COMITATO SINDACI A L’AQUILA, GIOVAGNORIO: “SGARBO ISTITUZIONALE”; BIONDI: “NESSUN RISPETTO”

29 Maggio 2023 18:38

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Frizioni all’interno del Comitato ristretto dei Sindaci con all’ordine del giorno le problematiche inerenti il presidio ospedaliero “Umberto I” di Tagliacozzo e il territorio della provincia dell’Aquila.

L’incontro, inizialmente fissato per domani, 30 maggio, a mezzogiorno, nella Sala consiliare di Tagliacozzo, è stato spostato nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni all’Aquila, come comunicato nella convocazione dal presidente del Comitato, nonché sindaco del capoluogo regionale, Pierluigi Biondi, di FdI.

Circostanza che ha subito scatenato la reazione del primo cittadino di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, civico di area centrosinistra, che per primo aveva dato comunicazione della riunione e che dopo la rettifica di Biondi ha parlato di un “grave sgarbo istituzionale al nostro Territorio da parte del sindaco dell’Aquila, constatando che non è la prima volta che egli impone dictat e invia comunicazioni di ‘non expedit’ a sindaci della Marsica” comunicando infine che “non prenderà parte alla seduta”.

Non si è fatta attendere la replica di Biondi: “Il sindaco di Tagliacozzo ha definitivamente chiarito che quello che gli interessa davvero non è la sanità del territorio ma come essa possa essere utilizzata a fini politici”.

La convocazione del Comitato dei sindaci arriva dopo giornate particolarmente complesse per la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, ancora alle prese con le numerose criticità a seguito dell’attacco hacker ai sistemi informatici dello scorso 3 maggio, a cui si aggiungono le polemiche politiche innescate dalla riorganizzazione della rete ospedaliera, in particolare con un acceso scontro sulle sorti dell’ospedale civile “Umberto I” di Tagliacozzo “cancellato dalla Regione” a guida centrodestra, come denunciano amministratori locali ed opposizioni di centrosinistra.





A sollevare il caso era stato lo stesso Giovagnorio, venuto a conoscenza di un’inedita bozza del piano di riorganizzazione dove in una nota si legge testualmente: “la disciplina di recupero e riabilitazione funzionale ha sede presso il Presidio di Tagliacozzo per indisponibilità di spazi idonei dedicati presso il P.O. di Avezzano”. A replicare alle accuse, in un lungo botta e risposta nei giorni scorsi, era stato direttamente l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, della Lega: “L’ospedale di Tagliacozzo non è stato cancellato da questo governo regionale: è stato eliminato dalla rete ospedaliera abruzzese nel 2016, proprio da coloro che oggi fanno finta di stracciarsi le vesti. La realtà dei fatti è nelle carte, non nelle dichiarazioni rese alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali”.

In questo contesto, si inserisce la reazione di sdegno del sindaco di Tagliacozzo dopo l’annullamento della riunione nella sua città: “Premesso che il sottoscritto agisce sempre con la massima educazione e con il massimo rispetto istituzionale nei confronti dei Colleghi e dei Rappresentanti degli Enti sovracomunali e che ha il massimo rispetto per gli Operatori dell’informazione ai quali nulla e mai deve nascondere del proprio operato; considerando il fatto che il Sottoscritto agisce, non per interesse di ordine personale o partitico, ma in nome e per conto della propria Comunità, in difesa dei Diritti di tutti e a tutela ed incremento del Bene comune; preso atto dell’indisposizione del Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, comunicatagli telefonicamente per le vie brevi nella mattinata di oggi (29 maggio), che non ha gradito l’invito a Voi rivolto, alla seduta di domani 30 maggio, nella Sala consiliare del Comune di Tagliacozzo per la discussione della problematica inerente il Presidio ospedaliero “Umberto I”, si consideri l’INVITO ANNULLATO”.

E ancora: “Precisando infine che il 19 maggio il sottoscritto ha ricevuto indicazioni dalla segreteria del sindaco dell’Aquila per compartecipare la riunione del Comitato ristretto dei Sindaci ad alcuni rappresentanti istituzionali della Marsica Occidentale, si prende ora ulteriormente atto che il presidente Biondi ha annullato la seduta del Comitato in Tagliacozzo (a differenza di quanto invece fatto per Pescina lo scorso 14 marzo)”.

Biondi ha però replicato: “Ho ritenuto di spostare il comitato ristretto dei sindaci nella sua sede naturale dell’Aquila perché i comportamenti messi in atto da Giovagnorio ne avrebbero impedito uno svolgimento corretto, sereno e nel giusto ambito del contraddittorio tra rappresentanti istituzionali, governance aziendale e responsabili dell’attività di programmazione regionale”.

“Al contrario il sindaco di Tagliacozzo aveva organizzato una sorta di assemblea pubblica – promuovendo inviti alla riunione in maniera indiscriminata -, senza alcun rispetto del comitato, dei suoi componenti e delle regole stabilite per legge e senza alcun assenso preventivo, come da lui falsamente riportato, solo per generare ulteriore confusione e voluti fraintendimenti in un comprensorio, quello marsicano, che di tutto ha bisogno meno che di improvvisati Masaniello”.





“Come si evince chiaramente dalla rettifica della convocazione, qualunque sindaco può prendere parte ai lavori, così come non è mai venuta meno la trasparenza nei confronti della stampa e delle comunità, considerando che delle sedute dell’organismo sono redatti verbali scritti che sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta all’ufficio preposto della Asl”, ha concluso Biondi.

Sul tema è intervenuto anche il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese: “È gravissima la ritorsione politica operata dal sindaco dell’Aquila, e presidente del Comitato ristretto dei sindaci, Pierluigi Biondi. Dalle parti di Fratelli d’Italia è più di un vizio, è evidentemente una convinzione: interpretare ruoli di garanzia con intento e obiettivi politici, a esclusiva tutela delle forze politiche e delle comunità partitiche di riferimento”.

“Biondi, in evidente imbarazzo per il clamore che sta giustamente suscitando la scelta della Regione di cancellare l’ospedale di Tagliacozzo, preoccupato per l’invito rivolto ai sindaci alla stampa alla seduta del Comitato in programma domani nella città marsicana, ha pensato bene di annullarla e spostarla all’Aquila, con una lettera ufficiale, non nascondendo il proprio malcontento al sindaco di Tagliacozzo, come riferisce quest’ultimo. Una ritorsione politica per una faccenda sgradita, dunque, un avvertimento nemmeno troppo velato. Non si parli di ciò che l’amministrazione regionale non gradisce, e non lo si faccia nei luoghi che si dimostrano riottosi. Ma parliamo di una comunità che sta difendendo i propri sacrosanti diritti”.

“A Biondi vorremmo ricordare che il Comitato che presiede deve tutelare sui servizi sanitari le comunità di riferimento, e non la forza politica di cui fa parte. Oggi abbiamo un motivo in più per stare dalla parte del sindaco, delle cittadine e dei cittadini di Tagliacozzo”, ha concluso Fina.

 

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  1. COMITATO SINDACI, BIONDI: “GIOVAGNORIO USA SANITA’ A FINI POLITICI”
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