BUCO SANITÀ: DOCCIA FREDDA ABRUZZO, ALTRI 30 MLN. MARSILIO STRIGLIA DG. ASSUNZIONI ILLEGITTIME

GIORNATA INCANDESCENTE, MA NESSUNA STRATEGIA CONCRETA, IN REGIONE ABRUZZO: DEFICIT AGGIUNTIVO DA 81 A 105-110 MLN EMERSO DURANTE COMMISSIONE VIGILANZA, DOVE E' STATO RIBADITO CONGELAMENTO ASSUNZIONI AMMINISTRATIVI. MARSILIO INCONTRA VERTICI DELLE QUATTRO ASL. RINVIATO INCONTRO ASSESSORE VERI' CON SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA PER BLOCCO AUMENTO DEI SALARI ACCESSORI

28 Aprile 2025 20:56

Regione - Sanità

L’AQUILA – Un deficit della sanità abruzzese, come emerso nella commissione di Vigilanza questa mattina, che sarebbe aumentato di altri 25-30 milioni, rispetto agli 81 inizialmente preventivati, con il rischio di ancora nuove tasse, dopo il già indigesto aumento dell’addizionale Irpef . Una riunione riservatissima tra il presidente Marco Marsilio, di Fdi, e i direttori generali delle quattro Asl, per fare il punto sulle prossime mosse,  e per di fatto strigliarli a procedere con la razionalizzazione della spesa. Rinviato invece l’incontro tra l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e i sindacati di medici, infermieri e degli operatori socio sanitari, in rivolta per il blocco degli aumenti del salario accessorio.

E’ stata una giornata infuocata, quella in Regione Abruzzo, sul fronte sempre più caldo del deficit della sanità. Bubbone esploso all’indomani della storica riconferma per un secondo mandato del centrodestra, che in campagna elettorale descriveva la sanità abruzzese come un gioiello e un modello di buona gestione da esportare, ma che invece ha già imposto una manovra da 120 milioni di euro deficit per l’annualità 2023, e di 180 milioni, ora però si scopre essere oltre i 200 milioni, per il 2024, con un difficile piano di rientro su cui il tavolo di monitoraggio interministeriale dell’11 aprile ha già espresso più di una perplessità.

La notizia che il fardello del debito è ancor più pesante di quello che si era prospettato l’ha data oggi lo stesso presidente della commissione Vigilanza, Sandro Mariani del Pd, e il capogruppo di Abruzzo Insieme, Giovanni Cavallari, riferendo quanto dichiarato in audizione dall’assessore Verì, il direttore del dipartimento Sanità, Emanuela Grimaldi e dalla dirigente del servizio Risorse umane, Marina Febo. Ovvero, affermano Mariani e Cavallari, “è stato certificato un nuovo e preoccupante disavanzo per la sanità regionale, tra i 105 e i 110 milioni di euro, rispetto agli 81 milioni dichiarati. Siamo quindi dinanzi a ulteriori 25-30 milioni di euro che dovranno essere ‘drenati’ dal Bilancio Regionale o, come già fatto lo scorso 3 aprile, dalle tasche degli abruzzesi sotto forma di nuovi aumenti delle tasse”. Il debito complessivo nel 2024 infatti “supera così i 200 milioni di euro andando a sancire il fallimento del governo Marsilio ed il completo sbando della nostra sanità visto che i conti per il 2025 seguono lo stesso trend se non peggio”.

Non basterà insomma la manovra che ha fatto fronte ai 180 milioni di euro computati, ottenuta con i 99 milioni dei fondi della Gestione sanitaria accentrata comprensive delle entrate extra del payback farmaceutico, che ha portato il passivo a 81 milioni di euro, con ulteriore ed effettivo abbattimento con 20 milioni di tagli al  bilancio regionale, con i 42,6 milioni dell’aumento dell’addizionale Irpef, almeno per i redditi superiori ai 28.000 euro. Inizialmente si pensava che a “ballare”, senza coperture certe, erano “solo” 81 milioni circa mancanti, ora vanno trovati in qualche modo altri 25-30 milioni.





Nel pomeriggio poi si è tenuto il summit blindato tra il presidente  Marsilio, l’assessore Verì, il direttore Grimaldi, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza e i quattro direttori generali Vero Michitelli, per la Asl di Pescara, Maurizio Di Giosia, per la Asl di Teramo, Ferdinando Romano, per la Asl aquilana e Mauro Palmieri per la Asl chietina.

