L’AQUILA -“La riunione per gestire il deficit sanitario si è svolta in un clima di normale e costruttivo confronto. Vanno confutate le continue, insistenti e reiterate narrazioni catastrofistiche tese a dipingere una sanità e una regione sull’orlo del collasso. Il deficit è noto da mesi e le misure per fronteggiarlo sono in corso da tempo. Non c’è alcun rischio commissariamento né di collasso del Bilancio, come recita una vecchia litania che la minoranza riproduce da anni”.
Lo ha assicurato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio di Fdi, al termine della lunga e serrata riunione di oggi pomeriggio a palazzo Silone a L’Aquila, per fare il punto sul debito della sanità abruzzese.
Summit convocato su pressante richiesta dei dipartimenti Sanità e Risorse, guidati rispettivamente da Emanuela Grimaldi e Fabrizio Giannangeli, che in una lettera di fuoco hanno chiamato la politica alle loro responsabilità, ovvero ad adottare misure efficaci e tempestive, alla luce del debito fuori controllo, nel 2025 si stima superiore ai 110 milioni di euro, dopo i 113 macinati per il 2024, e i 122 nel 2023, e dopo due bocciature da parte del Tavolo interministeriale di monitoraggio sulle misure per contenere la spesa, che attende anch’esso al prossimo tavolo dell11 luglio . In una situazione in cui a evocare il rischio di dissesto del bilancio regionale, non è solo la “stanca litania delle opposizioni”, ma la stessa alta burocrazia regionale, oramai in conflitto con la parte politica. Grimaldi e Giannangeli a Marsilio avevano già consegnato un documento di oltre 70 pagine, con elencate tutte le spesa da tagliare, settore per settore, capitolo su capitolo.
Oltre a Marsilio, gli stessi Grimaldi e Giannangeli, e i loro dirigenti dei dipartimenti Sanità e Risorse, Luigi Colangelo ed Ebron D’Aristotile, hanno preso parte al summit, gli assessori alla Salute Nicoletta Verì e al Bilancio, Mario Quaglieri, di Fdi, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, il presidente della prima commissione Bilancio, Vincenzo D’Incecco, della Lega, il presidente della quinta commissione Salute, Paolo Gatti, di Fdi, il direttore generale Antonio Sorgi, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza, il responsabile unico dell’assistenza sanitaria Marco Scorrano.
Tra le misure adottate, si legge nella nota della Giunta, il presidente Marsilio ha aggiornato i partecipanti alla riunione del fatto che la Regione Abruzzo “ha presentato, come era stato annunciato, una proposta di profonda e radicale revisione dei criteri di distribuzione del Fondo Sanitario Nazionale presso la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Già nella precedente seduta della Commissione del 28 maggio scorso, il presidente Marsilio era personalmente intervenuto per dichiarare il voto contrario all’intesa sulla ripartizione, proposta in sede tecnica utilizzando i vecchi criteri che penalizzano da decenni le regioni piccole, montuose e con bassa densità demografica. La posizione della Regione Abruzzo è stata condivisa da diverse altre regioni, tra le quali Calabria, Marche, Molise, Basilicata e Umbria”.
“È la prima volta nella storia delle Regioni che un fronte così ampio pone in maniera tanto forte il tema del riequilibrio tra le aree territoriali metropolitane e quelle interne e marginali. E l’Abruzzo si è posto alla testa di questa iniziativa politica”, afferma il presidente.
Inoltre alle direzioni generali delle Asl il presidente e l’assessore Verì “hanno già da settimane fornito l’indirizzo politico e amministrativo di gestire i bilanci in corso con l’obiettivo di ridurre del 2% la spesa complessiva. Un obiettivo che tutte le Asl confermano di poter conseguire, e che il Dipartimento è chiamato a monitorare e verificare puntualmente”.
Assicura dunque Marsilio: “la gestione del deficit è costantemente all’attenzione della maggioranza, e periodicamente si terranno incontri e riunioni, sia in sede politica che tecnica che mista (come in questo caso), per continuare a ottimizzare e migliorare sia il risultato economico che quello della qualità del servizio. A tal proposito, si può anticipare che l’analisi e la raccolta dei dati relativi ai livelli LEA e trasmessi ad Agenas e Ministero della Salute in vista della pubblicazione dei risultati (prevista a ottobre), mostra un deciso e netto miglioramento delle performance, e si è certi di poter conseguire livelli più che sufficienti di adempimento in tutte e tre le aree funzionali oggetto di valutazione”.
- BUCO SANITÀ: SUMMIT IN REGIONE, MARSILIO RASSICURA, “DISSESTO? LITANIA”. TAGLI DEL 2% A SPESE ASLL'AQUILA -"La riunione per gestire il deficit sanitario si è svolta in un clima di normale e costruttivo confronto. Vanno confutate le continue, insi...