CALL CENTER INPS, PEZZOPANE-NANNICINI: “AL LAVORO PER EMENDAMENTO SCORRIMENTO GRADUATORIE

31 Maggio 2022 15:43

L'Aquila - Abruzzo

L’AQUILA – “Stiamo lavorando per definire un apposito emendamento, da presentare nel primo provvedimento utile, volto garantire le risorse necessarie, circa 20 milioni di euro, per garantire lo scorrimento delle graduatorie e assorbire tutto il livello occupazionale coinvolto nell’operazione di internalizzazione di tutti i lavoratori del call center e del contact center Inps”.

Lo hanno detto all’Aquila, l’onorevole Pd Stefania Pezzopane, candidata a sindaco in vista delle prossime amministrative, e il senatore Tommaso Nannicini – anche lui del partito democratico – presidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale Insieme hanno incontrato le rappresentanze sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl per un confronto sui passaggi dell’internalizzazione del call center Inps per tutti i lavoratori (oltre tremila).





“Una mattinata di lavoro molto utile – ha detto il senatore Nannicini – grazie al confronto con le forze sindacali, e con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori chi sono coinvolte nella procedura. La Commissione che presiedo sta facendo un’indagine conoscitiva vigilando sul processo di internalizzazione dell’Inps, quindi è molto importante per noi raccogliere consigli e segnalazioni”.

“Battaglie di parlamentari forti e libere come Stefania – ha aggiunto – hanno portato dei risultati, e si è arrivati a garantire la graduatoria a scorrimento, così da permettere da togliere po’ delle ansie e delle incertezze di una selezione di procedura a bando”.





Una procedura che riguarda circa 3.300 lavoratori di cui circa 500 riguarda l’area del capoluogo abruzzese.

“Nel 2020 – ricorda la deputata Pezzopane – era stata approvata una norma storica che ha permesso e avviato il processo di internalizzazione. Purtroppo non siamo riusciti a convincere tutto il Governo che era necessario applicare la clausola sociale. Il ministro del Lavoro Orlando si è espresso favorevolmente, diversamente dal ministro Brunetta che ha invece inteso assoggettare questa procedura alle norme della funzione pubblica”.

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