“CAMPO IMPERATORE CON PEDAGGIO COME IN AUSTRIA”:
PASTORELLI, “SALVIAMO TURISMO E NATURA”

SINDACO DI CASTEL DEL MONTE INVOCA TAVOLO CON REGIONE E PARCO PER DISCUTERE DELLA PROPOSTA CHE GUARDA ALLA GESTIONE DELLA CELEBRE STRADA PANORAMICA ALPINA DELLA GROSSGLOCKNER HOCHALPENSTRASSE, "GESTIONE AFFIDATA A SOCIETA' AD HOC CHE COINVOLGA TERRITORIO E CREI POSTI DI LAVORO", "POSSIBILI INGRESSI NEI BIVI DI MONTE CRISTO, LAGO RACOLLO E  VADO DI SOLE”

13 Settembre 2024 08:28

- Cronaca

L’AQUILA – Fare a Campo Imperatore come già si fa da anni nella Grossglockner Hochalpenstrasse in Austria, una delle strade panoramiche più belle del mondo, nel cuore delle Alpi: con tre accessi dove si paga un pedaggio proporzionato al mezzo utilizzato, e si consegna tutto il materiale informativo. Con un limite massimo di accessi da non oltrepassare, e un sito web ed un app sempre aggiornati che informano su aperture e chiusure a bici, moto, auto e bus turistici, e in cui si indica la presenza di eventuali manifestazioni. Parcheggi in altura quanto bastano, ma dove però è vietato campeggiare e bivaccare. Manutenzione e controlli impeccabili grazie proprio ai proventi dei pedaggi.

Dopo una estate segnata dalle polemiche sul turismo “selvaggio” sugli altopiano del Gran Sasso,  in particolare quello di Fonte Vetica, nel cuore del Parco nazionale, la proposta è formulata ad Abruzzoweb da Matteo Pastorelli, sindaco di Castel del Monte, in provincia dell’Aquila, sul cui territorio insiste parte importante dell’altopiano. Pastorelli invoca la convocazione di un tavolo di coordinamento, su iniziativa della Regione Abruzzo, o del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, “a cui il Comune di Castel del Monte parteciperebbe con vivo interesse”, appunto di ragionare seriamente su una gestione sostenibile dell’area protetta quest’anno presa d’assalto da decine di migliaia di turisti, camperisti e motociclisti.

Ma intanto Pastorelli già si è portato avanti nel dettagliare la “via austriaca” alla salvaguardia della natura e del turismo: “se guardiamo oltre Campo Imperatore ci accorgiamo che un bel territorio da gestire e da tutelare non ce l’abbiamo solo noi e, con qualche piccola modifica, l’operazione più intelligente da valutare nell’immediato è semplicemente copiare da chi si è posto il problema ben prima di noi. E la gestione adottata al  Grossglockner Hochalpenstrasse in Austria mi sembra proprio questo modello da seguire: attraversa anche lei un parco nazionale che organizza tour sui sentieri esistenti e ovviamente esistono dei parcheggi, ma non ci campeggia nessuno. Animali e piante protette pare che convivano tranquillamente con i turisti.  Anche sulla Piana di Campo Imperatore si possono individuare tre accessi:  bivio per Monte Cristo,  bivio per lago Racollo e bivio per Vado di Sole, e l’istituzione di questi tre varchi, l’esperienza insegna, potrebbe limitare l’afflusso dei visitatori di cui, una volta ‘selezionati’ all’ingresso, sarebbe anche ragionevole pensare che siano più avvezzi al rispetto del regolamento del Parco”.

Se non già disponibile un’altra soluzione, il tavolo auspica Pastorelli, dovrebbe discutere anche “dell’opportunità della creazione di una società partecipata dai Comuni e dagli altri Enti coinvolti che gestisca le attività.  E ovviamente anche di qualche piccolo investimento iniziale per dotare di nuovi servizi minimali l’area interessata, da implementare man mano che i proventi comincino ad essere significativi. Si potrebbe avere qualche posto di lavoro in più che, anche se stagionale, non farebbe male ai ragazzi che dai paesi se ne vanno via e soprattutto si garantirebbe la sicurezza relativa al controllo degli accessi su una zona che, ricordiamo, è totalmente priva di segnale telefonico, ad eccezione di qualche punto scoperto”.





La presa di posizione del sindaco Pastorelli, fa seguito anche alla lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con prima firmataria la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio, fresca vincitrice del Premio Strega, e sottoscritta da molti altri cittadini, tra cui Stefano Civitarese Matteucci, professore di Istituzioni e politiche per la transizione verde all’Università Chieti-Pescara e Stefano Ardito, giornalista e scrittore, solo per citarne alcuni. Nella lettera si chiedono regole e limiti al turismo selvaggio a Campo Imperatore, e l’ultimo episodio a far scattare l’iniziativa, è stato un grande motoraduno di questa estate, “cui hanno partecipato centinaia di motociclisti muniti di tende, culminato in una notte di schiamazzi, grazie a una situazione caratterizzata da assenza di regole e controlli”.

