COMUNALI: CENTRODESTRA SPACCATO, SCONTRO IN REGIONE. SUMMIT DI FUOCO, LEGA CONTRO FDI E FI

TENSIONE NELLA MAGGIORANZA A MENO DI UN MESE DALLE AMMINISTRATIVE DOPO FLOP NEI CENTRI PIU’ IMPORTANTI TRA I 49 AL VOTO. OGGI ASPRO CONFRONTO TRA MARSILIO, D'ERAMO E SOSPIRI, A SEGUIRE SEGRETERIA DEL CARROCCIO. SOLO L’AQUILA SI E’ PRESENTATA COMPATTA. PARTITI DELLA STORICA COALIZIONE AI FERRI CORTI PER LE DIVISIONI A ORTONA, SPOLTORE E TORTORETO  

16 Maggio 2022 08:36

L'Aquila - Abruzzo, Politica

L’AQUILA – Regione, Lega ai ferri corti con Fratelli d’Italia ed anche con Forza Italia. Tanto che stamani, in un summit molto riservato che doveva rimanere segreto, si vedranno il governatore, Marco Marsilio, di Fdi, il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D’Eramo, e per Forza Italia, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, in sostituzione del coordinatore abruzzese, il senatore Nazario Pagano, indisponibile per un grave lutto familiare. E poi nel pomeriggio segreteria politica dei salviniani.

Il casus belli? Le gravi spaccature nel centrodestra che si sono registrate in queste settimane nei centri più importanti, esclusa L’Aquila, tra i 49 al voto il 12 giugno prossimo che sono state confermate all’atto della presentazione delle liste nella giornata di sabato. In sostanza, più di una brutta figura, vedi Ortona, Spoltore, Martinsicuro e Tortoreto.

Il chiarimento va in scena a poche dalla mossa di Silvio Berlusconi di annunciare l’intesa con la Lega con la nomina di Licia Ronzulli a commissario in Lombardia di Forza Italia d. Scelta che ha creato polemiche all’interno del partito, alleato della Lega nel governo delle larghe intese di Mario Draghi, con Fdi all’opposizione e in ascesa nei sondaggi che la danno primo partito.

Secondo quanto si è appreso, il Carroccio nel summit alzerà la voce, soprattutto contro Fdi, rivale da anni anche a livello nazionale, minacciando ritorsioni nell’ambito regionale in seno al quale, nonostante le scissione e l’uscita di Simone Angelosante, Antonio Di Gianvittorio e Manuele Marcovecchio, riparati a Valore Abruzzo e promessosi a Forza Italia con il passaggio a data da destinarsi, è ancora la prima forza della coalizione con sette consiglieri su 17 e 4 assessori su 6. In questa mini verifica Fdi, che ha 3 consiglieri e un assessore più il presidente, e Forza Italia, che ha 2 consiglieri e un assessore esterno, più i tre di Va federati, che non staranno a guardare.





Non ci sarà certo una crisi di Giunta, impopolare nell’imminenza del voto amministrativo, né tantomeno si porranno le basi per la fine anticipata della legislatura, ma il confronto sarà aspro: i salviniani rivendicheranno il senso di responsabilità nel prendere di petto tante questioni che non convincevano e di essere stati ripagati con veti, sgambetti e scorrettezze da parte degli alleati storici nella lunga gestazione delle liste e delle alleanze.

Nel mirino potrebbe finire il consigliere eletto in Fi e passato a Fdi, Umberto De Annuntiis, sottosegretario alla presidenza ella Giunta con delega ai Trasporti, additato come il protagonista di imboscate politiche in provincia di Teramo.

Non a caso, nel corso del summit, tra le altre cose si parlerà di trasporti. Non ci sarà invece, neppure questa volta il via libera ad un rimpasto, chiesto con decisione da Fi e da Valore Abruzzo che nelle ultime settimane hanno messo in pratica in commissione e in consiglio più di una azione di dimostrativo ostruzionismo.

Insomma, in Abruzzo si va in controtendenza: infatti, di solito, le conseguenze politiche degli accadimenti e dei risultati delle tornate amministrative sulla stabilità e sui rapporti di enti sovraordinati, vedi l’esito delle regionali sulla compattezza della maggioranza di governo, si manifestano dopo le elezioni, qui i mal di pancia e le frizioni, per la verità gli ennesimi di una Giunta di centrodestra conflittuale fin dalla netta vittoria nel febbraio del 2019, sono una realtà a meno di mese dal 12 giugno quando nel territorio regionale andranno al voto comuni di peso, tra cui L’Aquila.





Anche se questo è forse l’unico caso in cui la coalizione è scesa in campo compatta intorno al sindaco uscente, Pierluigi Biondi, che è chiamato alla riconferma.

A lasciare il segno e a far ripiombare la maggioranza in regione in un clima di forte tensione, le gravi divisioni che hanno causato la frammentazione della coalizione in più gruppi e liste: clamorose le fratture ad Ortona dove Forza Italia  si schiera contro Fdi, non appoggia il candidato di coalizione, Angelo Di Nardo, a Spoltore dove sono tre i gruppi di riferimento del centrodestra, uno che fa riferimento a Sospiri, uno al capogruppo della Lega, Vincenzo D’Incecco, e l’ultimo all’avvocato Marina Febo, candidata alle regionali nelle file di Fi. Per non parlare di Tortoreto, dove la Lega dopo la bocciatura da parte degli alleati del sindaco uscente, Domenico Piccioni, corre da sola a sostegno del poliziotto Nico Carusi. Problemi anche a Martinsicuro.

Da fonti di centrodestra emerge un altro aspetto: per fare posto al chiarimento è stata rinviata alla prossima settimana la riunione di maggioranza. Un altro sintomo delle nuove frizioni? La riunione della segreteria politica del Carroccio abruzzese fissata per oggi pomeriggio alle 18 a Corropoli, in provincia di Teramo, il territorio più infuocato per la maggioranza, in particolare con lo scontro più acceso tra Lega e Fdi, quest’ultima rappresentata da De Annuntiis. Ad annunciare la segreteria, lo stesso D’Eramo, che in una nota parla di “convocazione della pattuglia leghista in Consiglio regionale”.

“L’incontro verterà sull’agenda di Governo, rispetto alla quale la Lega, in vista della imminente riunione di maggioranza, intende portare sul tavolo del centrodestra nuove proposte su temi strategici, dalle infrastrutture e i trasporti alle attività produttive, cultura e turismo”. Come dire, gli alleati sono avvisati. (Red)

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