L’AQUILA – L’assessore regionale al bilancio e al personale Mario Quaglieri, di FdI, è stato interrogato questa mattina per due ore negli uffici della Procura della Repubblica dell’Aquila nell’ambito del filone di inchiesta su un presunto peculato relativo all’utilizzo di una scheda sim anche dopo la fine del suo mandato da sindaco di Trasacco (L’Aquila) per un costo complessivo di 800 euro.
Quagleri, consigliere regionale e presidente della commissione sanità dal 2019 a fine 2022, quando è diventato assessore regionale al Bilancio al posto di Guido Liris, eletto senatore nel settembre del 2022, alle elezioni regionali del 10 marzo scorso è stato il più votato con quasi 12mila preferenze venendo confermato assessore al Bilancio dal presidente, Marco Marsilio, di FdI, anche in questo storico secondo mandato del centrodestra.
Finora Quaglieri ha sempre esercitato la professione di medico chirurgo in cliniche private con contratti di consulenza e contestualmente l’attività politico-amministrativa: proprio per questo presunto conflitto di interessi è scattato con perquisizioni e sequestri nell’abitazione di Trasacco e negli studi di Avezzano e L’Aquila, risalenti al 19 giugno scorso, il filone principale di inchiesta per abuso d’ufficio.
Quaglieri è indagato per falso e abuso d’ufficio, con lui è indagata, per il solo abuso d’ufficio, anche Lucia di Lorenzo, proprietaria della clinica privata di Avezzano, dove lavora da anni l’assessore regionale.
Oggi, l’influente politico, assistito dagli avvocati Antonio Milo, nominato da poco, e Carlo Polce, è comparso dinanzi al sostituto procuratore Marco Maria Cellini, depositando una memoria scritta in cui, secondo quanto appreso da fonti legali, non verrebbe negato il fatto, ma si parlerebbe di una dimenticanza in buona fede.
A riprova di ciò, nel documento si rileva anche che Quaglieri avrebbe rinunciato anche a circa 7mila euro di indennità da sindaco e in alcuni casi pagato di tasca propria degli arredi scolastici che non si riusciva ad acquistare con fondi pubblici. Inoltre, gli uffici comunali non gli avrebbero mai richiesto indietro la scheda sim. Comunque, a questo proposito risulterebbe che nelle settimane scorse il responsabile finanziario del comune abbia pagato a Quaglieri le spettanze precedenti compensando il costo del traffico telefonico.
I legali hanno chiesto l’archiviazione del procedimento e, in subordine, l’incompetenza territoriale della procura aquilana in favore di quella di Avezzano.
Su questo filone, la scorsa settimana la Guardia di Finanza ha fatto visita, secondo quanto si è appreso per tutto il giorno, negli uffici del comune di Trasacco.
“Abbiamo prodotto una memoria scritta, ora attendiamo che si risolva la situazione”, ha spiegato davanti ai microfoni della TGR Abruzzo assicurando che continuerà senza problemi l’azione amministrativa come assessore così come quella di medico.
Intanto, dalle indagini emerge che sono stati dissequestrati uno dei telefoni di servizio di Quaglieri e quello personale a di Lorenzo.
La Procura dell’Aquila ha acceso i riflettori in particolare su due delibere della giunta regionale che distribuivamo risorse alle cliniche private abruzzesi, tra cui la di Lorenzo, votate dallo stesso assessore.
Il caso che ha scosso il centrodestra è divampato con un esposto all’autorità nazionale anticorruzione (Anac) presentato dal consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci e dal suo gruppo consiliare. L’Anac si è detta non competente invitando la regione a fare verifiche. Per gli uffici del Consiglio regionale e per la Giunta per le elezioni non c’è nessun conflitto di interessi.
L’avvocato Polce ha parlato di abbaglio giudiziario mentre Quaglieri ha sempre sostenuto di essere in regola e di poter esercitare le due attività.
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- CASO QUAGLIERI: 2 ORE DAVANTI PM PER USO SIM COMUNE. MEDICO ASSESSORE SERENO, “AVANTI CON ATTIVITA'”L'AQUILA - L'assessore regionale al bilancio e al personale Mario Quaglieri, di FdI, è stato interrogato questa mattina per due ore ...