ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Una proposta di delibera per rendere trasparente il processo che regola i rapporti tra il Comune di Roseto (Teramo) e gli enti del terzo settore così da rendere chiaro l’intero percorso, eliminando in radice i problemi relativi all’attivazione di rapporti di collaborazione, come nel caso della co-progettazione dei servizi culturali della biblioteca civica”. Lo dice in una nota la consigliera comunale Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti (che riunisce Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Un’altra idea di Roseto e Roseto progressista e coraggiosa), entrando così indirettamente nella questione del caso Luciani, l’assessore accusato dalle opposizioni di conflitto di interessi per essere contemporaneamente anche componente dell’associazione Rosangeles che ha ricevuto fondi comunali.
“Perché nel bando della biblioteca è stato individuata direttamente l’associazione Rosangeles quale capogruppo dell’associazione di enti del terzo settore? Non c’è da meravigliarsi, poi, se al bando scaduto il 28 gennaio, le altre associazioni non siano invogliate a partecipare”, continua Ciancaione. “Perché per la biblioteca, a prescindere dalla discordanza proprio sulla capogruppo tra delibera di giunta, atto del dirigente e bando effettivamente pubblicato, il procedimento non è lo stesso di quello seguito per altre co-progettazioni?”.
E ancora: “La necessità di un regolamento, quindi, è chiara e, oltretutto, è prevista dall’art. 55 del decreto legislativo 117 del 2017, laddove è richiamato espressamente il rispetto dei principi in materia di procedimento amministrativo. Il successivo decreto ministeriale 72 del 2021 stabilisce puntualmente che l’individuazione degli enti del terzo Ssttore da coinvolgere nel partenariato deve avvenire attraverso procedimenti di cui all’articolo 12 della legge 241 del 1990, rispettosi dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento, che devono essere contenuti in specifici regolamenti secondo l’ordinamento degli enti locali. In sostanza, se non c’è regolamento, non c’è la necessaria trasparenza e, quindi, non può esserci co-programmazione, co-progettazione e accreditamento, non possono esserci risorse economiche ma neppure beni mobili e/o immobili da assegnare. L’assenza di uno specifico regolamento, infatti, alimenta fortemente quel modus operandi dell’amministrazione Nugnes di cui abbiamo parlato anche nella “vicenda Luciani”; una gestione dei fondi e degli spazi pubblici in maniera poco trasparente, che sembra solo strumentale all’esclusivo esercizio del potere. Andremo in consiglio per proporre la delibera del regolamento affinchè si restituisca piena dignità all’impegno dei nostri volontari ed anche alle tante associazioni meritevoli di sostegno che soffrono della poca considerazione del Comune”.
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- CASO LUCIANI A ROSETO: CAPOGRUPPO CIANCAIONE, “SERVE UN REGOLAMENTO PER GARANTIRE TRASPARENZA”ROSETO DEGLI ABRUZZI - “Una proposta di delibera per rendere trasparente il processo che regola i rapporti tra il Comune di Roseto (Teramo) e gli en...