CHIETI – “È inaccettabile che qualcuno debba rischiare di morire mentre lavora nei campi o passeggia in un parco per l’incoscienza di pochi. Troppo spesso nel nostro Paese, dietro una finta attività sportiva chiamata caccia si celano vere e proprie esecuzioni a cielo aperto di animali selvatici. Ormai cacciare è diventato solo un modo per farsi foto sorridenti in mimetica con ai piedi dei cacciatori animali insanguinati. Non è così che si tutela il nostro ambiente e, a questo punto, neppure le nostre comunità”.
Così, in una nota, Daniela Torto, deputata abruzzese del Movimento 5 Stelle, che interviene a seguito della vicenda che ha visto il ferimento di un agricoltore lancianese, a San Vito Chietino, impallinato da un cacciatore nei campi.
“Il presidente Marco Marsilio e il centrodestra sono i veri responsabili di questa indegna situazione. I loro partiti continuano a favorire la lobby della caccia con pericolosi provvedimenti. Queste sono le conseguenze del programma elettorale per l’Abruzzo e del blitz in legge di bilancio dell’anno scorso con l’emendamento Foti che ha inaugurato questa brutta stagione di pericolo, minaccia e morte estendendo la caccia anche nelle aree urbane. Un augurio di buona guarigione alla vittima del triste episodio nel lancianese, sperando che la politica si dimostri più responsabile e non si debba assistere più a episodi del genere”, conclude Torto.
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