CHIETI – Hanno cercato di creare meno problemi possibile al policlinico di Chieti ma non hanno rinunciato al diritto di manifestare contro una norma del governo che ritengono iniqua perché equipara studenti a lavoratori e li vuole tassa proprio come se lo fossero.
Anche a Chieti come nel resto del Paese, specializzandi, borsisti e dottorandi hanno fatto sentire la loro voce per ribadire che tassare i loro compensi (dai 1.000 ai 1.800 lordi euro al mese cui bisogna togliere il contributo Enpam e le tasse universitarie) è ingiusto perché loro si sentono studenti studenti universitari ed infatti pagano anche le tasse universitarie, che all “d’Annunzio” sono fortunatamente molto basse (circa mille euro a fronte di altre università italiane dove si arriva anche al doppio).
A Chieti gli specializzandi della facoltà di Medicina dell’università “d’Annunzio” sono circa 600, i dottorandi (di tutte le facoltà universitarie, anche se è sempre Medicina a fare la parte da leone) sono circa 250, non quantificabili coloro che hanno ottenuto borse di studio universitarie, anche in questo caso di tutte le facoltà con una prevalenza per Medicina.
I giovani in camice bianco sono fondamentali non solo per portare avanti la ricerca ma anche per assicurare le prestazioni sanitarie.
“Non possiamo essere equiparati a lavoratori – spiega Lorenzo Capasso, uno dei dottorandi membro del Segretariato italiano giovani medici – non ne abbiamo le tutele. Non ci spettano né la tredicesima né una copertura previdenziale piena e non abbiamo il riconoscimento di alcuni indennizzi, come ad esempio quello per la turnazione”.
“In questo modo – continua Capasso – si disincentiva la formazione post universitaria di terzo livello e si incentiva la cosiddetta fuga dei cervelli all’estero, visto che in Italia un dottorando prende meno della metà dei colleghi francesi e inglesi. Continuiamo, così, ad alimentare un flusso in uscita dall’Italia di persone già formate e professionalizzate a spese dello stato”.
Mentre un centinaio tra dottorandi, borsisti e specializzandi si preparano a partire domattina per Roma, per partecipare alla manifestazione nazionale contro la tassazione del loro reddito, Leonardo Citraro, responsabile della sede teatina del Segretariato italiano dei giovani medici, porta la notizia dell’emendamento che abroga quello sulla tassazione.
La protesta dei giovani in camice bianco sembra andata a buon fine. Ma il Segretariato italiano dei giovani medici vuole essere sicuro e non cancella la manifestazione romana. (ar.ia.)
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