L’AQUILA – “L’obiettivo di essere dichiarati capitale italiana della cultura 2026, per L’Aquila è finalmente alla portata, ora come non mai. Questo dopo tanti sacrifici, dopo aver pianto, aver sudato, aver ricostruito, aver riparato e valorizzato, è giunto momento della consacrazione”.
Non si nasconde più e non nasconde più le ambizioni a nome della sua città, il senatore di Fratelli d’Italia Guido Quintino Liris, nei giorni decisivi per la scelta della Capitale italiana della cultura, con la delegazione dell’Aquila, una delle città finaliste, che domani al ministero presenterà il suo dossier, dal titolo “L’Aquila Città Multiverso”.
E il capogruppo della commissione Bilancio e vicesegretario regionale del partito di Giorgia Meloni professa un certo ottimismo proprio alla vigilia della importante assegnazione rispetto ad una opportunità che L’Aquila, sempre proiettata a cogliere “la definitiva rinascita” dopo il tragico sisma del 7 aprile del 2009, persegue da tempo. La giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute. Le finaliste verranno convocate tutte tra domani e dopodomani, per le audizioni pubbliche, e la proclamazione si terrà entro il 29 marzo.
Questi le concorrenti dell’Aquila, e relativi dossier: Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”; Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”; Latina: “Latina bonum facere”; Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso: “I Sensi della Cultura”; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.
La presa di posizione dell’ex vice sindaco del capoluogo regionale, in un gioco di squadra che coinvolge il territorio, su tutti il sindaco, Pierluigi Biondi, sta tessendo da mesi le relazioni che contano, ragione per la quale “L’Aquila si giocherà le sue carte nonostante la agguerrita concorrenza” – spiega ancora il parlamentare che nel suo ruolo di relatore della legge di Stabilità ha portato all’approvazione in extremis di un emendamento che potenzia il capitolo dei fondi al ministero della cultura.
“L’Aquila ha presentato un ottimo dossier – commenta Liris -, è stato un grande lavoro da parte del comune dell’Aquila, dall’amico Pierluigi Biondi, e vedo una attività performante. Certo, la competizione dipende dal valore dei dossier, e deciderà la giuria. Ma sentiamo la vicinanza di tanti parlamentari amici dell’Aquila e anche del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Abbiamo carte importanti da giocarci a Roma”.
Conclude Liris: “la capitale italiana cultura rappresenterà un tassello fondamentale per il brand che L’Aquila sta costruendo. L’arrivo di 1,2 miliardi di euro di fondo Fsc, un record per l’Abruzzo, contengono anche i fondi per completare la ricostruzione del teatro comunale. Prima eravamo regione canaglia, non considerata, quasi derisi per non aver approvato rendiconti, nei bassi fondi in tutte le graduatorie. Oggi c’è un Abruzzo diverso”.
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