CERMIGNANO – Solo tre voti di differenza e un paese spaccato a metà. A Cermignano (Teramo) le elezioni dell’8 e 9 giugno si sono chiuse con il verdetto di 508 voti contro 505. E ora la partita si sposta nelle aule di tribunale. Vede traballare la propria sedia Danilo Del Cane, eletto primo cittadino con la lista “Tradizione e futuro” grazie alle tre preferenze in più ottenute rispetto alla sfidante Elisa Marchiselli di “Insieme possiamo”, espressione dell’amministrazione comunale precedente.
La lista sconfitta ha infatti presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale, contestando l’assegnazione di quattro schede elettorali e chiedendo l’annullamento dei verbali del voto e del provvedimento di proclamazione del primo cittadino, giudicandoli illegittimi. La partita si gioca soprattutto su quanto accaduto nella sezione 1, quella più corposa in paese e in cui Del Cane ha costruito gran parte della sua vittoria.
Nei giorni scorsi i giudici del Tar dell’Aquila si sono pronunciati per la prima volta, chiedendo una integrazione nel contraddittorio tra le parti e fissando la battaglia finale per il 26 marzo prossimo, quando si terrà l’udienza pubblica sul contenzioso. Poi potrebbe arrivare un ribaltamento clamoroso dell’esito delle elezioni, a meno di un anno dall’inizio del mandato di Del Cane.
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- CERMIGNANO: GUERRA LEGALE SUL VOTO DELL’ANNO SCORSO. A RISCHIO IL SINDACO DANILO DEL CANECERMIGNANO – Solo tre voti di differenza e un paese spaccato a metà. A Cermignano (Teramo) le elezioni dell’8 e 9 giugno si sono chiuse con il ve...