COMUNITÀ ENERGETICHE A L’AQUILA, ECCO IL PROGETTO: I SEI IMPIANTI E I RISPARMI PER I CITTADINI

GRAZIE A 20 MILIONI DEL PNRR COMPLEMENTARE, PARCHI FOTOVOLTAICI DA 5,8 MILIONI DI KWH E SENZA CONSUMO DI SUOLO, TRA CUI QUELLI DI PIAZZA D'ARMI, CHE DARÀ COPERTURA A MERCATO, E SOPRA PARCHEGGIO SIMONCELLI A FONTE CERRETO. SCONTO IN BOLLETTA STIMATO IN 2,6 MILIONI L'ANNO. ASSESSORE TARANTA, "INIZIATIVA ALL'AVANGUARDIA PER CITTÀ DA 70MILA ABITANTI. PER ORA 261 SOCI, PRIVATI E PUBBLICI, MA È SOLO PRIMO PASSO"

di Filippo Tronca

24 Gennaio 2023 08:18

L'Aquila - AbruzzoGreen, Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – Una rivoluzione energetica è al varco nel futuro dell’Aquila, che quando ci si mette non è “immota manet”: è quella della costituzione di quattro comunità energetiche rinnovabili (Cer),  “zona ovest”, “zona est”, “zona centro” e “zona Gran Sasso”, che coinvolgono per ora 251 privati, tra cittadini e operatori economici, che hanno risposto alla manifestazione di interessi a luglio, e 10 soggetti istituzionali,  tra cui il Comune, l’Università, il Gssi e la Asl, che diventeranno produttori e consumatori di energia elettrica per oltre 5,8 milioni di kilowatt ora l’anno, potendo così abbattere i costi delle loro bollette, per ben 2,6 milioni di euro l’anno, e contribuire anche alla riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera.

Questo grazie alla realizzazione, con 20 milioni di euro a valere sui fondi complementare del Pnrr dedicato ai crateri sismici, fortemente voluto dall’ex commissario Giovanni Legnini, ora sostituito da  Guido Castelli, di sei parchi fotovoltaici, che saranno collocati a piazza D’Armi, come copertura del piazzale del mercato, nella zona industriale di Pile, sopra i tetti degli stabilimenti del Tecnopolo d’Abruzzo, nell’area industriale di Bazzano, sopra i capannoni della Asm, e ancora sopra il Palazzetto dello sport di viale Ovidio, sopra le coperture degli spalti dello stadio Gran Sasso, e infine a piazzale Simoncelli a Fonte Cerreto, nella frazione di Assergi, come copertura del parcheggio. Dunque senza consumo di suolo.

Dell’importante progetto presentato a novembre e che attende solo l’ok per il finanziamento da parte degli uffici del commissario alla Ricostruzione 2016, se ne è parlato nel convegno in un gremitissimo auditorium del Parco a L’Aquila venerdì scorso, voluto dal sindaco Pierluigi Biondi,  alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che lo ha definito “un’iniziativa inedita, un esperimento pilota che traccia un percorso possibile e replicabile, trasformando l’esperienza delle comunità, ampliandone l’ambito e le prospettive”.

L’iniziativa, è stato spiegato, darà grandi benefici ambientali visto che garantirà un risparmio di 3,1 milioni di kg di anidride carbonica emessa in atmosfera, e con la possibilità per i 261 futuri soci, che hanno risposto alla manifestazione di interesse indetta a luglio, di abbattere il costo delle bollette grazie ai contributi statali garantiti dal ministero dell’Economia che saranno pari a 696.150 euro l’anno, per 20 anni.  Una opportunità anche per il Comune dell’Aquila che con i suoi tanti uffici farà parte della comunità e che quest’anno, a causa del caro energia, ha pagato in più circa 8 milioni di euro di bollette. Si stima che, tolti i soldi per le manutenzioni e gestione degli impianti, e quota parte per futuri investimenti, il risparmio sarà per i componenti delle Cer di cira 2,6 milioni di euro l’anno.

