PESCARA – “Rendere Pescara, una città in grado di recepire le sfide dei cambiamenti climatici, attraverso un’adeguata programmazione delle scelte ambientali”.
E’ questa una delle priorità del programma elettorale di Domenico Pettinari, candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative nel capoluogo adriatico, che questa mattina, in Piazza Unione a Pescara presso il palazzo del Consiglio Regionale, ha incontrato i cittadini insieme a Caterina Artese, Dottoressa in Scienze Forestali.
“Il nostro programma elettorale – ha spiegato Pettinari – esprime coerenza con il PTE (Piano Nazionale di Transizione Ecologica) e la politica comunitaria, che attribuiscono al verde urbano un ruolo importantissimo nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini, sempre più influenzata dagli effetti dei cambiamenti climatici”.
Da qui, la necessità di un’adeguata programmazione, che vada appunto a salvaguardare e a riqualificare le aree verdi della città “in totale degrado e abbandono”- sottolinea Pettinari – secondo il quale “solo attraverso progetti integrati e rispettosi dell’ambiente – prosegue – riusciremo a valorizzare le bellezze naturali e culturali della nostra città, la quale ha il diritto di tornare a splendere sotto tutti i punti di vista e di salvaguardare l’inestimabile patrimonio verde”.
In questa direzione, l’impegno di Domenico Pettinari, candidato sindaco del Comune di Pescara è quello di inserire il verde tra gli obiettivi prioritari, valorizzandolo con adeguate misure programmate e una maggiore partecipazione dei cittadini, alle scelte importanti.
AZIONI E INTERVENTI DEL PROGRAMMA
1. PIANTARE ALBERI
Vale a dire non avere aiuole vuote e interrompere gli abbattimenti sommari di alberi maturi che svolgono importanti “servizi ecosistemici”.
Piantare alberi significa rispettare le norme nazionali sugli “spazi verdi urbani” prevedendo, in questo senso, anche nuovi Standard Urbanistici prestazionali, come ad esempio quello di piantare 1 nuovo albero per ogni nuovo abitante insediabile, oppure considerare 1 albero ogni 100mc di nuova edificazione/trasformazione edilizia.
2. PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLE SCELTE DEL VERDE URBANO
Partecipazione dei cittadini e facilitazione dell’accesso pubblico alla materia ambientale, nel rispetto delle norme vigenti, nazionali e comunitarie. A tal fine si prevede l’istituzione della “Consulta per il Verde”, come peraltro prevista da “Regolamento comunale di tutela del verde urbano”.
3. RIPRISTINARE I COLLEGAMENTI MARITTIMI CON LE COSTE DEI BALCANI
Ridare a Pescara la centralità che ha sempre avuto di collegamento e comunicazione tra i territori italiani e le coste orientali, a vantaggio dei traffici turistici, marittimi e commerciali e, quindi, di tutta l’economia locale.
4. INDIVIDUARE CORRIDOI ECOLOGICI
Rappresentano reti socio economiche e storico culturali con le aree interne d’Abruzzo e con le altre regioni, vie da recuperare realizzando e ripristinando percorsi e sentieri ciclo-pedonali.
5. REALIZZARE LA RETE ECOLOGICA URBANA
Anch’essa rappresenta una rete storica, sociale e culturale, costituita intorno alle aree verdi urbane. Include una rete sia tra aree protette che tra parchi e giardini pubblici. Si tratta di realizzare infrastrutture verdi, percorsi e sentieri, pedonali e ciclabili, che connettono tutte le aree verdi.
Nell’area urbana di Pescara vi sono: 2 aree protette, la Riserva Naturale Regionale “Pineta Dannunziana” e la Riserva di “Santa Filomena”;6 “monumenti naturali”ovvero alberi monumentali protetti e di pregio; 86 aree verdi che includono: parchi (60), giardini (18) con un orto urbanoe aree sgambettamento cani (8).
I principali interventi previsti sono:
– istituzione del Comitato di Gestione e del Direttore nella Riserva “Pineta Dannunziana”;
– azioni di educazione ambientale, didattica, valorizzazione e implementazione degli Alberi Monumentali di Pescara;
– attivazione presso l’Aurum di spazi e sportelli turistici a servizio delle aree protette d’Abruzzo in modo che Pescara assuma un ruolo centrale e di riferimento per lo sviluppo sostenibile;
– nell’ottica d’individuazione e ripristino delle connessioni naturali della città di Pescara e/o Grande Pescara si propone l’istituzione della Riserva Naturale Regionale “Foce del Saline”;
– considerare la “Strada Parco” come un parco lineare e ridare a questo spazio la funzione ricreativa e sociale che ha spontaneamente avuto negli ultimi decenni.
6. REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO DEL VERDE
Prevedere di associarsi o gemellarsi con altre realtà italiane per le “best practices”, come sono ad esempio quella d’inserire dei sensori agli alberi che monitorano la loro salute e le loro oscillazioni (Milano), oppure quella di considerare le “ripuliture selettive mantenendo le erbe alte” (Torino, Firenze). Quest’ultima scelta può avere una doppia valenza: quella di mantenere i terreni umidi, protetti e resilienti alle temperature estreme che si registrano in estate e quella di favorire l’assorbimento nel suolo delle piogge e la biodiversità vegetale e animale.
Altra importante “buona pratica” è quella d’introdurre nel Regolamento del Verde l’obbligo di esposizione del cartello di cantiere, analogo a quello previsto nel testo unico per l’edilizia per tutti quei lavori, pubblici o privati, di messa in sede, potatura e abbattimento di alberi con evidenza dell’autorizzazione comunale.
7. ATTIVAZIONE DEL VIVAIO COMUNALE
Attivazione del vivaio comunale sia per la riproduzione di specie vegetali, endemiche/autoctone/rare, tipiche del nostro paesaggio,e sia per adibirlo alla diffusione della didattica e cultura ambientale.
8. ISTITUIRE GUARDIE GIURATE VOLONTARIE
Utili al controllo dei Regolamenti ambientali dell’area urbana comunale.
9. RENDERE BALNEABILE IL FIUME PESCARA
Questi ultimi 2 obiettivi sono uguali a quelli della Sindaca di Parigi, Anne Hildago, con cui si prevede un gemellaggio.
La balneabilità del Fiume Pescara è strettamente collegata al ripristinodelle fasce vegetali fluviali e al controllo degli scarichi contaminati. In modo da recuperare l’antico rapporto dei cittadini con il proprio fiume.
10. CONSUMO DI SUOLO PARI A ZERO
Prevedere al massimo il 5 % di nuove costruzioni, attraverso lo stimolo alla riqualificazione di edifici in aree già urbanizzate.
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