TERAMO – Il centrosinistra del campo largo, aperto a civici e M5S, del sindaco uscente Gianguido D’Alberto, 44enne presidente dell’Anci Abruzzo, vince al primo turno a Teramo, unico comune capoluogo di provincia al voto in Abruzzo. Ed è la vittoria più pesante, per di più nel collegio, congiunto a L’Aquila, dove la premier di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il 25 settembre, è stata eletta deputata. Esito che avrà ripercussioni in termini di slancio e motivazioni e costruzione della coalizione, anche per la corsa alle regionali della primavera 2024, a dispetto del centrodestra che invece incassa a Teramo una pesante sconfitta. Tanto è vero che tutti nel centrosinistra, a cominciare da D’Alberto, parlano di “laboratorio”, e “modello” Teramo.
Il centrodestra però si riscatta con la conferma del leghista Andrea Scordella a Silvi, secondo comune più popoloso al voto, anche qui seccamente al primo turno, e con la vittoria ad Atri, dove è stato confermato il sindaco Piergiorgio Ferretti, seppure di soli 11 voti. Il centrosinistra mantiene a sua volta la roccaforte di Alba Adriatica, con Antonietta Casciotti, e Cepagatti, con Gino Cantò. Perde però Loreto Aprutino.
Questi i risultati, suscettibili di una lettura politica e partitica, delle elezioni comunali abruzzesi, nei 31 comuni al voto, con 65 candidati sindaci e 1.264 aspiranti consiglieri ai nastri di partenza, e 160mila cittadini elettori coinvolti.
Scrutinati tutti gli 80 seggi, con dati ufficiali pubblicati sul sito del ministero degli Interni, il sindaco uscente D’Alberto ha vinto agevolmente al primo turno, con il 54,47% contro le previsioni che davano certo il ballottaggio, e contro il candidato di centrodestra Carlo Antonetti, 36,43% e la sfidante civica, Maria Cristina Marroni, 9,10%
“Una vittoria costruita giorno per giorno, ben amministrando. Abbiamo trasformato le ambizioni in azione amministrativa, che ora proseguiremo”, il commento del sindaco uscente, nel suo primo intervento nella sede elettorale, accolto da scroscianti applausi, e bottiglie di spumante stappate.
D’Alberto ha poi dedicato la vittoria a Massimo Speca, il consigliere del Pd prematuramente scomparso la scorsa estate: “Questa vittoria è per lui che ha dato un contributo straordinario alla costruzione di un progetto politico che ci ha portato fin qui”.
Afferma poi D’Alberto: “Teramo, non va dimenticato, è il collegio in cui è stata eletta deputata la premier Giorgia Meloni, che non è venuta nemmeno in campagna elettorale. Un dato molto significativo”. E aggiunge: “questa vittoria conferma la bontà del nostro progetto, siamo diversi dai modelli che non servono la città, ma si servono di essa, e che sono stati sconfitti. Una vittoria larga e netta, siamo laboratorio politico, civico e di centrosinistra”. E con un occhio alle regionali: “occorre costruire il campo largo, il progetto civico regionale deve ora guardare ora a quello che è accaduto a Teramo”.
Commenta Antonetti, avvocato ed ex presidente della Teramo basket, “Bisogna valutare bene i risultati, analizzarli e dopo si tirano le somme sul perché le cose non sono andate come desideravamo e per come abbiamo lavorato. È stata una campagna elettorale entusiasmante, piena di energie, abbiamo incontrato tanti cittadini e non posso che ringraziare il mio staff per aver organizzato una macchina elettorale con grande passione. Valuteremo con serenità e serietà quanto accaduto”.
E aggiunge: “l’amministrazione uscente partiva avvantaggiata, anche perché amministra fino a un giorno prima delle elezioni; noi siamo partiti molto in ritardo tra l’altro con un progetto ambizioso, innovativo, originale che partiva dai cittadini e dai temi veri della comunità. È stato un ruolo delicato anche mettere insieme una compagine composita che vede forze civiche, perché il progetto è nato da civico, e tutto il centrodestra. Ma sono contento del lavoro di questa squadra che ha fatto tutto il possibile per vincere queste elezioni
Esulta il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese, anche lui con uno sguardo alle regionali: “In Abruzzo c’è un vento nuovo ed è evidente che queste elezioni segnano uno spartiacque politico decisivo. Il dato per il Pd e per le coalizioni di centrosinistra e civiche, dove si presentano larghe e unite, è molto positivo. Si afferma un Pd dal profilo netto acquisito dal Congresso nazionale, capace di unirsi e di contribuire a unire una coalizione larga, politica e civica”.