E anche nella lettera si auspica di “riorganizzare, al più presto, la disciplina degli accessi a Campo Imperatore, mediante apposito regolamento, anche al fine di promuoverne un utilizzo ecosostenibile, similmente a quanto accade in tutti i Parchi del mondo, con benefici economici diretti (accesso e parcheggi a pagamento, uso di navette, biciclette con pedalata assistita) e indiretti, id est conseguente maggiore valorizzazione dei bellissimi centri storici del circondario”.

Pastorelli però tiene anche a sottolineare che il turismo per il suo Comune come gli altri del Gran Sasso non può essere penalizzato.

“Per quando riguarda la necessaria tutela dell’ambiente, in tutte le sue forme, nulla da eccepire, ma ricordiamo che Campo Imperatore non si trova all’interno di un parco nazionale statunitense, posto a miglia e miglia di distanza dalla prima cittadina – spiega infatti Pastorelli -. Si trova invece in un territorio da sempre antropizzato, non tanto per fini turistici, ma storicamente per lo svolgimento delle attività pastorali che hanno sorretto per secoli le economie dei borghi che distano solo pochi km, che li hanno resi prosperi ed importanti e che hanno plasmato l’attuale panorama tanto caro agli amanti della natura”.

E dunque, “tutte le benviste iniziative volte alla difesa del favoloso habitat di cui si tratta, devono essere implementate non in maniera intransigente e bellicosa, ma di concerto con le comunità locali, che a loro volta reclamano il diritto di poter continuare a vivere in questi borghi, indirizzandole a sfruttare in maniera sostenibile le proprie risorse. Ma oggi l’economia di questi luoghi solo in parte annovera agricoltura e pastorizia, anche qui il turismo comincia a rappresentare una fetta importante di reddito, di possibilità di lavoro e di investimento”.

Da più voci si è poi levato l’appello  a maggiori controlli sulla fruizione delle aree più delicate e preziose del Parco, come appunto Fonte Vetica, ma anche qui Pastorelli invita al realismo.





“Solo chi non ha mai avuto a che fare con la realtà può evitare di constatare che con la dotazione di personale attualmente a disposizione di Comuni, Province, Parchi e e Forze dell’ordine, il controllo integrale di un territorio così vasto, non è realizzabile quotidianamente, puntualmente e con immediata azione di risposta ai comportamenti errati. Soprattutto in situazioni straordinarie, quando senza pubblicità o senza richieste di autorizzazioni e quindi in maniera del tutto improvvisata, centinaia di persone si ritrovano sul luogo prescelto per un raduno, un rave, una festa della durata di un giorno. Una volta appurata la presenza dei contravventori chi dovrebbe andare prontamente ad indentificarli e fargli smontare le attrezzature? Un vigile ultrasessantenne e due Carabinieri? Tre contro trecento?”.

E dunque per Pastorelli, la soluzione è quella dell’accesso limitato e regolamentato, e ribadisce che potrebbe essere gestito da una società ad hoc, la quale però sottolinea, dovrà garantire il coinvolgimento di residenti ed operatori turistici, agricoli, e zootecnici, evitando di creare una  contrapposizione con una ulteriore figura burocratica. Devono essere loro protagonisti invece, come parte integrante in veste di fornitori di prestazioni di lavoro, servizi e prodotti. La regolamentazione deve quindi essere un incentivo per chiunque già contribuisce o intenda contribuire allo sviluppo economico e demografico del territorio”

Qualcuno però potrebbe avanzare la critica già utilizzata per esperienze simili: “il pedaggio a Campo Imperatore, significa dentro l’élite benestante, e fuori il turista povero”.

Ma replica il sindaco: “non saranno certo pochi euro a disincentivare il vero turista che apprezza e non deturpa, a beneficio di tutti. Di praterie dove andare a fare una scampagnata in moto o attività del genere ce ne sono molte, non se ne avranno coloro i quali saranno indirizzati a farle in aree attrezzate fuori da un sito protetto e delicatissimo. La politica locale e gli Enti preposti devono farsi carico quantomeno di intrattenere un dibattito serio che possa condurre ad un repentino cambio di mentalità”. Filippo Tronca

Il sito della Grossglockner Hochalpenstrasse
 https://www.viaggio-in-austria.it/strada-alpina-grossglockner.html

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: