CARO-PEDAGGI: SCONTRO IN CONSIGLIO, M5S DIFENDE TONINELLI, ”DOCUMENTI RIDICOLI”

5 Novembre 2019 15:48

Regione - Politica

L'AQUILA – Alla fine l’auspicata compattezza non si è concretizzata.

Il Consiglio regionale si è diviso sul tema del maxi aumento di circa il 20 per cento dei pedaggi nelle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A24 che senza la proroga del congamento delle tariffe scatteranno dal primo dicembre prossimo e per chiudere l’approvazione, in tempi brevi, del Piano economico finanziario presentato dalla concessionaria Strada dei Parchi, che prevede la messa in sicurezza sismica delle tratte e il calmieramento dei costi per la percorrenza.

Lo ha fatto con il via libera a due distinte risoluzioni presentate dalla maggioranza di centrodestra e dalla opposizione di centrosinistra, molto simili tra loro e inspiegabilmente unificate in un unico documento: le due istanze, i due documenti, sono stati votati e approvati da entrambi gli schieramenti. Entrambi con lo scopo di chiedere innanzitutto una celere approvazione del Pef, il piano economico finanziario che ridefinisce la concessione di A24 e A25 in capo a Strada dei Parchi, attualmente al vaglio dell’Europa, ma soprattutto l’individuazione della copertura finanziaria per evitare il caro-pedaggi, visto che stando così le cose, dal primo dicembre le tariffe dovrebbero subire un aumento, finora sterilizzato, di quasi il venti per cento.





Non ha partecipato al voto l’altro gruppo di minoranza del Movimento cinque stelle. Non sono mancati scontri in aula. 

Il capogruppo del M5S, Sara Marcozzi, ha spiegato che si tratta di “documenti propaganda”, di un “Consiglio regionale ridicolo”, difendendo a spada tratta l’operato del precedente ministro alle Infrastrutture e Trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli: “Oggi le risoluzioni chiedono di fare ciò che lui ha già fatto. Dal 2012 al 2018 non si è fatto nulla, Toninelli è stato il primo ministro a fare i sopralluoghi e a individuare norme e risorse”. 

Il consigliere di centrosinistra Giovanni Legnini ha replicato stizzito: “La prima parte del lavoro di Toninelli è stata insoddisfacente, la seconda più positiva. L’argomento non è questo, però. Oggi la partita non è chiusa, ci sono solo intenti positivi, ma l’accordo sulle tariffe non è affatto chiuso. Ecco perché è il momento di intervenire”.

Nonostante qualche appello a unificare i documenti, in particolare da parte del centrosinistra con lo stesso Legnini e del centrodestra con il consigliere di Fratelli d’Italia Guerino Testa, alla fine i due schieramenti hanno deciso per la votazione separata, dando l’uno parere favorevole all’altro. Anche il capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale, ha sottolineato la esigenza “di essere compatti su un problema molto importante per gli abruzzesi”. 





Il Pef, che attualmente è al vaglio della Commissione europea, riguarda un investimento di 3,1 miliardi di euro, di cui 2 provenienti da fondi statali, e la parte restante di competenza di Sdp, per la messa in sicurezza sismica di ponti e viadotti dell’attuale tracciato e l’allungamento della concessione anche al fine di diminuire le tariffe. Il Piano, in attesa di approvazione dal 2014, nasce dalla legge di stabilità del 2012, nella quale le A24 e A25 sono considerate arterie strategiche in caso di calamità naturali, e questo dopo il terremoto dell’Aquila del 2009.

Nella istanza del centrosinistra si impegna il Governo regionale a “richiedere al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di concludere entro i tempi più stretti possibili il procedimento di approvazione del nuovo Pef con la previsione di eliminare gli aumenti tariffari, a richiedere allo stesso Mit, al Governo e al Parlamento, di provvedere nelle more della definizione della procedura, alla copertura finanziaria degli aumenti tariffari sospesi e non riscossi e ad altre misure che evitino di far gravare sugli utenti gli aumenti stessi, a trasmettere la presente risoluzione al ministro per le Infrastrutture e Trasporti e ai sindaci della Regione”. 

Nel secondo documento, il Centrodestra impegna il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, ad “attivarsi presso il Mit e gli organi comunitari competenti affinchè l’approvazione del Pef avvenga in tempi rapidi, cogliendo l’obiettivo di calmierare il sistema tariffario che prevede tariffe insostenibili per l’utenza, a chiedere all’Esecutivo nazionale l’adozione di un apposito provvedimento che preveda la copertura finanziaria per gli interventi previsti dal Piano di convalida e per affrontare definitivamente la questione relativa agli aumenti tariffari e a trasmettere la presente risoluzione al Mit ed ai sindaci della regione”. 

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