BUCO SANITA’: MANOVRA BILANCIO DI 18 MLN, OK DA GIUNTA,
EVITATO AUMENTO TASSE. TIMORI E RISERBO

REGIONE ABRUZZO, STOP BALLETTO CIFRE, DELIBERA URGENTE APPROVATA VENERDI’ SERA E NON COMUNICATA, DA PRESENTARE AL TAVOLO DI MONITORAGGIO A ROMA. I CAPITOLI SETACCIATI. DOCUMENTO AL VAGLIO DEL CONSIGLIO. INEVITABILI NUOVE POLEMICHE CON OPPOSIZIONI CON IL DEM MARIANI CHE CONFERMA IL DEFICIT DI 122 MLN  

20 Maggio 2024 08:24

L'Aquila - Abruzzo, Politica

L’AQUILA – Una corsa contro il tempo di uffici e Giunta regionale per presentarsi alla imminente verifica, tra domani e dopodomani, con il documento di copertura del debito sulla sanità del 2023 al tavolo nazionale di monitoraggio a cui l’Abruzzo, come le altre ex Regioni canaglia, è sottoposto da quando, a fine 2017, è uscita dal commissariamento con l’assessore di centrosinistra Silvio Paolucci, attuale consigliere regionale del Pd: l’Esecutivo di centrodestra, riunito d’urgenza e in gran segreto, nella serata di venerdì fino a oltre le 21, ha approvato una manovra di bilancio che destina circa 18 milioni di euro al buco delle quattro Asl abruzzesi.





Con la delibera in questione si chiude il balletto di cifre che aveva caratterizzato la tematica nelle ultime settimane: il consigliere regionale de Pd Sandro Mariani, che è anche presidente della commissione di Vigilanza, nei giorni scorsi, aveva denunciato un buco di bilancio delle quattro Asl di oltre 122 milioni di euro, situazione per la quale ha chiesto la convocazione della commissione Sanità e la audizione del presidente, Marco Marsilio, di FdI, e dell’assessore al ramo Nicoletta Verì, della quale sono state chieste le dimissioni.

Una riunione, andata in scena lunedì scorso, e al termine Verì e il direttore del Dipartimento, Claudio D’Amario, hanno ridimensionato il buco: il presidente della commissione, Paolo Gatti, ha comunicato la necessità di una manovra di 19 milioni. Con Mariani che ha confermato il deficit di 122 milioni di euro. Una somma pesante che secondo quanto si è appreso è stata nettamente ridimensionata con una rivisitazione dei bilanci.

Per constatare questa emergenza, è stato scongiurato l’aumento delle tasse regionali con i fondi che sono stati reperiti attraverso il taglio in alcuni capitoli di Bilancio. Intorno alla seduta di giunta, che si è tenuta in clima di preoccupazione, e all’oggetto della intricata vicenda è stato mantenuto il massimo riserbo tanto che non è stato inviato alcun comunicato alla stampa.





Secondo quanto si è appreso, tra i fondi recuperati figurano 4,5 milioni di ero risparmiati nelle elezioni del 2019, 2 milioni dalla vicenda della liquidazione del Ciapi, circa 5 milioni dal capitolo liti e contenziosi e una somma che non è emersa dai debiti fuori bilancio. Fondi sono stati individuati dal capitolo dove è stato accantonato il Tfr per i dipendenti regionali, che per i burocrati della Regione pur essendo obbligatorie da mettere da parte, sono somme che possono essere ripristinati nel momento in cui devono essere versate. Come per le tasse è stato scongiurato il blocco delle assunzioni che in un primo momento era stato messo in preventivo.

Ora la manovra sarà presentata al tavolo romano e poi dovrà passare al vaglio del consiglio regionale. Inevitabili nuove polemiche e nuovi attacchi a Verì, ex Lega, che il 10 marzo scorso, quando il centrodestra ha conquistato il secondo mandato, per la prima volta nella storia della Regione, non è stata rieletta nelle file della lista civica del Presidente, venendo poi confermata in giunta con la stessa delega, come esterna. (b.s.)

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