L’AQUILA – “Peggio di così non poteva finire la crudele e scriteriata delibera di Giunta regionale sull’abbattimento dei cervi, emanata dalle due massime cariche istituzionali della Regione Abruzzo, che da troppi anni prendono per il bavero il mondo agrosilvopastorale che soffre la piaga del mancato indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica. Al netto degli anni di legislatura di destra, ci chiediamo, quanto poco o nulla è stato fatto dalla Giunta Marsilio in termini di prevenzione e mitigazione del danno?”.
Così, in una nota, Alfonso D’Alfonso, coordinatore regionale Demos Abruzzo.
“La tutela degli agricoltori abruzzesi – osserva – deve essere una priorità assoluta necessaria per la cura delle terre alte e per il patrimonio identitario di questa regione, partendo, anzitutto, da un’adeguata attività di congruo e rapido indennizzo dei danni e dalla prevenzione mediante strategie proattive. La Giunta regionale, autoproclamatosi paladina degli agricoltori contrapponendoli strumentalmente agli ecologisti, oggi ha tra le mani un ‘pugno di mosche’ e una montagna di demagogia mista a imbarazzante mancanza di soluzioni concrete ai problemi di coesistenza tra agricoltori e fauna selvatica”.
“La sentenza del Consiglio di Stato si è espressa seguendo una linea giurisprudenziale di estremo equilibrio, e di certo non rappresenta la soluzione finale alla questione tanto complessa della fauna selvatica, figlia del nostro tempo, con la quale si dovrà imparare a convivere civilmente. La sentenza del Consiglio di Stato è l’indicatore della palese sconfitta di una classe dirigente dinanzi ad un elettorato che l’ha sostenuta, non sulla scorta di robuste soluzioni alle richieste degli agricoltori, ma tramite suggestioni dettate da indicazioni di organizzazioni datoriali attente esclusivamente ad accrescere la propria influenza su decisioni a favore delle lobby interessate rappresentate più o meno palesemente”.
“La politica di destra – aggiunge – ha messo al centro degli interessi del mondo agricolo, una sorta di ‘Patto per l’arrosticino’, alla stregua di un incerto centrosinistra regionale che per sua stessa ammissione si faceva dettare l’agenda dalla stessa organizzazione che esprime i vertici ministeriali e sostiene quelli regionali. Oggi più che mai, è indispensabile che il centrosinistra della nostra Regione lavori alacremente su soluzioni politiche solide, applicabili ed efficaci che vadano oltre la contrapposizione alimentata dalla destra e il mondo agrosilvopastorale”.
“Demos è disponibile alla creazione di un tavolo di concertazione e confronto istituzionale con le parti interessate al riguardo”, conclude D’Alfonso.
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