore  e storico del cinema,  che in queste settimane sta presentando il suo ultimo libro “Biografia di un desiderio”

Lucci è stato tra i promotori dell’Accademia dell’immagine dell’Aquila, direttore della sezione cinema di Mondadori-Electa curando la collana “I Dizionari del Cinema”, di cui ha scritto anche quattro titoli (Animazione, Western, Musical, Noir) e curato la collana “Protagonisti del Cinema” sui Premi Oscar Vittorio Storaro, Ennio Morricone e Dante Ferretti.





Dopo il sisma del 2009 ha scritto e pubblicato la pièce teatrale Stazione di transito presentata a New York in occasione del mese della cultura italiana (Italian Heritage & Culture Month, ottobre 2012) e al Salone del Libro di Torino del 2013.

Nel 2014 ha scritto il libro La diabolica ossessione in omaggio al cinema e ha contribuito con Storaro, Tovoli e Nannuzzi a The Art of Cinematography (testi di Codelli e Fisher). Nel 2015 ha esordito nella narrativa con il romanzo Il tataurso imperiale.

Lucci nel suo ultimo lavoro, di 400 pagine e con un avvincente apparato fotografico, in parte inedito, racconta la nascita all’Aquila di uno dei primi cineclub in Italia, nel 1976, alla creazione dell’associazione La Lanterna Magica, dell’Accademia dell’Immagine, della Film Commission e della ristrutturazione del Cinema Massimo dell’Aquila divenuta una sala di film d’Essai.

Spazio anche negli ultimi capitoli, a riflessioni sul post sisma aquilano, e la pandemia del covid 19





“Il post-sisma  – ha spigato Lucci  – come anche la pandemia, hanno giocato a sfavore del fermento culturale della mia città. È ancora tempo di ricostruzione culturale e non delle polemiche. Occorre ricostituire un tessuto connettivo. Politica e comunità dei cittadini devono incontrarsi non devono essere estranei uno all’altro. Occorre soprattutto dare spazio ai giovani alle nuove generazioni, vocazioni e talenti devono poter emergere”.

Per quanto riguarda il cinema Massimo, fortemente danneggiato dal sisma, è stata ad ottobre aggiudicata la gara per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura relativi alla progettazione definitiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione del secondo lotto.
Il progetto prevede 4 sale, quella storica da 348 posti, più altre due da 72 posti, e l’ultima per rappresentazioni teatrali ed altri tipi di spettacoli.

L’INTERVISTA

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