Insinua Marroni, che sperava nel ballottaggio, per poter giocare come ago della bilancia: “una parte del centrodestra ha votato per D’Alberto, quella parte che non si è riconosciuta in Antonetti”
“Facciamo i complimenti a chi ha vinto ed auguriamo un buon futuro alla Città di Teramo, ma dalle elezioni del capoluogo emerge un risultato straordinario della candidata Maria Cristina Marroni, nostra coordinatrice provinciale a capo di un raggruppamento civico, che certifica, con numeri alla mano, che esiste un grande spazio in Abruzzo per una proposta credibile, riformista, civica e di centro”. A sostenerlo è il coordinatore regionale di Italia Viva, Camillo D’Alessandro.
Il sottosegretario all’Agricoltura, e coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo, ha commentato: “Mi prendo tre giorni per studiare i risultati definitivi”, ma ha aggiunto, “a Teramo l’elettorato è stato disorientato da una candidatura civica, sostenuta anche da Azione, partito schierato nel centrosinistra, estraneo al centrodestra. E questi evidentemente sono i risultati”.
Certo è che il centrodestra paga il lungo traccheggiare per la scelta del candidato sindaco, e dopo che è stata affossata la proposta dell’assessore regionale leghista, Pietro Quaresimale, in assenza di alternative da trovare in tempi strettissimi, ha deciso di appoggiato Antonetti, già in campo, lanciato da Azione del deputato Cesare Sottanelli, dal leader regionale di Noi Moderati, Paolo Tancredi e dall’ex assessore Paolo Gatti.
Interviene anche il presidente della Regione Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, che a Teramo si è speso anche in campagna elettorale: “Il centrodestra non ha saputo superare una serie di ruggini personali che evidentemente ancora condizionano, indeboliscono e lo rende meno credibile in città, oltre al ritardo con cui si è scelto di sostenere un candidato autorevole e che ringrazio per la serietà, la misura, lo stile, con cui ha condotto la campagna elettorale. Ma di certo non l’abbiamo messo nelle condizioni migliori, visto che ha ricevuto l’investitura solo 15 giorni prima della presentazione delle liste”. Marsilio auspica poi che “questi attriti e queste ruggine vengano messe da parte al più presto. Il centrodestra Dove è andato e va unito, vince”.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha telefonato a D’Alberto, e a Brescia, a Laura Castelletti, per complimentarsi per l’esito del voto al primo turno nelle due città.
Nella coalizione di centrosinistra prima lista a Teramo è Insieme possiamo, la civica di D’Alberto, secondo il Partito democratico, terza la civica Bella Teramo, in un testa a testa con In Comune per te, la civica del presidente della Provincia Camillo D’Angelo, penultimo M5s, sotto il 3%, alla fine dei conti poco determinante.
Nel centrodestra è primo Futuro In, la civica dell’ex assessore regionale Paolo Gatti, seconda Fratelli d’Italia, ultima la Lega, e delude anche Fi-Noi moderati, non tira la civica di Antonetti.
A Silvi confermato sindaco l’uscente della Lega Andrea Scordella, che ha battuto il candidato del centrosinistra Giuseppe Gentile, che era riuscito a compattare una coalizione che va da Articolo 1 al Movimento 5 stelle. Terzo Massimo Blasiotti.
Spicca che nella coalizione vincente a Silvi dietro Fdi, primo partito, c’è Noi moderati, e che la Lega, partito del sindaco, e dietro Forza Italia. Nel centrosinistra ultimo M5s, anche qui poco determinante, e il Pd è sotto il 10%, dietro la civica Silvi forte e gentile.
“Sono veramente felice della rielezione, è un grande attestato di fiducia sono stati cinque anni difficili, segnato dalla pandemia. Ad essere premiata, la concretezza e l’affidabilità. Ora abbiamo cinque anni per completare il nostro grande progetto. Provo un orgoglio immenso. Siamo a Silvi dal 1580 e ho un avo che è stato sindaco di Silvi quindi mi emoziono e so che a questa città continuerò a dare molto”, ha detto Scordella.
Deluso lo sfidante Gentile: “Siamo partiti con l’organizzazione della campagna elettorale un po’ in ritardo, non riuscendo a colmare il gap di partenza come speravamo. Appena ho saputo della vittoria di Scordella l’ho subito chiamato al telefono per complimentarmi. Lo conosco da molto tempo, siamo amici e sicuramente imposterò la mia opposizione in maniera collaborativa per il bene della mia città. La nostra conoscenza sarà un collante del fare e non ci tireremo indietro a fare proposte e lanciare idee”.
