PESCARA – Oltre duemila sedute operatorie da 6 ore, 8.846 interventi chirurgici nel 2020 quando a causa della pandemia, l’attività chirurgica è stata ridotta tra il 50% e l’80% e le liste di attesa si sono enormemente allungate.
L’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Gestione Anestesiologica del Blocco Operatorio della ASL di Pescara, diretta dalla dottoressa Maria Rizzi, ha stilato il report delle attività del Blocco Operatorio presso il Presidio Ospedaliero di Pescara relativo agli anni 2019-2021.
Di seguito si riportano i dati riscontrati.
Nell’anno 2019 nel corso dell’attività standard del Blocco Operatorio sono state effettuate 2.252 sedute operatorie da 6 ore, pari ad una media di 210 sedute al mese.
Durante tali sedute sono stati eseguiti 10.513 interventi chirurgici, di cu i9.760 in regime di ricovero ordinario, comprendenti 3.019 in urgenza, 501 interventi in Day Surgery e 252interventi ambulatoriali complessi.
Nell’anno 2020 l’attività del Blocco Operatorio ha annoverato 2.325 sedute operatorie da 6 ore, nel corso delle quali sono stati effettuati, in totale, 8.846 interventi chirurgici. Tra questi 8.277 in regime di ricovero ordinario, comprendenti 2.664 urgenze, 405 in Day Hospital, 164 interventi ambulatoriali complessi.
Nell’analisi dei dati dell’anno 2020 non si può non tener conto della prima ondata pandemica da Covid-19, che ha interessato i mesi marzo-maggio 2020, durante la quale le misure adottate a livello nazionale e regionale hanno imposto la sospensione delle attività operatorie non urgenti.
Nell’anno 2021 l’attività del Blocco Operatorio, che pure ha risentito dell’ondata pandemica (mesi febbraio-aprile) ha consentito un rilevante numero di interventi chirurgici. Con 2.707 sedute operatorie sono stati eseguiti 9.800 interventi chirurgici, ovvero circa 1000 interventi in più rispetto il 2020.
Il Comitato Buon Uso Sale Operatorie (Co.B.U.S.O.) della ASL di Pescara inoltre, nel corso del 2021, grazie al “Progetto Pulizie Liste di Attesa degli interventi chirurgici”, ad oggi, ha già rivalutato tutti i casi relativi alle Unità Operative Complesse di Urologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia Generale, Ginecologia e Ostetricia e sta continuando per le altre branche. Lo scopo del Comitato è quello di una puntuale gestione del problema delle liste d’attesa in sala operatoria.
Come noto, in tutta Italia, a causa della pandemia, l’attività chirurgica è stata ridotta tra il 50% e l’80% e le liste di attesa si sono enormemente allungate per pazienti non urgenti e per le prestazioni ritenute rimandabili. A fronte di questa complessa situazione generale la ASL di Pescara, grazie al notevole impegno di anestesisti e chirurghi, ha dato una risposta valida ed è riuscita a contenere quanto più possibile le liste di attesa ottenendo risultati assimilabili a quelli prepandemici.
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