PESCARA – La Filcams Cgil Chieti, la Filcams Cgil Pescara e la Uil Trasporti Abruzzo, denunciano la situazione preoccupante relativa alle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli appalti di pulizia degli uffici postali della provincia di Chieti e della provincia di Pescara.
“Da molto tempo, per decisione unilaterale di Poste Italiane”, dicono i sindacati,” l’appalto in oggetto è caratterizzato da una frammentazione che rende particolarmente complessa la tutela collettiva delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono i servizi di pulizia. Nel corso degli anni si sono verificate problematiche di vario genere, come diminuzioni degli orari di lavoro nei vari cambi di appalto o ritardi, da parte di qualche ditta, nella corresponsione dei salari. Interpellata più volte, la Direzione di Poste Italiane non ha mai dato un riscontro. Ci saranno, inoltre, pesanti ripercussioni sui salari, già molto esigui (la maggior parte dei contratti di lavoro prevede intorno alle 10 ore settimanali), delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto e sulla qualità del servizio”.
“A ciò si aggiunga che in questi giorni alcune delle aziende appaltatrici stanno pressando i dipendenti allo scopo di ottenere il loro consenso alla riduzione degli orari individuali di lavoro. Tale comportamento è illegittimo: le rappresentanze sindacali chiameranno a risponderne le ditte interessate e, in solido, la stessa committente che sta attuando delle scelte inaccettabili che rendono l’appalto per il servizio di pulizia degli uffici postali insostenibile dal punto di vista occupazionale, salariale e sociale”.
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