Ad Alba Adriatica riconfermata sindaco del centrosinistra, Antonietta Casciotti, battendo il maresciallo della polizia locale Massimo Marconi della civica Siamo Alba, proposta trasversale, ma in cui confluisce anche il centrodestra con deciso sostegno in particolare della Lega.
“La città, che ringrazio -, ha sottolineato una commossa Antonietta Casciotti -, ha percepito appieno l’impegno della squadra. Io non sono sola, ma ho un gruppo di persone che continuerà ad amministrare questa città con grande dedizione e per farla crescere”.
Ad Atri riconfermato il sindaco del centrodestra Piergiorgio Ferretti, ex forzista, con in lista la squadra di governo al completo, battendo ma per soli 11 voti, il consigliere uscente del Pd, medico chirurgo all’ospedale di Atri, Alfonso Prosperi. Molto probabile un ricorso di Prosperi, per un riconteggio dei voti.
A Cepagatti confermato il sindaco civico Gino Cantò, a capo di una civica di centrosinistra, e anche con candidati di area M5s, battendo Pierpaolo Canzano civico di centrodestra, con esponenti locali Lega, Fdi e Forza Italia.
A Loreto Aprutino vince il civico Renato Mariotti, con la lista civica trasversale Loreto 2030, che ha battuto la commercialista Manuela Vallozza, la candidata del sindaco uscente del centrosinistra, Gabriele Starinieri del centrosinistra, anche qui con una lista trasversale ai partiti.
A Pianella vince Taddeo Manella, con la lista civica Amore per Pianella che vede in corsa sia candidati del Pd e Azione che dissidenti di centrodestra, battendo Francesco Chiarieri, “erede” del sindaco leghista Sandro Marinelli.
Molti i sindaci uscenti riconfermati, come l’esponente di Rifondazione comunista Salvatore Lagatta a Bussi, primo cittadino per la terza volta, nel comune della più grande discarica di rifiuti chimici d’Europa e in prima linea per la bonifica. Palmerino Fagnilli a Pizzoferrato, è sindaco per la quinta volta, con oltre 80% delle preferenze.
Recordman a Massa d’Albe Nicola Blasetti, 48enne imprenditore, che ha vinto con la percentuale bulgara del 95,7%
Vince a Notaresco, in provincia di Teramo, Tony Di Gianvittorio, consigliere regionale di valore Abruzzo, ex leghista: ha battuto Giuseppe Corradetti, appoggiato dal sindaco uscente Diego Di Bonaventura, ex presidente della Provincia. Ora Di Gianvittorio ha 60 giorni per dimettersi da consigliere regionale, e se opterà per la fascia da sindaco, entrerà all’Emiciclo al suo posto la leghista Federica Rompicapo.
Il centrodestra conferma Cristina Di Pietro a Civitella del Tronto.
Si è intanto ridimensionata la flessione dei votanti alle comunali, rispetto ai dati preoccupanti di ieri sera: in Italia l’affluenza al 59,26% rispetto al 61,40% dell’ultima tornata delle amministrative: in Abruzzo è al 63,75%rispetto al precedente 64,94%.
Per quando riguarda i tre più grandi comuni al voto in Abruzzo: a Teramo affluenza al 64,67% rispetto al 65,33% di cinque anni fa. A Silvi affluenza al 59,98% risetto al precedente 60,84%. Ad Alba Adriatica il 61,15% rispetto al 62,53%, ad Atri 64,02%, a Cepagatti è al 64,52% rispetto al 67,98%, a Pianella 65,36%, rispetto il precedente 68,31%, a Loreto Aprutino affluenza al 63,12% rispetto al 63,27.
L’affluenza più alta in Abruzzo, su base provinciale, nei 17 comuni aquilani: 69,90% rispetto al 69,26% della precedente tornata.
