CHIETI – Una richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Chieti, per l’approvazione in ritardo dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, è stata inviata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dal componente del coordinamento provinciale di Chieti di Fratelli d’Italia, Fabio Tumini, che ha illustrato l’iniziativa con i componenti del gruppo di FdI al Comune, Carla Di Biase, Roberto Miscia e Giuseppe Giampiero.
Il Consiglio comunale teatino ha dichiarato il dissesto finanziario lo scorso 22 giugno e il presidente della Repubblica, il 2 agosto, ha nominato con decreto i componenti dell’organismo straordinario di liquidazione.
Secondo Fratelli d’Italia nell’approvazione del bilancio non è stato rispettato il termine perentorio, previsto dal Testo unico degli enti locali, di tre mesi che decorrono dalla data di sottoscrizione del decreto. Termine che nel caso del Comune di Chieti è scaduto il 2 novembre scorso, mentre il bilancio è stato approvato il 27 novembre.
Fratelli d’Italia ha evidenziato al riguardo anche come il prefetto di Chieti, lo scorso 16 ottobre, in riscontro ad una nota del sindaco di Chieti, abbia precisato, citando la risposta avuta dalla direzione centrale finanza locale del Ministero dell’Interno, che il tenore letterale del primo comma dell’articolo 259 del Tuel non sembra lasciare dubbi interpretativi, riferendosi specificamente alla emanazione del decreto.
Nella richiesta si evidenzia inoltre che alla data del 21 dicembre la giunta comunale di Chieti ha approvato due delibere nelle quali, in premessa, è scritto che la delibera sul bilancio stabilmente riequilibrato è in corso di invio al Ministero dell’Interno per gli adempimenti successivi è che quindi la acclarata violazione di legge sarebbe stata palesemente e dichiaratamente reiterata almeno fino al 21 dicembre.
Di qui la richiesta al ministro di proporre al presidente della Repubblica lo scioglimento del consiglio comunale di Chieti. Fdi si è anche riservata di ricorrere al giudice amministrativo per impugnare gli atti adottati dal Consiglio comunale.
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