“CON NUOVA LEGGE CULTURA GRANDE SEMPLIFICAZIONE”, D’AMARIO, “RISORSE ANCHE A PICCOLI OPERATORI”

INTERVISTA AD ASSESSORE REGIONALE SU NUOVE NORME APPROVATE A LUGLIO. "FONDI A INIZIO ANNO E NON PIU A RENDICONTAZIONE PER CONSENTIRE PROGRAMMAZIONE"

27 Settembre 2023 08:17

Regione - Consiglio Regionale, Cultura, Politica

PESCARA  – “Le attività culturali rappresenta un aspetto fondamentale per la nostra collettività e dall’anno prossimo ci sarà una grande novità istituti culturali potranno fare una programmazione di lunga scadenza con i fondi che saranno attribuiti all’inizio e non alla fine, e sarà anche riconosciuto il prezioso ruolo sfolto dagli operatori che non fanno parte del fondo unico dello spettacolo”.

A definire uno degli aspetti centrali della legge “Disciplina del sistema culturale regionale”, approvata a marzo, è l’assessore regionale Daniele D’Amario, di Forza Italia, che ad Abruzzoweb annuncia che potrà diventare vigente già a fine ottobre, terminata l’approvazione delle norme attuative da parte della giunta regionale.

Aspetto dirimenti della legge non è solo quella di riunire in un unico documento la pletora di norme di settore, attuando, al contempo, un’opera di ripulitura di norme vecchie e superate, ma anche la previsione di  un “programma triennale dei beni e delle attività culturali”, predisposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Regionale, la creazione di un elenco delle istituzioni culturali di rilievo regionale, l’istituzione dell’Osservatorio regionale culturale d’Abruzzo con carattere tecnico-scientifico, nonché con funzione consultiva e propositiva nei confronti della Giunta Regionale.





La nuova legge darà risorse a progetti come la Città abruzzese della cultura, gli itinerari culturali, i parchi letterari, l’editoria regionale e la promozione della lettura, gli interventi nel settore del cinema, dell’audiovisivo e del teatro, così come per il patrimonio culturale regionale materiale e immateriale. E ha istituito anche la Fondazione Abruzzo Film Commission.

“Approvare questa norma rappresentato uno sforzo notevole – spiega D’Amario -, con decine e decine di ore di incontri e collegamenti. Ma questa è una sua virtù, perché significa che è una norma venuta dal basso, grazie ad un costante confronto e ascolto tutte le realtà che operano nel mondo della cultura. E non è un caso che sia stata in consiglio regionale votata all’unanimità”.

Nella norma prevede poi che la  Regione Abruzzo organizzi e gestisca il Sistema Informativo Regionale della Cultura al fine di fornire “una conoscenza complessiva e aggiornata degli aspetti
patrimoniali, gestionali e dei servizi culturali resi all’utenza”.





Viene istituito il sistema bibliotecario della Regione Abruzzo, costituito dalle biblioteche direttamente gestite dall’ente e da tutte quelle, pubbliche e private, che vorranno attivare forme di collaborazione stabili e coordinate. Previste forme di intervento dell’ente a favore dell’editoria locale e delle librerie indipendenti allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e linguistico
abruzzese e stimolare la competitività delle imprese.

“Altra svolta – prosegue D’Amario -,  è stata rappresentata dall’abrogazione più di 70 leggi vecchie e non al passo con i tempi, superate che però  complicavano la vita sia ai decisori politici, sia agli operatori culturali”-

Infine, “questa legge contempla anche gli operatori culturali che non fanno parte del Fondo unico dello spettacolo, il Fus, e a loro favore uscirà a breve un bando di 250 mila euro. Il mondo della cultura anche in Abruzzo è fatto da tante piccole realtà, da persone che operano nel mondo dell’associazionismo, e del terzo settore, ed anche chi con partita Iva, svolgono attività culturali in maniera professionale”.

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