CASTEL DEL MONTE: ASSOCIAZIONI DISABILI, ”NEL 2019 SI COSTRUISCONO BARRIERE”

16 Settembre 2019 19:50

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – “È davvero sconcertante il caso di Castel del Monte, piccolo centro in Provincia dell’Aquila, dove le barriere architettoniche anziché eliminarle, come in tutto il mondo si cerca di fare, si pensa di metterne nuove”.

A denunciare la situazione, in una nota, sono Adriano Perrotti, rappresentante S.I.Di.Ma. Abruzzo, e Massimo Prosperococco, presidente Coordinamento Associazioni Disabili L’Aquila.

“È stata demolita una strada per sostituirla con due scalinate – spiegano Perrotti e Prosperococco – Una di queste, avente una pendenza di oltre il 43%, era l’unica via di accesso ad un piccolo quartiere 'La Targhetta' di nove abitazioni.  La maggior parte degli abitanti di detto quartiere è costituita da persone anziane, due delle quali sono disabili gravi, con importanti disagi nella deambulazione.  Questa scalinata è esposta a Nord e sarà ancora più pericolosa durante l’inverno, per la neve ed il ghiaccio, poiché il paese è ad un’altitudine di 1350 metri”.

“Resta il fatto che contro ogni logica di buon senso e delle leggi vigenti in materia di accessibilità degli spazi pubblici, è stata demolita l’unica strada di accesso ad un quartiere chiuso, per realizzare due pericolose gradonate.  Proprio in questi giorni il Ministero degli Interni continua ad erogare denaro alla Città dell’Aquila e Provincia per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La giustificazione dei lavori, voluti dal Sindaco, è quella di voler recuperare una strada 'pseudo-storica' del ventennio fascista, quando l’effettiva strada storica è quella demolita che è sempre esistita dalla nascita del paese, come da documentazione fotografica”, continua la nota.





E ancora: “La soluzione di utilizzare un trattore, per consentire l’accesso, proposta dal sindaco ai microfoni del TG3, è alquanto bizzarra e non può assolutamente essere condivisa, sia perché lede la dignità delle persone, sia perché le discrimina e sia perché inattuabile soprattutto nei gelidi inverni di un paese montano di 1350 metri di altitudine, dove la neve è quasi sempre presente. Inoltre tale soluzione collide con i principi dell’Accessibilità Universale”.

“Valorizzazione e accessibilità dei beni culturali possono e devono convivere in una società che ambisce a definirsi moderna e che punta a fare del nostro patrimonio storico-artistico un elemento di identità nazionale e il volano di uno sviluppo sostenibile”.

Ne è convinta la S.I.Di.Ma. (Società Italiana Disability Manager) che, “attraverso la promozione di figure formate quali Disability Manager, garantisce la fruizione del patrimonio culturale nazionale mediante l’accessibilità di luoghi, servizi e infrastrutture in applicazione dell’articolo 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, dedicato alla 'Partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero e allo sport'”.

“La stessa legge di ratifica, la 18 del 2009, all'articolo 9 impegna lo Stato ad adottare misure adeguate a garantire alle persone con disabilità l'accesso all'ambiente fisico, permettendo così lo sviluppo di una vita indipendente e una piena partecipazione a tutti gli aspetti della vita. Tali misure, che includono l'edificazione e l'eliminazione di ostacoli e barriere all'accessibilità, si applicano, tra l'altro a edifici, viabilità, trasporti, strutture interne ed esterne, …
Inoltre il DPR 503 del 1996 contiene norme volte ad eliminare gli impedimenti comunemente definiti barriere architettoniche e si applica agli edifici e spazi pubblici di nuova costruzione, o a quelli esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione”.

“Si applica altresì agli edifici e spazi pubblici sottoposti a qualunque altro tipo di intervento edilizio suscettibile di limitare l'accessibilità e la visitabilità.
Lo stesso DPR 503/1996 prevede che non possano essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme in esso contenute. Con tale consapevolezza, la S.I.Di.Ma. guarda al caso del Comune di Castel Del Monte (AQ),dove la scoperta di una scalinata antica e le operazioni direcupero della stessa,hanno indotto gli abitanti della zona a scrivere un esposto nel quale è stato evidenziato come il nuovo assetto, ossia la demolizione della strada e la presenza della scala, abbia creato barriere architettoniche per Anziani e Persone con Disabilità che abitano il Piccolo Borgo”.





“Senza voler entrare nel dettaglio della vicenda, riteniamo che sia possibile conciliare le legittime richieste di accessibilità dei residenti della zona e del Presidente dell’associazione disabili del Comune dell’Aquila, con quella di valorizzazione e di fruizione del patrimonio culturale locale, specie a livello turistico,proposta dal Sindaco del Borgo di Castel Del Monte: occorre ragionare in termini di 'accessibilità universale'”.              

“Del Resto – prosegue la nota -, tale tema rappresenta anche uno dei punti del recente protocollo di intesa tra la S.I.Di.Ma. e l’Anci (Associazione Comuni Italiani), al fine di garantire il rispetto dei diritti normativamente previsti e l’accoglienza dei nostri territori, di cui l’accessibilità è un valido indicatore. Anche il recente protocollo di Intesa tra la S.I..Di.Ma. e l 'Usrc (Ufficio Speciale Ricostruzione Comuni Cratere Aquilano, di cui fa parte anche Castel Del Monte), è volto alla eliminazione delle barriere architettoniche e alla diffusione della conoscenza delle esperienze e delle soluzioni più rilevabili e innovativi nella progettazione di spazi ed uffici pubblici pienamente accessibili e fruibili”.

“Relativamente ai progetti di nuova costruzione o di ristrutturazione gli edifici e luoghi pubblici, in tale protocollo, si è manifestato l'interesse alla ricerca delle soluzioni e degli accorgimenti progettuali più idonei ed efficaci per conseguire la migliore qualità degli interventi in termini di accessibilità è superamento delle barriere architettoniche, ai sensi di quanto previsto dalla vigente normativa”.

“La S.I.Di.Ma. e il Coordinamento delle Associazioni Disabili dell’Aquila, non concordano con l'attuale soluzione progettuale del Comune di Castel del Monte, in quanto non garantisce la piena accessibilità a tutta la popolazione, discriminando proprio le fasce più deboli, che al contrario, sono protette dalla normativa attuale e si mette a disposizione nella ricerca di soluzioni che possano conciliare i due aspetti”, conclude la nota.

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