L’AQUILA – “Oggi, i cittadini di Roseto degli Abruzzi, e non solo, sono all’Aquila e si sono uniti nella piazza dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, per difendere la Riserva Borsacchio dalla cancellazione. Un forte sostegno è giunto da oltre 260 associazioni, comprese quelle di categoria, sindacati e confederazioni del settore commerciale, turistico e lavorativo. In breve tempo, sono state raccolte oltre 23mila firme, di cui oltre 14.000 su carta, 2.200 sono state raccolte solo oggi, dimostrando l’ampio sostegno della comunità locale alla riserva. Segnaliamo con importanza che 700 firme provengono dalla frazione di Cologna Spiaggia, evidenziando il legame con la riserva in quella zona”.
È quanto si legge in una nota inviata dalla Guide del Borsacchio.
“Le firme – viene spiegato – sono state consegnate alla Regione, e ora la nostra attenzione è rivolta ai lavori in corso in consiglio. Centinaia di persone sono presenti in piazza di fronte al Consiglio regionale. Alle 15.30 i partecipanti , dopo aver subito tre rinvii del consiglio , previsto alle 12.30, spostato alle 14.30 prima e dopo la nostra comunicazione di continuare fino alle 15.30 è arrivata una successiva comunicazione di rinvio alle 16. Cancelli chiusi e non è stato accettato di accettare una delegazione di 3 manifestanti per la consegna delle firme. Oggi all’Aquila davanti quel palazzo, nonostante il giorno e l’orario, c’era presente una folla vera. Non falsi profili social”.
Di seguito la nota completa.
“Le notizie false diffuse risultano ora più chiare. Le osservazioni al Piano di Assetto Naturalistico (PAN) presentate dai non residenti non trattano dell’agricoltura, consentita anche durante il periodo di vincolo, ma si concentrano su strutture alberghiere, turistiche, spa, appartamenti e piscine.
È ora evidente ,visto che il vincolo paesaggistico viene sempre richiamato , è uno strumento che non ferma queste richieste. Basti pensare che il lungomare di Roseto ha lo stesso vincolo paesaggistico e non impedisce alberghi o grandi strutture.
In sostanza i proprietari non residenti chiedono una sorta di lungomare alberghiero con strutture , spa e piscine.
La riserva non è solo un’area attuale, ma un potenziale che, attivato con il PAN, il Comitato di Gestione e il Piano Pluriennale, può favorire il recupero degli habitat e stimolare un’economia sostenibile.
Ed è vero che non si è mai attivata ma la coincidenza di date, 27 Dicembre termine lavori del PAN e 29 Dicembre cancellazione in regione suscita dubbi in chiunque.
Le osservazioni al PAN svelano chiaramente che i non residenti desiderano alberghi, spa e piscine. Da un mese, migliaia di persone si oppongono a queste richieste, mentre la controparte ha solo sponsorizzato con decine di migliaia di euro sui social media fake news da finanziatori provenienti da Roma.
I piccoli agricoltori, non rappresentati dalle confederazioni dei grandi proprietari terrieri, sono con noi, in attesa delle opportunità e dei finanziamenti destinati dall’Europa alle aree protette per un’agricoltura di qualità e un’accoglienza turistica. La riserva è un investimento per il futuro, un modello da seguire come la Toscana.
La natura ha bisogno di tempo, e chi aspira a un’impresa agricola e turistica sostenibile necessita di opportunità e finanziamenti adeguati. Continueremo a difendere la riserva, affinché possa diventare un motore di sviluppo sostenibile per la comunità locale.
Una guerra di parti non giova a nessuno. Il PAN è pronto, la legge che l’ha tagliata viola tutti i passaggi previsti dalla 394/91 e sarà prima o poi annullata alla corte costituzionale come il taglio del parco Sirente velino.
Tutti, anche in Regione lo sanno. Per questo ora aprono a un tavolo.
Noi accettiamo di discutere con chiunque ma si deve trovare una soluzione rapida che è tornare al perimetro e lavorare sul PAN.
Altrimenti ogni intervento sarà oggetto di ricorso da ambo le parti e ambo le parti natura e propietari resteranno nello stallo.
Tutti ora devono fare qualcosa”, conclude la nota.
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