Ha spiegato ad Abruzzoweb a margine del convegno l’assessore all’Ambiente del Comune dell’Aquila, Fabrizio Taranta: “stiamo realizzando un progetto importantissimo, inedito per una città di 70.000 abitanti, che consentirà ai nostri cittadini, alle attività  economiche, alle piccole e medie imprese di produrre scambiare energia e avere bollette comunità notevolmente inferiori, con un grande impatto anche a livello ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di CO2”.

Ha poi precisato: “questo è solo l’inizio,  il progetto sarà ampliato e implementato, con gli introiti non solo ci sarà un abbattimento delle bollette, quota parte sarà investita per realizzare altri impianti di produzione per allargare le comunità energetiche, con altri soci pubblici e privati residenti nell’intero territorio comunale, che potranno aderire a una delle quattro comunità energetiche”.





Per redigere lo statuto e le regole che presiedono alle quattro comunità energetiche, occorre attendere ancora l’approvazione, data però come imminente, dei decreti attuativi alle norme approvate dal governo M5s e centrosinistra di Giuseppe Conte, in recepimento della direttiva europea Red 2, e che il nuovo governo di centrodestra di Giorgia Meloni, sta portando avanti con convinzione, a conferma che le buone idee, talvolta, non hanno colore politico.

Del resto, come ricordato dal presidente Marco Marsilio, la Regione Abruzzo ha già approvato l’anno scorso la legge regionale 8, che regolamenta gli interventi regionali di promozione delle comunità energetiche rinnovabili, e sul piatto c’è il sostegno finanziario alla fase di attivazione o costituzione delle Cer, di 68.609.128  euro e 25.728.422 euro per gruppi di autoconsumo collettivo.

Scendendo dunque nel dettaglio, la prima comunità energetica aquilana sarà quella della Zona ovest, che orbita intorno alla cabina primaria dell’Enel,  o cabina di alta tensione di Pettino, e produrrà la sua energia con due parchi fotovoltaici. Il primo sarà realizzato a piazza d’Armi, con la copertura, a lungo invocata dagli ambulanti dello spazio già cementificato del mercato. Avrà 2.498 pannelli fotovoltaici, per una superficie di 6.150 metri quadrati, con una potenza nominale di 990 kw, e una produzione annua attesa di 1.250.000 kwh.

Il secondo impianto sarà localizzato nella zona industriale di Pile, sopra i capannoni industriali del Tecnopolo d’Abruzzo, con 2.498 panelli  e 6.150 metri quadri di estensione, con potenza nominale di 999 kw e  1.250.000 kwh.

La seconda comunità energetica sarà quella della “zona centro”, con cabina primaria del quartiere  Torrione.

L’energia sarà prodotta grazie a 875 pannelli collocati sopra il palazzetto dello sport di viale Ovidio, per circa 1.900 metri quadrati, con potenza 350 kw e produzione attesa di 420.000 kwh l’anno.

Il secondo impianto sarà invece realizzato sopra la copertura dello stadio Gran Sasso, da 1.125 pannelli, per una estensione di 2.530 metri quadri, con potenza 450 kw e produzione annua di 540.000 kwh.





Passiamo alla terza comunità energetica quella della “zona Gran Sasso”, che riverserà l’energia prodotta alla cabina primaria della frazione di Assergi.

Qui la zona prescelta per la realizzazione dell’impianto è piazzale Simoncelli, in prossimità di Fonte Cerreto, dove parte la funivia per gli impianti sciistici di Campo imperatore. Anche qui, come a piazza d’Armi se ne approfitterà per dotare di una copertura il grande parcheggio, con ben 2.498 pannelli fotovoltaici, per una superfice di 6.150 metri quadri, con potenza nominale di 999 kw, e produzione attesa di 1.250.00o kwh all’anno.

Infine la quarta comunità energetica, quella della “zona est”, con l’impianto  da 2.375 pannelli fotovoltaici che sarà realizzato sui tetti della Asm, la società comunale della gestione rifiuti, per 2.375 metri quadrati, con potenza di 950 kw e produzione attesa annua di 950.000 kwh.

In prospettiva c’è poi un progetto dell’Università dell’Aquila per realizzare centrali di accumulo attraverso la tecnologia dell’idrogeno, per far sì che l’energia possa essere utilizzata per esempio di notte nel caso dei pannelli solari, o quando se ne verifichi la necessità, per esempio per far fronte a picchi di domanda.

 

 

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