L’AQUILA – Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, Fratelli d’Italia ha firmato i decreti di nomina in virtù dei quali i leghisti Fabrizia Aquilio, Daniele Ferella e Fabrizio Taranta sono stati reintegrati in seno alla giunta comunale.
La contropartita per il reintegro chiesto da Biondi le dimissioni, che da indiscrezioni interne alla maggioranza sarebbero già state consegnate, dell’amministratore unico di Ama, Giammarco Berardi, in quota Lega, e poi una adeguata comunicazione di “scuse” della Lega al prossimo consiglio comunale.
Si chiude così dopo mesi di alta tensione la crisi al Comune dell’Aquila esplosa allorchè nella seduta di consiglio del 16 luglio il capogruppo salviniano, Francesco De Santis, è arrivato ad affermare di “vergognarsi” della sua maggioranza.
Biondi in tutta risposta aveva ritirato le deleghe a Ferella, Urbanistica, Taranta, Ambiente e Rifiuti e Aquilio, Turismo, poi definitivamente revocati dall’incarico a metà ottobre.
La “restituzione” era attesa nel consiglio del 19 gennaio dove i consiglieri della Lega hanno votato a favore del provvedimento di “razionalizzazione periodica delle partecipazioni azionarie del Comune”, lo stesso che non era passato il 21 dicembre per l’assenza dei salviniani.
Tre assessori è stato del resto il numero congruo di assessori chiesto dalla Lega in base al peso in consiglio, visto che la Lega, dopo aver perso pezzi è tornata a quattro consiglieri: a De Santis, Luigi Di Luzio e Laura Cucchiarella si è aggiunto infatti infatti Roberto Jr Silveri, eletto con Fi e poi passato al misto, ed anche il “federato” Luciano Bontempo, proveniente dalle file dell’Udc.
Ad ostacolare la ricomposizione della crisi, chiesta a gran voce anche dal presidente della Regione, Marco Marsilio, Fdi, è stata però la richiesta da parte della componente proprio di FdI che fa capo all’ex forzista Guido Quintino Liris ex vice sindaco ed attuale assessore regionale al bilancio di Fratelli d’Italia, che fino alla fine aveva chiesto un posto in giunta per l’ex presidente del consiglio comunale Vito Colonna passato a FdI con la componente vicina a Raffaele Fitto, insieme ad altri azzurri.
In una nota congiunta, arrivata pochi minuti dopo la comunicazione del Comune, i coordinatori regionali di Lega, Luigi D’Eramo, Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, FI, Nazario Pagano, UDC, Enrico Di Giuseppantonio, Idea-Cambiamo, Mimmo Srour, e L’Aquila Futura, Roberto Santangelo affermano quanto segue:
“Con la ricomposizione del plenum della Giunta da parte del sindaco Biondi si conclude il periodo di confronto all’interno delle forze politiche che compongono la maggioranza di centrodestra al Comune dell’Aquila. In questo periodo di costante e proficuo dialogo si è sempre condivisa la necessità di salvaguardare l’operato del sindaco Pierluigi Biondi e del buon governo della coalizione che dal 2017 è stata chiamata ad amministrare la città. Un’azione incisiva e costante, di cui il Sindaco è stato e continua ad esserne il maggiore interprete, volta a superare l’impasse in cui era caduto il capoluogo d’Abruzzo dopo 10 anni di disastri perpetrati dal centrosinistra, che ha portato all’attivazione o riattivazione di processi fondamentali per lo sviluppo del territorio”.
“Tutte le forze della coalizione riconoscono la qualità amministrativa messa in campo in questi tre anni e mezzo dall’amministrazione comunale con i diversi i traguardi raggiunti: a partire dal rifinanziamento dei processi di ricostruzione – prosegue la nota -, che grazie a una battaglia che ha coinvolto l’intero territorio ha portato allo stanziamento di 2,75 miliardi da parte del governo, dall’agognato avvio della ricostruzione delle scuole a una rinnovata qualità dell’offerta turistica, all’imminente avvio di opere pubbliche strategiche come Ponte Belvedere o il rifacimento di Piazza Duomo, la valorizzazione dell’impiantistica sportiva, alle attenzioni nei confronti del progetto di decoro del capoluogo e delle frazioni, alle attività di gestione dell’emergenza Covid in termini di protezione civile e assistenza alla popolazione, sino alla rivoluzione della mobilità elettrica e al rilancio culturale della città, giunta nel novero delle dieci finaliste per il conferimento di titolo di Capitale italiana della cultura 2022”.
“A questi risultati, che certamente non possono essere sminuiti, se ne potrebbero aggiungere molti altri e siamo certi che ne giungeranno ancora grazie alla ritrovata unità d’intenti della coalizione anche in vista delle Amministrative del 2022 con Biondi, in cui si intende proseguire con i risultati positivi ottenuti sia alle Politiche del 2018, dove il centrodestra ha prevalso sul Pd e sui Cinque Stelle, sia alle Regionali dello scorso anno. L’unità del centrodestra era e rimane un valore fondante della coalizione che partiti e forze civiche si impegnano a salvaguardare, senza ambiguità, nel rispetto delle prerogative reciproche e di quelle del primo cittadino. L’impegno di tutti, infine, è altresì altresì volto a rispettare gli equilibri dell’assetto di giunta comunale, la cui composizione è stata definita dal primo cittadino concordemente con tutte le componenti di maggioranza”, conclude la nota.