TERAMO
80 seggi su 80
GIANGUIDO D’ALBERTO: 16.267 voti – 54,47% (eletto sindaco)
Insieme Possiamo: 4.406 voti 15,23% – 6 consiglieri
Partito democratico: 2.706 voti – 9,35% – 4 consiglieri
Bella Teramo: 2.426 voti – 8,38 – 3
Teramo Vive: 2.111 voti – 7,30% – 3
In Comune per Te: 2.059 voti – 7,12% – 3
Movimento 5 stelle: 664 voti – 2,29 – 1
Innova Teramo: 662 1,88% – 0
CARLO ANTONETTI: 10.879 voti – 36,43%
Futuro in: 4.061 voti – 14,04% 4 consiglieri
Fratelli d’Italia: 2.878 voti – 9,95% – 2
Forza Italia – Noi moderati: 1.806 voti – 6,24% – 1
Amote: 1.610 voti – 5,56 1
Lega: 997 voti – 3,45% – 1
MARIA CRISTINA MARRONI: 2.719 voti – 9,10%
Teramo sul serio: 971 voti – 3,36% – 1 consigliere
Teramo protagonista: 791 voti – 2,73% – 0
Azione politica Teramo: 785 voti – 2,71% – 0
SILVI
14 seggi su 14
ANDREA SCORDELLA: 4.350 voti – 55,51% (eletto sindaco)
Fratelli d’Italia: 1.074 voti – 14,35% – 3 consiglieri
Noi Moderati: 1.021 voti – 13,64% – 2
Forza Italia: 996 voti – 13,30% – 2
Lega: 925 voti – 12,36% – 2
Si-Amo Silvi: 367 voti – 4,90% – 1
GIUSEPPPE GENTILE: 2.734 voti – 34,89%
Silvi forte e gentile: 833 voti – 11,13% – 2 voti
Partito democratico: 765 voti – 10,22% – 1
Silvi possibile: 466 voti – 6,22% – 1
Movimento 5 stelle: 363 voti – 4,85% – 0
MASSIMO BLASIOTTI (CIVICO): 753 voti – 9,61%
Silvi e… Basta: 362 voti – 4,84% – 0
Silvi Rinasce: 314 voti – 4,19%
ALBA ADRIATICA
ANTONIETTA CASCIOTTI:
57,74% – 3.581 voti (eletta sindaco)
MASSIMO MARCONI 42,26% – 2.621
ATRI
PIERGIORGIO FERRRETTI:
50,09% – 3.099 voti (eletto sindaco)
ALFONSO PROSPERI: 49,91% – 3.088 voti
CEPAGATTI
GINO CANTO’
: 61,12% – 3.761 voti (eletto sindaco)
PIERPAOLO CANZANO: 38,88% – 2.392 voti
PIANELLA
TADDEO MANELLA:
56,26% – 2.812 voti (eletto sindaco)
FRANCESCO CHIARIERI: 43,74% – 2.186 voti
LORETO APRUTINO
RENATO MARIOTTI
: 50,10% – 2.178 voti (eletto sindaco)
GIANLUCA BUCCELLA: 28,07% – 1.220 voti
MANUELA VALLOZZA : 21,83% – 949 voti
GLI ALTRI COMUNI
Provincia di Teramo
Controguerra: eletto sindaco Franco Carletta
Castilenti: eletto sindaco Alberto Giuliani
Civitella del Tronto: rieletta sindaco Cristina Di Pietro
Nereto: rieletto sindaco Daniele Laurenzi
Notaresco: eletto sindaco Antonio Di Gianvittorio
Provincia di Chieti
Castelguidone: eletto sindaco Mario Antonio Di Paolo
Pizzoferrato: rieletto sindaco Palmerino Fagnilli
Frisa: eletto sindaco Nicola Labbrozzi
Villa Santa Maria: rieletto sindaco Giuseppe Finamore
Torino di Sangro: rieletto sindaco Nino Di Fonso
Provincia dell’Aquila
Lucoli: eletto sindaco Michelangelo Peretti
Barete: eletto sindaco Claudio Gregori
Castellafiume: rieletta sindaco Giuseppina Perozzi
Massa d’Albe: eletto sindaco Nicola Blasetti
Bugnara: eletto sindaco Domenico Taglieri
Oricola: rieletto sindaco Antonio Paraninfi
San Benedetto dei Marsi: eletto sindaco Antonio Cerasani
Scanno: rieletto sindaco Giovanni Mastrogiovanni
Provincia di Pescara
Pietranico: rieletto sindaco Francesco Del Biondo
Roccamorice: eletto sindaco Alessandro D’Ascanio
San Valentino in Abruzzo Citeriore: rieletto sindaco Antonio D’Angelo
Turrivalignani: eletto sindaco Giovanni Placido
Bussi sul Tirino: rieletto sindaco Salvatore Lagatta
Nocciano: eletto sindaco Marcello Giordano</
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