COMUNE L’AQUILA: PACE FATTA TRA BIONDI E LA LEGA, ASSESSORI SALVINIANI PRONTI A RIENTRARE

OGGI SEDUTA CONSIGLIO, RESTA NODO PER POSTO IN GIUNTA PER COLONNA, MA SINDACO FDI FA QUADRATO SU FABRIZI; POLEMICHE SU FB DI COORDINATORE CITTADINO CARROCCIO FIORAVANTI PER MANCATA DESIGNAZIONE A CAPITALE CULTURA, IMPRUDENTE PRENDE LE DISTANZE

di Filippo Tronca

19 Gennaio 2021 09:51

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Dopo mesi di stasi, rimpalli, rinvii e accordi mancati,  il consiglio comunale dell’Aquila di oggi dovrebbe sancire la pace tra Lega e Fratelli d’Italia, e in particolare con il sindaco Pierluigi Biondi. E quindi ricompattare il centrodestra dopo la crisi politica che covava da tempo sotto la cenere e divampata il 16 luglio scorso quando il capogruppo salviniano, Francesco De Santis, è arrivato ad affermare di “vergognarsi” della sua maggioranza. Parole che hanno mandato su tutte le furie il sindaco Fdi che ha risposto ritirando le deleghe ai tre assessori della Lega, Daniele Ferella, Urbanistica, Fabrizio Taranta, Ambiente e Rifiuti e Fabrizia Aquilio, Turismo.

Dopo un lungo e tormentato confronto che il deputato Luigi D’Eramo, aquilano e coordinatore regionale della Lega ha definito “maschio”, non ci sarebbero più ostacoli per il rientro in giunta dei tre assessori. In particolare Ferella e Taranta sarebbero altrimenti fuori dall’istituzione comunale per essersi dimessi da consiglieri proprio per diventare assessori.

Tre assessori è del resto il numero congruo in base al peso in consiglio della Lega, che  dopo aver perso pezzi è tornata a quattro consiglieri: a De Santis, Luigi Di Luzio e Laura Cucchiarella si è aggiunto infatti infatti Roberto Jr Silveri, eletto con Fi e poi passato al misto, ed anche il “federato” Luciano Bontempo, proveniente dalle file dell’Udc.

Ad ostacolare la ricomposizione della crisi, a ben vedere giocata tutta sulle poltrone in giunta, era stata però la richiesta da parte della componente di Fdi che fa capo all’ex forzista Guido Quintino Liris ex vice sindaco ed attuale assessore regionale al bilancio di Fratelli d’Italia, che fino alla fine aveva chiesto un posto in giunta per l’ex presidente del consiglio comunale Vito Colonna passato a Fdi con la componente vicina a Raffaele Fitto, insieme ad altri azzurri.

Occorre vedere anche quale sarà la posizione di Forza Italia,  guidata dal capogruppo Giorgio De Matteis, che sulla crisi ha sempre mantenuto un “sospetto” silenzio.





Il sindaco per far quadrare i conti, fino alla fine ha tentato di imporre il taglio di una pedina ai salviniani, ma alla fine ha dovuto cedere.

Per trovare un posto in giunta a Colonna si era ventilata nelle ultime ore anche l’ipotesi di far sloggiare niente meno che l’assessore tecnico con delega alla Ricostruzione privata e Patrimonio, Vittorio Fabrizi, ex storico dirigente del Comune, negli ultimi anni è stato a capo del decisivo dipartimento ricostruzione.

“Fabrizi è un ottimo professionista, è una persona che ha rinunciato anche ad incarichi ben più importanti per fare ciò che sta facendo”, ha detto senza mezzi termini Biondi ieri a margine della conferenza stampa convocata dopo l’esito della designazione della capitale Italiana della cultura, a andata a Procida, con L’Aquila arrivata in finale e ad un soffio dall’obiettivo.

E a proposito della mancata designazione a Capitale della cultura, ha rischiato di compromettere il difficile accordo trovato un post di fuoco su facebook del coordinatore cittadino del Carroccio, Giorgio Fioravanti: “Bene, anzi male, se non altro si puó dire, a giochi fatti, che non ero il solo a giudicare una schifezza sia quel simbolo che quelle (costosissime) luci. Chi ha avuto le adatte competenze per scegliere l’ha pensata esattamente come me. Comunque, è questo quello che accade quando non hai un assessorato al turismo che può lavorare. Spero si riconoscano gli errori e si riparta più forti di prima”, riferendosi al defenestramento di Aquilio.

Parole bollate da Biondi in un’intervista al quotidiano on line News town come una “uscita assolutamente fuori luogo, inutile e dannosa”.

Significativo che ha preso le distanze dall’esuberante coordinatore Fioravanti anche il vicepresidente della Giunta Regionale, il leghista e aquilano Emanuele Imprudente: “Il lavoro portato avanti dal sindaco Pierluigi Biondi e dall’amministrazione comunale – le parole di Imprudente – è stato encomiabile, così come ha potuto verificare anche la commissione. Peraltro oltre alla qualità indubbia del dossier, va sottolineato il fatto che il primo cittadino e l’amministrazione sono riusciti a coinvolgere le istituzioni del territorio in un clima di coesione che probabilmente da tempo non si respirava. Questo enorme patrimonio deve essere preservato e ulteriormente potenziato affinché diventi un modello di ragionamento e di azione per le scelte del futuro”.





Parole che confermano una ritrovata unità, che suonano come un ramoscello di ulivo tra Lega e Biondi.

Facendo un passo indietro, dal tavolo regionale del centrodestra, riunito subito dopo Capodanno, era filtrata la richiesta del sindaco di scuse pubbliche da parte della Lega, in cambio del reintegro dei tre assessori. Tavolo che aveva fatto seguito alla seduta del 30 dicembre, quando la maggioranza è andata sotto in occasione del voto su un provvedimento di natura tecnica sulla razionalizzazione delle partecipate. E a disertare il voto, più Luciano Bontempo, e Daniele D’Angelo di Cambiamo.

Un messaggio forte e chiaro dei salviniani al sindaco, che ha reagito con una nota durissima, accusando di irresponsabilità l’alleato.

Oggi la brutta pagina, tranne sorprese clamorose dovrebbe chiudersi, anche senza scuse della Lega, ma con un nuovo patto di legislatura fino alle elezioni della primavera 2022.  In grave ritardo, incomprensibile anche per parti di elettorato di centrodestra soprattutto alla luce della emergenza covid-19 che nella seconda ondata ha colpito duramente il territorio aquilano.

In tal senso alcune fonti bene informate, ci sarebbe stata una lite tra il sindaco e il governatore, Marco Marsilio, anche lui di Fratelli d’Italia, che avrebbe espresso il suo disappunto per la mancata composizione della crisi, in un momento così drammatico.

Oggi in consiglio comunale all’ordine del giorno ci saranno gli argomenti non approvati nella seduta del 30 dicembre scorso sciolta come detto per mancanza del numero legale; in particolare, l’Aula si occuperà dell’analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate al 31 dicembre 2019, nell’ambito della razionalizzazione periodica delle partecipazioni azionarie dell’ente. Il Consiglio esaminerà inoltre una delibera per il riconoscimento di debiti fuori bilancio e la proposta di provvedimento riguardante gli adempimenti in ordine alla delibera dell’Arera n. 443/2019 relativamente al piano finanziario per il servizio di gestione dei rifiuti urbani.

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