BUCO SANITA’: BLOCCO ASSUNZIONI, ROVENTI POLEMICHE, PERSONALE REGIONE PUNTA DITO SU COLPE DELLE ASL

16 Maggio 2025 08:50

Regione - Politica

L’AQUILA – È caos nella indebitata sanità abruzzese caratterizzata da una mancanza di coordinamento e guida forte nel settore: la situazione di allarme dei conti, con un buco nel 2024 di oltre 113 milioni di euro, determina pesanti incertezze nella stesura del piano che deve essere mandato a Roma per convincere il tavolo di monitoraggio ad evitare il commissariamento: con un quadro del genere c’è anche confusione nei provvedimenti del Dipartimento Salute e degli altri Dipartimenti.

Ma la situazione ha anche scatenato roventi polemiche in seno alla macchina amministrativa tra il personale regionale, 1.500 unità circa più un centinaio di dipendenti, e il mondo della sanità, che conta tra personale medico e paramedico circa 4.000 unità, accusato di aver causato il deficit.

Su tutte le doglianze e le polemiche in seno al personale regionale in merito al blocco delle assunzioni nell’ente a causa del debito sanitario fuori controllo.





Come già riferito da Abruzzoweb, il dipartimento Salute, ha scritto alle Asl imponendogli di bloccare il rinnovo dei contratti del personale proveniente da società interinali. E alla Asl dell’Aquila a farne le spese 150 precari di società esterne, da oggi a casa, per lo stop alla proroga dell’affidamento.

Ma una stretta è stata chiesta anche agli assessorati, costretti ora  bloccare le spese, proprio per drenare soldi da destinare alla copertura del deficit sanitario. E questo significa anche uno stop all’immissione di nuovo personale.

“Le aziende sanitarie hanno fatto il debito con una gestione non oculata e nonostante i blocchi fanno infornate di personale e la Regione è costretta a bloccare le assunzioni”, dicono arrabbiati gruppi di dipendenti regionali.

E il riferimento è al tentativo, non si sa se scongiurato e ritirato, delle assunzioni dei 1o amministrativi, alla Asl di Pescara, e di un dirigente amministrativo alla Asl di Teramo, entrambi con scorrimento delle graduatorie di vecchi concorsi, in barba a quanto previsto dalla legge regionale del 3 aprile, e ribadito da una circolare del dipartimento Salute, diretto da Emanuela Grimaldi, che vietava l’assunzione di nuovi amministrativi.





Ma del resto il clima, in tema di personale è incandescente anche nel comparto sanitario, proprio per lo stop agli interinali, con effetti pesanti già nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, dove circa 150 tra amministrativi e tecnici devono andare a casa, con la sospensione della procedura di aggiudicazione della gara per l’affidamento del servizio di supporto amministrativo e tecnico dell’azienda sanitaria. Misura che riguarda nello specifico il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Biblos, Az Solutions e Vigilantes Group, aggiudicatario del vecchio bando per i servizi di supporto amministrativi e tecnici dell’azienda scaduto il 15 agosto scorso e prorogato quindi fino al 15 maggio.

Il punto vero dunque è che la drammatica situazione dei conti della sanità rischia di avere pesanti conseguenze sugli organici della macchina amministrativa regionale, sia in Giunta che in Consiglio, sia nelle Asl e nel comparto sanitario, entrambe già con carenze di personale, rispetto ai teorici e ottimali organigrammi.

Come se non bastasse, si è scatenato uno  scontro tra l’assessorato al Bilancio, che fa riferimento all’assessore di Fdi, Mario Quaglieri e il Collegio dei revisori dei conti, composto da Grazia Zeppa, presidente, Valerio D’Amicodatri ed Emanuele Verini,  che hanno prima bocciato la delibera della Giunta regionale con cui vengono stanziati 113 milioni di euro per coprire il pesante buco della sanità nel quarto trimestre 2024 del comparto, non avendo ricevuto la documentazione necessaria per una opportuna valutazione. Per poi dare martedì parere favorevole, ma con riserve, e lanciando l’allarme sulla tenuta dei conti, fuori controllo anche per l’anno corrente. Ribadendo anche perplessità  sui conti del 2024, in quanto le riduzioni di spesa previste non sarebbero supportate adeguatamente da documenti illustrativi.

 

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