L’AQUILA – I 1.500 dipendenti della giunta regionale abruzzese sono in subbuglio perché si teme che non verranno corrisposti gli arretrati entro l’anno, relativi ai buoni pasto per il pranzo, nei giorni a tempo pieno, che da gennaio sono costretti a pagarsi di tasca loro, per un costo calcolato in media di 60-70 euro al mese.
Questo a causa dei grandi ritardi con cui, nonostante le continue sollecitazioni dei sindacati, è stato firmato il contratto con la Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, a cui compete anche l’acquisto dei buoni pasto, in formato elettronico.
Nel rispondere ad una lettera del 30 novembre della Cgil funzione pubblica, l’assessore regionale al Bilancio e Personale, Mario Quaglieri, con una nota diramata il 1 dicembre, ha dato la buona notizia: il contratto con la Consip è stato finalmente firmato.
E ha promesso: “da oggi, entro 15 giorni lavorativi, verranno consegnate le tessere al Servizio competente che provvederà a sua volta a smistarle ai Dipartimenti di riferimento. È auspicabile che entro la fine dell’anno o al massimo i primi giorni del nuovo anno verranno consegnati ai dipendenti regionali tutti i buoni pasto pregressi oltre a garantire la prosecuzione di questo servizio sino a tutto il 2025. Massimo è stato il mio impegno, continua è stata la interlocuzione con il dirigente preposto al servizio, cosi da porre fine a questo spiacevole disagio”.
C’è però chi teme ed anzi assicura che le tempistiche saranno ben più lunghe rispetto a quelle pronosticate dall’assessore per recuperare l’arretrato.
Questo il testo della lettera del 30 novembre dei sindacati all’asessore: “In riferimento alla nota vicenda dei buoni pasto per il personale della Giunta Regionale, ormai non più distribuiti da circa un anno, si chiede se siano stati posti in essere gli atti relativi al loro acquisto, anche in considerazione dell’attivazione dei lotti 1 (Lombardia Quota 1), 2 (Piemonte, Valle d’Aosta), 4 (Liguria, Sardegna), 7 (Lazio Quota 1), 8 (Marche, Abruzzo, Molise, Umbria), 9 (Campania Quota 1), 10 (Puglia, Basilicata), 12 (Sicilia) dell’Accordo quadro Buoni pasto 10 a far data dal 27 u.s. Certi di un Vostro sollecito riscontro in merito, si porgono distinti saluti”.
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