L’AQUILA – Che brutto derby tra L’Aquila e Celano!
L’unica nota positiva sono i tre punti per i rossoblù, che tornano alla vittoria, tengono saldo il quarto posto e avvicinano il terzo ora occupato dalla Vigor Lamezia, che disterebbe solo tre punti qualora Giglio e soci vincano la gara casalinga da recuperare contro il Milazzo.
Notte fonda per il Celano, non eccezionale ma neanche così più scarso di squadre che invece hanno molti più punti, eppure tristemente avviato alla retrocessione in serie D.
Lo spettacolo in campo è stato mediocre. L’Aquila si è dimostrata ancora convalescente: doveva scrollarsi di dosso la mini-crisi che l’ha colpita a gennaio e per ora ci è riuscita solo con il risultato, centrando la vittoria dopo quattro pari e una sconfitta.
Il gioco dei rossoblù, però, continua a essere bruttino nonostante non manchino i bravi calciatori, da Catinali a Carcione in giù, quindi al di sotto delle possibilità al di là delle caratteristiche della squadra.
Gli acquisti di gennaio ancora non ingranano, non hanno dato una marcia in più all’undici di Maurizio Ianni e la valutazione di una campagna di rafforzamento fatta al risparmio per via delle vicissitudini societarie continua a trovare amare conferme.
Che pensare, poi, della presenza di pubblico che si fa sempre più scarsa, 600 tra abbonati e paganti oggi: detto che le politiche promozionali e di pubbliche relazioni del sodalizio andrebbero riviste, non può essere solo questa la causa: c’è qualcosa che non va e ancora non si riesce a capire cosa, impossibile pensare che L’Aquila si sia disamorata del pallone.
Insomma una giornata un po’ così, che, nonostante il provvidenziale ritorno alla vittoria, oggi era una partita chiave, da dentro o fuori, non riesce a far sorridere completamente.
Ciononostante allenatore e calciatori continuano a mostrare serenità e fiducia nei propri mezzi, il che non è poco, nella speranza che nelle prossime partite possa arrivare la svolta positiva, anche perché gli scontri diretti di Catanzaro e Lamezia sono alle porte, e li ci servirà una L’Aquila al massimo della forma.
Da sottolineare che i tifosi rossoblù hanno srotolato uno striscione per salutare Massimiliano Giusti, alpinista aquilano scomparso in montagna. “Ciao Massimiliano amico aquilano”, il testo.
La cronaca. Al 10′ punizione di Catinali che serve Piccioni con una palombella, il tiro davanti al portiere viene respinto da Liverani. Al 20′ un lancio di De Risio manda Croce davanti al portiere ma Testa è più veloce in uscita. Al 30′ tiro a giro di Improta, il portiere ci arriva e mette in corner. Al 35′ filtrante di Barbetti per Croce, bel diagonale che esce a lato. Al 43′ veloce contropiede del Celano, situazione di quattro contro tre ma nonostante il vantaggio numerico De Risio sceglie la soluzione personale e con un gran tiro impegna severamente Testa, che però blocca.
Al 4′ un traversone celanese viene svirgolato all’indietro di testa da Prizio e Testa deve volare all’incrocio per sventare l’autogol. Al 14′ un tiro-cross di Agnello viene colpito malamente da Liverani, la palla esce a fil di palo. Al 16′ Catinali prende una respinta da calcio d’angolo, entra in area e scaglia un violento diagonale, ma il portiere è prodigioso e respinge. Al 20′ Granaiola salta Simoncini in pallonetto e conclude in diagonale, Testa respinge. Al 30′ lancio di Capparella per Improta, ferma palla, rientra e serve l’accorrente Cavaliere che svirgola malamente il pallone e manda a lato. Al 33′ Cavaliere serve Agnello che fa partire un gran destro rasoterra che rimbalza male e inganna Liverani, insaccandosi in rete, l’ultima occasione del match e il gol decisivo.
L’Aquila: Testa 6, Simoncini 6, Calvarese 6, Agnello 7, Prizio 6 (12′ st Cavaliere 6), Ruggiero 6, Improta 6, Carcione 6, Colussi 5,5 (5′ st Giglio 5,5), Catinali 6 (27′ st Capparella n.g.), Piccioni 6. All. Ianni
Celano: Liverani 6,5, Furno 6, D’Angelo 6, De Risio 6,5, Rapino 6, Bianciardi 6, Luzi 5,5 (17′ st Puntoriere 5), Andrea 5,5, Barbetti 6, Croce 5,5, Mascioli 6 (17′ st Amadio 5,5), Granaiola 5,5 (33′ st Sciamanna n.g.). All. Facciolo
Arbitro: Rocca di Vibo Valentia 6,5
Rete: 33′ st Agnello
Note: spettatori 600 circa per un incasso di 4 mila euro. Calci d’angolo 10-2. Ammoniti Carcione, Simoncini, D’Angelo. Espulso al 41′ st Puntoriere
IANNI E’ SICURO: ”IL NOSTRO MOMENTO NO E’ FINITO” di Stefano Castellani
Testa 6 A lungo spettatore, decisivo quando serve
Simoncini 6 Presidia la fascia destra senza farsi notare per altro
Calvarese 6 Meno arrembante delle ultime prestazioni, prova qualche folata
Agnello 7 Altra prestazione di personalità e quarto gol decisivo
Prizio 6 Alterna buoni interventi a qualche insicurezza
12′ st Cavaliere 6 Serve l’assist decisivo ma per il resto molto fumoso
Ruggiero 6 Gioca da leader difensivo con buoni risultati
Improta 6 Non viene innescato bene e non riesce a rendersi pericoloso
Carcione 6 Qualche bella giocata, sta pian piano tornando alla forma migliore, ma molto nervoso
Colussi 5,5 Continua a correre, a metterci la grinta. Ma il gol non arriva
5′ st Giglio 5,5 Vedi sopra
Catinali 6 Qualche luce e tante ombre, i piedi ci sono e si capisce, la forma arriverà
27′ st Capparella n.g. Più compassato e più lucido di chi sostituisce
Piccioni 6 Parte davanti, finisce dietro, ma non è giornata
Aprilia-Aversa Normanna 1-0; Arzanese-Isola Liri 0-1; Catanzaro-Perugia 1-0; Ebolitana-Vibonese 1-1; Fano-Milazzo 1-0; Gavorrano-Vigor Lamezia 2-2; Giulianova-Paganese 0-1; L’Aquila-Celano 1-0; Melfi-Chieti 2-1; Neapolis-Fondi 2-3
Perugia 64; Catanzaro 62; Vigor Lamezia 60; L’Aquila * 54; Paganese 50; Gavorrano 46; Chieti 45; Aprilia 43; Arzanese 42; Fondi * e Aversa Normanna * 35; Giulianova * 34; Fano 34 *; Campobasso ** 31; Neapolis 29; Milazzo * e Vibonese 28; Isola Liri 26; Melfi * e Ebolitana 24; Celano * 16
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