Da quanto trapela, Marsilio ha chiesto ai manager una forte assunzione di responsabilità sul fronte candissimo dell’azzeramento del deficit, non solo quello del 2024, ma anche quello che giocoforza si registrerà anche per il 2025.  Comunque non sarebbe stata adottata nessuna decisione importante,  e non si è scesi nel particolare. Un incontro interlocutorio, dal quale non è emersa una strategia o azioni concrete: non sono state elencate iniziative draconiane. E senza nessuna comunicazione ai media.  E’ stato dato mandato alla Verì di coordinare le prossime mosse.

Sempre sul fronte della lotta al deficit della sanità, come riferito da Abruzzoweb, la giunta regionale del 22 aprile, per fare cassa, ha riprogrammato 8,5 milioni disponibili dai tempi dell’emergenza Covid 19, a valere sui fondi Psc, di cui 6.000.000 euro precedentemente disponibili per il cofinanziamento degli accordi per l’innovazione, gli Accordi di programma e i Contratti di sviluppo, 1.200.000 euro per sostenere gli studenti fuori sede, 865.898 euro a favore di enti e associazioni di promozione sociale, 255.000 euro per gli aiuti alla categoria di b&b non professionali, 83.404 euro per i contributi per la sicurezza e la prevenzione del coronavirus nelle aree montane,78.500 euro per gli aiuti agli operatori della montagna, 7.692 euro per l’avviso pubblico per investimenti a sostegno dell’economia dell’emergenza da covid-19, 5.862 per la dotazione di termoscanner per tutte le scuole del territorio abruzzese, 3641 euro avanzati dal Giro d’Italia del 2022.

Per quanto riguarda infine l’incontro tra i medici e Verì: i sindacati chiedono la revoca del provvedimento comunicato alle Asl dal dipartimento sanità, che  impone di non procedere all’applicazione in Abruzzo di parte degli aumenti previsti nel decreto legge 35, alias “decreto Calabria, approvato nell’aprile 2019, con il primo governo di Giuseppe Conte. Salvi sono i rinnovi contrattuali e le indennità di risultato, cioè il premio di produttività. A rischio però rimangono i fondi aggiuntivi del salario accessorio, come come straordinari, turni di guardia e indennità varie. E questo perché la legge nazionale lo vieta, essendo in Abruzzo il sistema sanitario regionale in disequilibrio economico e finanziario.

Le Asl stanno comunque lavorando al riaggiornamento dei fondi nell’ambito del bilancio consuntivo da approvare entro il prossimo 30 aprile, su precisa indicazione del Dipartimento, e si potrebbero trovare le risorse per tappare il buco del mancato trasferimento dei fondi da parte della Regione, facendo salvi i salari accessori. Il minimo, per i sindacati che già a ragione lamentano che il personale medico è sottopagato, oberato di lavoro a causa della carenza di personale, e sono in tanti che decidono, per tutte queste ragioni di emigrare altrove, soprattutto all’estero.





Tornando alla commissione di vigilanza: all’ordine del giorno c’era la spinosa vicenda delle assunzioni in zona Cesarini di personale amministrativo, effettuato dalla Asl di Pescara e Teramo in barba alla norma approvata nel consiglio del 3 aprile, la stessa che ha aumentato l’addizionale Irpef, che aveva infatti imposto lo stop, comunicato il 10 aprile del dipartimento Sanità alle quattro Asl. E’ accaduto però che la Asl di Pescara ha proceduto lo stesso all’assunzione di 10 addetti, per l’area economica e l’area giuridica, la Asl di Teramo di un dirigente, in entrambi i casi con lo scorrimento di graduatorie di precedenti concorsi. A seguire una diffida del dipartimento.

La Asl di Teramo si è adeguata, pur contestando il diktat, annullando l’assunzione, la Asl di Pescara  ha scelto di non dar seguito all’invito, convinta della legittimità dell’atto, argomentata in una relazione tecnico giuridica.

Hanno però oggi confermato i vertici del dipartimento Sanità che mancano i presupposti giuridici per le ulteriori assunzioni di amministrativi, perché queste, al momento, non sono coperte dal piano di incremento del personale vigente. Per il momento  dunque tutto viene congelato.

 

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
  1. BUCO SANITÀ: DOCCIA FREDDA ABRUZZO, ALTRI 30 MLN. MARSILIO STRIGLIA DG. ASSUNZIONI ILLEGITTIME
    L'AQUILA - Un deficit della sanità abruzzese, come emerso nella commissione di Vigilanza questa mattina, che sarebbe aumentato di altri 25-30 milioni...


Ti potrebbe interessare:

ARTICOLI PIÙ VISTI: