CHIETI, SGOMINATA BANDA DEI FURTI AI BANCOMAT: QUATTRO ARRESTI

30 Novembre 2021 15:58

Chieti - Cronaca

CHIETI – Ha ricostruito i furti commessi dal 25 ottobre 2019 e fino al 18 giugno scorso ai danni di sportelli bancomat, con un bottino complessivo di oltre 600.000 euro, l’indagine della Squadra Mobile della Questura di Chieti culminata oggi nell’operazione “Open All” che ha portato all’arresto di tre pescaresi, uno dei quali ai domiciliari, rispettivamente di 70, 51 e 60 anni, e di un romano di 62, tutti accusati di furto pluriaggravato in concorso, ai quali è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Chieti, Andrea Di Bernardino, su richiesta del procuratore della Repubblica, Lucia Campo.

A far scattare le indagini sono statiti tre furti avvenuti avvenuti a distanza di tre giorni a Chieti, due fra corso Marrucino e piazza Trento e Trieste, e il terzo allo Scalo in via Benedetto Croce a Chieti Scalo, ai danni di altrettanti Atm di Ubi Banca, a fine ottobre 2019 e che avevano fruttato oltre 300 mila euro.





Il modus operandi era lo stesso: in particolare le immagini delle telecamere di due Atm, hanno permesso di individuare uno dei quattro, con precedenti per reati contro il patrimonio, conclamato specialista nella apertura di casseforti, che senza commettere effrazioni entrava nei locali tecnici posti accanto agli Atm, e utilizzando chiavi per sbloccare i combinatori elettronici, disponendo evidentemente di codici di accesso e di chiavi per neutralizzare il sistema di allarme, riusciva ad estrarre le banconote dai cassetti che contengono il denaro che rifornisce i bancomat.

Gli sportelli bancomat presi di mira non a caso sono del tipo non presidiato, vale a dire non ubicati all’interno di filiali bancarie, ma con la presenza di locali tecnici separati, tanto che il rifornimento di denaro viene effettuato dagli istituti di portavalori e non dai dipendenti delle banche stesse.

La banda, come spiegato nel corso di una conferenza stampa tenuta dal questore di Chieti, Annino Gargano, e dalla dirigente della Squadra Mobile, Miriam D’Anastasio, agiva sotto il coordinamento dei pescaresi, due dei quali pluripregiudicati, i quali, individuati gli obiettivi, pianificavano la successiva operazione con la “chiamata” dello specialista per l’esecuzione materiale del reato.





Fondamentale e decisivo si è rivelato l’apporto di un insospettabile addetto alla sicurezza dei sistemi delle casseforti che alimentano gli Atm.

L’uomo, definito dagli investigatori “infedele”, e che aveva come unico referente uno dei due pescaresi considerato il promotore dell’attività criminale, forniva, codici, combinatori elettronici, chiavi di accesso ai locali tecnici e ogni indicazione utile per portare a termine le effrazioni. Altri tre furti, con un bottino complessivo superiore a 300mila euro, sono stati commessi ai danni degli Atm di Allianz Bank e di Ing Bank a Pescara, e della Banca Popolare di Bari a Città Sant’Angelo.

Tre i tentativi di furto: uno all’Atm della Popolare di Bari a Martinsicuro e due a Fossacesia Marina ai danni dell’Atm di Ubi Banca. Il 18 giugno scorso proprio a Fossacesia Marina, era stato effettuato l’arresto di due pregiudicati romani, tra i quali l’uomo arrestato oggi, allorquando i ladri erano stati sorpresi in flagranza.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: