OFENA – “Il giorno 30 giugno, alle ore 5, come già anticipato, verranno aperti i cancelli della mia stalla di Ofena per raggiungere la capitale attraverso un itinerario difficile da rispettare, visto che le mucche sono faticose da gestire, ma si cercherà di percorrere le strade che portano a Roma. Come il famoso detto: tutte le strade portano a Roma! “.
L’iniziativa contro il caro carburante è dell’allevatore Dino Rossi, dell’Associazione per la cultura rurale (Acr), che sottolinea come la prima comunicazione dell’iniziativa ha raggiunto migliaia di condivisioni in meno di 24 ore e che “questo fa capire che la gente ha le scatole piene di questo governo che pensa a ricostruire l’Ucraina invece di pensare alle imprese italiane che stanno chiudendo a ruota generando il fallimento della nostra nazione. Un governo che non permette al popolo italiano di difendersi dai ladri in casa, ma invia le armi per difesa ai paesi dell’est con i soldi dei contribuenti costretti subire le scelte scellerate di questa politica parassita”.
“Nel frattempo – osserva -, sono stato contattato da allevatori agricoltori di tutta Italia e anche dai pastori sardi, pronti ad unirsi ad una mega transumanza verso la capitale. Oltre al mondo agricolo, si uniranno molti automobilisti provenienti da varie parti”.
“Il 30 di giugno sarà un data storica, se il governo non porrà rimedio a questa situazione, Roma sarà invasa da vacche, cavalli, pecore e uomini, tutti facenti parte dell’articolo 9 della costituzione. Non sono più sostenibili questi rincari, specialmente se non si è un politico, solo loro sono in grado di fare il pieno alle loro auto costose, perché con 50 euro, 100 mila lire di una volta ci escono scarsi 25 litri di carburante. La bolletta della luce, ogni volta che arriva mette l’ansia prima di aprire la busta. Non si vive più!!!”.
E conclude: “Ci scusiamo per il disagio che andremo a creare alle forze dell’ordine, ma noi tutti pensiamo che questi signori debbano andarsene a casa o con le buone o con le cattive”.
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