IL PASSO POSSIBILE: “TANTO TUONO’ CHE NON PIOVVE”
L’AQUILA – “Tanto tuonò che ‘non’ piovve! Ad oggi non è più possibile galleggiare e portare avanti la Città con pressappochismo e scarsa sensibilità, motivo per cui ribadiamo una forte disapprovazione dell’attività e del modus operandi dell’attuale amministrazione comunale che, rincorrendo unicamente la soluzione politica delle beghe interne, di fatto paralizza da mesi l’attività amministrativa.
Lo denunciano in una nota congiunta i consiglieri comunali e il presidente de Il Passo Possibile L’Aquila Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio, Americo Di Benedetto e Fabrizio Ciccarelli, a proposito della soluzione della crisi tra le forze di maggioranza in Comune risoltasi col reintegro dei tre assessori leghisti .
“Ad oggi non è più possibile galleggiare e portare avanti la città con pressappochismo e scarsa sensibilità, motivo per cui ribadiamo una forte disapprovazione dell’attività e del modus operandi dell’attuale amministrazione comunale che, rincorrendo unicamente la soluzione politica delle beghe interne, di fatto paralizza da mesi l’attività amministrativa. L’inquietante analisi del percorso sin qui fatto, assolutamente lontano dai, sia pur generici, impegni elettorali assunti con le linee programmatiche di mandato nell’ormai lontano 2017, non può che porre ancora una volta allarmanti interrogativi sul futuro dei cittadini e del nostro Comune”, scrivono.
“Un lungo periodo di frizioni, culminato col ritiro da parte del Sindaco delle deleghe ai tre assessori della Lega che, solo oggi e dopo mesi di esternazioni pubbliche l’una contro l’altra fra le forze della maggioranza stessa, sembra essersi risolto con il reintegro esattamente di quelli che già c’erano, come se nulla fosse accaduto. L’unica nota degna di considerazione, anche se da interpretare tra le righe (non si sa mai…), vista la tortuosità dell’argomentato, è il paradosso della ricandidatura di Biondi: prima lo si sfiducia e, a distanza di un anno, nulla essendo cambiato da allora, né nel merito, men che meno nelle persone artefici di quel de-merito, lo si ricandida (o almeno così si vuol fare apparire) surreale! Surreale, davvero!”
“Dal canto nostro continueremo a lavorare per costruire una proposta di buon governo per la città, semplicemente alle condizioni che stiamo portando avanti da anni, quindi conciliative, di rispetto, di grande attenzione ai problemi amministrativi piuttosto che a quelle, evidentemente più marginali, di natura politica, in ciò dimostrando grande apertura verso chi ha piacere a mettere insieme a noi le proprie capacità e competenze, realmente e non di pura facciata, al servizio dei cittadini”, aggiungono.
“Questa sarà la vera sfida che non può che consumarsi tra un anno e mezzo alle elezioni e non certo nelle continue schermaglie fra le parti a cui sono rimasti a credere veramente in pochi”, concludono.
DE SANTIS: “MANCANO SCUSE ALLA CITTA’”
“Dopo un anno di crisi e sei mesi di attività amministrativa senza gli assessori della Lega, finalmente è tornata la pace, almeno sul piano formale, nella coalizione di Centrodestra e questo certamente è un fatto positivo e di chiarezza politica. Certamente il Consiglio comunale meritava rispetto e doveva essere prima informato sulle ragioni della crisi ed ora sui termini programmatici e gestionali dell’accordo raggiunto”.
A scriverlo in una nota il consigliere comunale di Cambiare insieme-Idv Lelio De Santis, che aggiunge: “Di sicuro la città non ha capito il perché di questa crisi tutta interna al Centrodestra aquilano, se non è cambiato nulla e nessuna parola di autocritica si è sentita”.
“Certamente, l’attività amministrativa ne ha risentito, con gli inevitabili ritardi nella gestione di diversi dossier, dal Piano regolatore generale ai progetti di tutela ambientale. Ora c’è da augurarsi che l’esecutivo possa riprendere appieno il suo lavoro ed il Consiglio possa riprendere la sua attività, consentendo un confronto serio e costruttivo sui di diversi problemi, rimasti nei cassetti a seguito della crisi”, prosegue De Santis.
“Le ragioni di una crisi politica, dannosa ed inspiegabile, forse le conosceremo fra un anno, quando il sindaco, Pierluigi Biondi, tirerà fuori il biglietto con sú scritto che è lui il candidato sindaco del centrodestra, come concordato a Gennaio 2021, e solo allora i cittadini capiranno”, conclude.
Download in PDF©