CONCERTO BAND CHE SI ISPIRA A BRIGATE ROSSE: DENUNCIA PARTITA DA PESCARA IN FASCICOLO PROCURA TORINO

16 Maggio 2022 14:28

Pescara - Abruzzo, Cronaca

PESCARA – Tra le denunce confluite presso la Procura di Torino che ha aperto un fascicolo sulla band “P38 – La gang” che si ispira alle Brigate rosse, c’è anche quella realizzata a Pescara a seguito di un concerto lo scorso 25 aprile.





I componenti erano stati denunciati per apologia di reato dalla Digos di Pescara dopo l’esposto del figlio di una delle vittime di terrorismo, Bruno D’Alfonso, uno dei tre figli di Giovanni D’Alfonso, il carabiniere pennese di 44 anni ucciso dalle Brigate Rosse il 5 giugno 1975 nello scontro a fuoco alla cascina Spiotta per la liberazione dell’industriale Vittorio Vallarino Gancia. Quella di Pescara fu la prima segnalazione agli organi competenti: se il procedimento che riguarda il reato maggiore, ossia apologia di reato, resta a Torino, per gli altri reati si procederà presso il tribunale di Pescara.

Nata nel 2020, si esibisce in anonimato, coi componenti che indossano un passamontagna bianco e si autodefiniscono “trapper brigatisti”.





Tra marzo e aprile ha suonato in diverse città italiane – Roma, Firenze, Bergamo, Padova, Bologna e Pescara.  Tra i titoli delle canzoni spiccano ‘Renault’, con la barra ‘Zitto Zitto pagami il riscatto, zitto zitto sei su una R4…’, rimandando all’immagine dell’auto rossa nella quale venne trovato Moro.

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