L’AQUILA – Un diretto confronto in tema di partenariato pubblico-privato, digitalizzazione delle procedure, semplificazione, qualità delle opere, innovazioni sulla revisione prezzi, regolazione del subappalto, autonomia del Rup, collegio consultivo tecnico e molto altro.
“Che si sentisse la necessità di chiarimenti sul Correttivo al nuovo codice degli appalti – si legge in una nota – lo dimostra l’Auditorium Ance stracolmo che ha accolto, dietro invito del presidente dell’Associazione costruttori dell’Aquila Gianni Frattale, circa 300 fra addetti ai lavori provenienti da tutti gli uffici tecnici degli enti pubblici, professionisti e imprese della filiera dell’edilizia. I nomi dei relatori, coordinati dalla presidente del Tar Abruzzo Germana Panzironi, erano d’altronde di assoluto richiamo e professionalità”.
“Siamo soddisfatti di aver offerto ancora una volta un utile servizio alle amministrazioni, alle nostre imprese iscritte e alla città – commenta Frattale – Si nota in genere un po’ di stanchezza e di retorica intorno agli eventi convegnistici, non così quando si organizzano incontri su temi urgenti e diffusamente condivisi come questo. Le norme sugli appalti pubblici da anni subiscono continui rimaneggiamenti”.
“L’attuale Correttivo, approfondito oggi, interviene ad appena due anni dall’entrata in vigore del Codice del 2023. Queste continue modifiche, apportate da ogni Governo, creano spaesamento e confusione, ancor più quando la norma si presta ad interpretazioni non univoche che non lasciano tranquillità operativa a di chi deve applicarle e soprattutto favoriscono la concorrenza sleale che Ance L’Aquila si sforza di combattere”.
“Con gli esperti oggi abbiamo fatto un po’ di chiarezza perché solo quando c’è chiarezza nella teoria si può ottenere efficienza nella pratica. Restano ancora dei nodi non risolti che oggi sono emersi chiaramente e che sicuramente avranno bisogno di ulteriori interventi del legislatore soprattutto per quanto riguarda la certificazione della SOA a seguito di subappalti e altri dettagli per il coordinamento con altre norme esistenti”.
Il capo dei costruttori ha posto l’accento in particolare sul rispetto della sicurezza dei lavoratori e sulla realizzazione delle opere a regola d’arte, obblighi per le imprese che rappresentano costi notevoli influenzati anche dalle mutevolezze repentine degli influssi economici mondiali.
Ha pertanto lanciato un appello alle autorità presenti per “un aggiornamento dei prezzari attraverso un ancoraggio alla variabilità dei costi reali. Un problema, quello dei prezzari datati, che spesso impedisce la realizzabilità stessa dei progetti e favorisce quelle imprese che operano in maniera opaca a svantaggio della sicurezza dei lavoratori”.
La presidente del Tar Panzironi ha sottolineato come “il Correttivo apporti modifiche sostanziali al Codice degli Appalti Pubblici precedentemente scritto” e ha apprezzato l’occasione “di confronto diretto con tutta la filiera, utile per coordinarsi”.
La Soprintendente, intervenuta tra i relatori del convegno, ha espresso un giudizio positivo sulle modifiche del Correttivo che punta, secondo Cristina Collettini “verso un’agile e ottimale realizzazione dell’opera in un rapporto di reciproca fiducia tra la parte pubblica e privata; un equilibrio che, secondo la Soprintendente, era perseguito da tempo”.
Il presidente di Ance Abruzzo, Enrico Ricci, che ha coordinato i lavori pomeridiani, sintetizza la giornata come “prezioso momento formativo nel solco del ciclo di incontri del 2023, alla vigilia dell’uscita del Codice. Significative le novità introdotte dal Correttivo – ha segnalato Ricci – che a una prima lettura sembravano di poca rilevanza. Passi avanti sono stati fatti, ma qualche aggiustamento sarà sicuramente necessario per il futuro. Ci rivedremo in questo Auditorium”.
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