COMUNE L’AQUILA: GIANNANGELI, “BOCCIATO MIO ODG PER RICONOSCIMENTO STATO DI PALESTINA”

18 Gennaio 2025 11:36

L'Aquila - Politica

Nel corso della seduta del consiglio comunale dell’Aquila di ieri il 17 gennaio,  è stato bocciato l’ordine del giorno della consigliera Simona Giannangeli di L’Aquila coraggiosa, per il riconoscimento dello Stato di Palestina, con il voto contrario dalle forze di maggioranza di centrodestra.

Nella nota Giannangeli spiega che la motivazione al voto contrario “è superficiale e incoerente, legata alla necessità di non interferire sullo sforzo dei negoziatori internazionali per la tregua nella Striscia di Gaza”.





LA NOTA

Il genocidio in corso nella Striscia di Gaza da parte del governo israeliano, gli oltre quarantacinquemila civili uccisi (la maggior parte donne, bambini e bambine), il diritto di esistenza di un popolo, la continua espansione delle colonie in Cisgiordania, il diritto internazionale richiamato estesamente nel testo dell’ordine del giorno non sono stati elementi sufficienti a far ritenere alle forze di maggioranza che siedono in consiglio comunale di approvarlo.

L’ordine del giorno mirava ad impegnare il Consiglio comunale dell’Aquila a chiedere al governo italiano di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa, di agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità, di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi.

L’ordine del giorno impegnava, altresì, il Sindaco anche nella qualità di Presidente di Anci Abruzzo a farsi interprete di tali istanze e ad attivarsi verso gli altri Sindaci ed Amministrazioni per concordare un’azione comune di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari e il Presidente del Consiglio Comunale a dare massima diffusione del presente Ordine del Giorno alla cittadinanza e alle associazioni e ad inoltrarlo al Presidente del Parlamento Europeo, al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana.





I richiami contenuti nell’ordine del giorno erano numerosi ovvero che lo Stato di Palestina è stato riconosciuto dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazione Unite del 29 novembre 2012 come “Stato osservatore permanente non membro” presso l’organizzazione, che il Parlamento europeo ha riconosciuto in linea di principio lo Stato di Palestina con la risoluzione2014/2964 (RSI)) approvata in data 17/12/2014, che la Corte Internazionale di Giustizia ha deliberato un richiamo formale allo Stato di Israele, il 26 gennaio 2024, a seguito di un ricorso presentato dalla Repubblica del Sudafrica per presunte violazioni agli obblighi derivanti dalla convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza, presso la Corte Internazionale di Giustizia, che il 10 aprile 2024 1’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione intitolata “Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” (documento A/ES-10/L.30/Rev.1) con 143 voti favorevoli, 9 contrari e 25 astensioni.

La risoluzione stabilisce che lo Stato di Palestina è qualificato per l’adesione alle Nazioni Unite in conformità con l’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite e dovrebbe, pertanto, essere ammesso a far parte dell’Organizzazione come membro a tutti gli effetti, che il 18 aprile 2024 la proposta di risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU S/2024/312, necessaria per l’effettiva adesione della Palestina come stato membro, è stata accolta da 12 dei 15 paesi votanti, ma bloccata dall’unico voto contrario degli Stati Uniti, che la Corte Internazionale di Giustizia (CIJ), il 19 luglio 2024, si sia espressa in modo chiaro sulle conseguenze legali delle politiche e pratiche di Israele nei territori occupati della Palestina, compreso Gerusalemme Est, che il 13 settembre 2024 1’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione intitolata “IllegalIsraeliactions in Occupied East Jerusalem and the rest of the OccupiedPalestinianTerritory” (documento A/ES- 10/14.31/Rev.1) con 124 voti favorevoli, 14 contrari e 43 astensioni, sottolineando la violazione del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese derivante dall’occupazione dei Territori Palestinesi occupati.

Nell’ordine del giorno si ricordava che alla fine di maggio 2024 Spagna, Norvegia, Slovenia e Irlanda si sono unite al gruppo di Stati membri dell’ONU che riconoscono formalmente lo Stato di Palestina e che il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina è un passo fondamentale per equiparare la sua condizione sul piano politico a quella di altri Stati, riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno Stato da parte dei palestinesi e ribadire le tutele previste dal diritto internazionale.

Tutto questo non è stato ritenuto sufficiente per condividere ed approvare all’unanimità l’ordine del giorno. Un’occasione mancata per inviare un segnale importante al governo italiano e per contribuire come istituzione locale a rafforzare il diritto di un popolo ad avere un legittimo Stato.

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